Panorama
Difesa e Aerospazio
Mini satelliti e radar passivi, così Taiwan intercetta i droni cinesi
21 October
Che l’obiettivo cinese sul controllo di Taiwan riguardi la volontà di Pechino di fare propria l’industria dei microprocessori più legata alle forniture occidentali è fatto noto. Ora però l’isola della “Provincia ribelle” ha deciso di usare le sue capacità non soltanto per scopi commerciali, ma anche per creare un sistema di difesa indipendente con caratteristiche tali da soddisfare esigenze particolari come quelle di un lembo di terra fin troppo vicino al suo nemico. Per questo l'esercito taiwanese sta collaudando un nuovo sistema di contromisure dedicato ai droni cinesi che sfrutta anche la copertura via satellite delle aree più estese. L’iniziativa fa parte del programma in corso per rafforzare soprattutto le infrastrutture critiche e la rete delle telecomunicazioni, in un momento nel quale gli episodi di pressione militare da parte di Pechino attorno a Taipei sono in aumento. Il numero di velivoli senza pilota che sorvolano l'interno della zona d’identificazione della difesa aerea del Paese è in costante aumento, segno che la Cina sta cercando di raccogliere il massimo volume di informazioni riguardo le difese taiwanesi e di far percepire come inevitabile la propria presenza. Nell’ultimo mese questo volume ha superato i cento oggetti volanti rilevati alla settimana, siano stati essi droni militari oppure di tipo commerciale. Se dal punto di vista delle forniture militari Taiwan dipende per la quasi totalità dagli Usa, a occuparsi della tecnologia “unmanned” è in realtà un’azienda con sede sull’isola, la Tron Future, realtà che ha supportato il governo nell'integrazione di sistemi anti-drone con i satelliti in orbita terrestre bassa (Leo) di sua proprietà tramite i suoi terminali chiamati T. Space Router, apparati costruiti per aumentare la robustezza delle comunicazioni in tempo di guerra. Si tratta di un terminale di comunicazione satellitare leggero che utilizza la tecnologia Aesa (Active Electronically Scanned Array), concepito per poter operare anche con tecnologia 5G.
Nell’ambito di un’intervista alla stampa specializzata, il dottor Yu-Jiu Wang, ricercatore e amministratore delegato di Tron Future, ha dichiarato: “Dato che i nostri sistemi anti-drone saranno in grado di connettersi con i satelliti Leo entro la fine del 2025, ogni sito d’installazione per il controllo dei droni può fungere da hub di comunicazione militare regionale con dorsale satellitare Leo e questo aiuterà a prevenire il collasso della rete di comunicazione principale in potenziali conflitti futuri”. Quanto ai satelliti, l'Agenzia spaziale di Taiwan Nspo (National Space Organization), ha lanciato un progetto sperimentale denominato Beyond 5G che mira a sviluppare due veicoli spaziali Leo ad alte prestazioni che saranno dispiegati a un'altitudine di 600 chilometri. Tron Future si occupa anche di costruzione di radar attivi e passivi per la Difesa taiwanese, nonché di sistemi per la guerra elettronica come i “jammer” in grado di contrastare i segnali di comando e controllo dei droni cinesi, anche in questo caso che siano essi di tipo militare oppure commerciale. La capacità di rilevamento dei terminali portatili è di sei chilometri per oggetti di piccolissime dimensioni che volano sull’acqua, mentre la possibilità di disturbo arriva a 4 chilometri. Particolarmente interessanti sono i radar passivi usati dal T. Space Router: a differenza di quelli tradizionali, che rilevano un oggetto grazie alla riflessione delle onde radio che trasmettono, questi non emettono segnali bensì basano i rilevamenti sulle variazioni di quelli già esistenti nell’etere quando essi vengono riflessi da oggetti in volo. Non si tratta di una nuova tecnologia, bensì di un brevetto depositato dalla statunitense Lockheed-Martin nel 1997 per il primo sistema commercializzato in ambito militare, chiamato Silent Sentry. Il vantaggio dei radar passivi sta nella difficoltà degli apparati per la guerra elettronica, normalmente dei veri e propri cacciatori di segnali, di poterli localizzare senza avvicinarsi abbastanza da vederli, ma rischiando di essere visti.
Quanto alla capillarità della nuova rete difensiva, essa sarà in grado di rilevare anche droni commerciali normalmente utilizzati dai dilettanti, seppure di dimensioni minime (circa 30-40 cm) e del peso di pochi etti. Il governo di Taiwan è quindi intenzionato a firmare un primo contratto di fornitura con Tron Future, ed anche se l’esatto importo non è ancora stato comunicato, tutto fa pensare che esso sarà di alcune decine di milioni di dollari. In un’intervista alla testata Defence News, il dottor Wang ha spiegato: “Dovranno essere installati in totale 26 set di sistemi anti-drone, con le prime 13 unità da completare entro cinque mesi dalla firma del contratto e l'intero approvvigionamento da consegnare entro dieci mesi: i sistemi saranno installati sulle isole più vicine alla Cina, dove le distanze sono ridottissime, anche due o tre chilometri, ovvero lungo quella che si può definire prima linea”.
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C’è stato un tempo in cui la faraona era uno dei piatti di piuma più ricercati e più creati dai grandi cuochi. Poi si è un po’ dimenticata ed è un errore perché, parente della pavoncella, richiama alla mente menù rinascimentali e barocche imbandigioni.
Ha carni appena più scure del pollo, è più aromatica e più tonica alla tenuta della cottura e alla masticazione. Riscoprirla in una ricetta autunnale insieme al frutto dell’albero del pane di noi mediterranei – le castagne hanno sfamato il contado per secoli e secoli e la loro versatilità gastronomica è innegabile - è quasi un evento culturale! Avvertenza: per questa ricetta fatevi preparare il rollè di faraona dal vostro macellaio. Scoprirete quanto utili siano le botteghe di prossimità!
Ingredienti - Un rollè di faraona farcito (faraona disossata poi riempita con macinato misto maiale e manzo, bardata di pancetta e ingentilita da alcune castagne) di circa 1 kg, 350 gr di castagne ben mature, due cipolle rosse, una carota, 100 gr di burro tartufato o 100 gr di burro di primo affioramento e 30 gr di tartufo nero (facoltativo), un peperoncino, alcune foglie di salva e di alloro, un bicchiere di Marsala stravecchio, sale e olio extravergine di oliva qb.
Procedimento - Tritate grossolanamente le cipolle e la carota, mettete a lessare le castagne in una pentolina con l’aggiunta delle foglie di alloro. Cuocete per almeno 20 minuti. In una casseruola, meglio se di ghisa e dotata di coperchio, fate fondere il burro col peperoncino e le foglie di salvia e fate stufare la carota e le cipolle. Quando le cipolle diventano trasparenti eliminate il peperoncino e fate rosolare a fiamma vivace da ogni parte il rollè di faraona in casseruola in modo che prenda colore. A questo punto irrorate con il Marsala, fate sfumare l’alcol abbassate la fiamma e incoperchiate. Di quando in quando girate il rollè e se serve aggiungete un po’ d’acqua calda. Scolate le castagne che si saranno lessate, fatele freddare e poi sbucciatele. Non vi preoccupate se vi si spezzettano dovreste comunque farlo. A circa tre quarti della cottura del rollè (diciamo dopo 40 minuti) aggiungete in casseruola le castagne, regolate se serve con un po’ di acqua e di olio extravergine di oliva e aggiustate di sale. A circa cinque, sei minuti dalla cottura (in totale ci vorrà un’ora) togliete il coperchio e fate tirare il fondo di cottura che diventerà la salsa di accompagnamento del rollè.
Come far divertire i bambini - Date a loro il compito di sbucciare le castagne, sarà un utilissimo esercizio di pazienza!
Abbinamento - Ci vuole un vino morbido e sontuoso: ecco che l’Amarone della Valpolicella fa al caso nostro. In seconda battuta un Ripasso sempre di Valpolicella o un Merlot, ma di alta qualità.
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Il primo ministro inglese, ricordato per la lotta contro la follia nazifascista durante la Seconda guerra mondiale, in realtà era stato tutt’altro che ostile ai regimi italiano e tedesco. Per Hitler e Mussolini esprimeva parole di ammirazione, poi in fretta cancellate.
Avendo a disposizione un po’ di porcini di piccolo calibro abbiamo pensato di farci un semplice, ma buonissimo risotto. Che diventa una ricetta di riciclo. Anzi, è un consiglio: fatene un po’ di più, poi una volta freddo ne prendete un po’ su una mano, ci mettete un pezzetto di formaggio (col Taleggio vengono da urlo) al centro, richiudete il riso e ne fate una polpettina che panata, indorata e fritta diventa una crocchetta golosa.
Sarà scontato quanto volete, ma Francesco De Gregori ci sta perché dietro la (nostra) collina ci sono davvero «silenzi e funghi, buoni da mangiare, buoni da seccare, da farci il sugo quando viene Natale». Chi abita in città fa fatica a immaginarselo, ma noi abbiamo una chat dove si fa a gara per stabilire chi ne ha trovati di più, chi ha trovato, e quali sono, i migliori. Resta il fatto che il boletus (ce ne sono di quattro specie riconosciute) dà una gran soddisfazione gastronomica, anche se gli ovoli in insalata sono imbattibili e i galletti per un sugo con un po’ di maiale, a nostro avviso, non si possono superare. Avendo a disposizione un po’ di porcini di piccolo calibro abbiamo pensato di farci un semplice, ma buonissimo risotto. Che diventa una ricetta di riciclo. Anzi, è un consiglio: fatene un po’ di più, poi una volta freddo ne prendete un po’ su una mano, ci mettete un pezzetto di formaggio (col Taleggio vengono da urlo) al centro, richiudete il riso e ne fate una polpettina che panata, indorata e fritta diventa una crocchetta golosa.
Ingredienti - 400 gr di riso italiano (Arborio, Carnaroli, Vialone Nano, Sant’Andrea) da risotto, 300 gr di porcini freschi, due spicchi d’aglio, un peperoncino, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, 50 gr di burro di primo affioramento, 80 gr di Parmigiano Reggiano o Grana Padano o Asiago stravecchio grattugiato, una carota, un gambo di sedano, una cipolla rossa, un ciuffo abbondante di prezzemolo e sale q.b.
Procedimento - Mondate i porcini e puliteli con un panno umido, fateli a cubetti o a lamelle non troppo sottili, nel frattempo mettete in una pentola carota, sedano e cipolla ben lavati e avviate il brodo vegetale. In una casseruola scaldate l’olio extravergine con il peperoncino e due spicchi d’aglio. Una volta che l’aglio ha preso colore eliminatelo così come il peperoncino e mettete a cuocere a fuoco moderato i porcini. Trascorsi 6/7 minuti buttate il riso e fatelo tostare. Dopo un paio di minuti continuate a bagnare con brodo vegetale girando il riso di quando in quando. A tre quarti di cottura salate, fate tirare il riso (se volete fare le crocchette non potete lasciarlo all’onda) e a cottura ultimata fuori dal fuoco mantecate con burro, formaggio grattugiato e prezzemolo tritato finemente.
Come far divertire i bambini - Date a loro il compito di nettare i funghi, una volta privati di radici e terriccio, con il panno bagnato.
Abbinamento - Abbiamo scelto un rosso friulano intenso e profumato: il Refosco dal Peduncolo Rosso. Va benissimo anche un Merlot o un Pignolo o un altro rosso di buon profumo, ma di tannino non esuberante.
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Nel 2023 LA spesa militare globale ha toccato i 2.443 miliardi di dollari. E Ad armarsi non sono solo le superpotenze: tutti i paesi investono enormi risorse per forniture belliche sempre più sofisticate richieste dall’attuale «ordine mondiale». dove, dopo ucraina e medio oriente, i conflitti sono diventati un’opzione politica.
Approfittiamo degli ultimi bagliori estivi dell’orto per una ricetta iper-vegetariana, ma gustosissima che prende a piene mani dal raccolto a chilometro zero: quello dei nostri giardini di ottobre. Si tratta di mettere insieme verdure quasi autunnali come le coste di bietola, con i peperoni che stanno dando gli ultimi profumi e gli immancabili pomodori. È proprio una sorta di cacciucco vegetale che piacerà a tutti.
Ingredienti - Due mazzi di bietole (circa 600 gr), quattro o cinque peperoni meglio se rossi e verdi, 4 o 5 pomodori di bel calibro, due cipolle rosse, due spicchi di aglio, un peperoncino, 4 fette di pane raffermo di tipo pugliese o toscano sciapo, due cucchiai di paprika dolce, 8 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale qb.
Procedimento - Mondate le bietole, lavatele e lessatele in poca acqua senza salare. Fatele freddare. In una capace padella fate saltare in abbondante olio extravergine gli spicchi d’aglio e il peperoncino. Tritate grossolanamente le cipolle e passatele in padella a fuoco moderato in modo che diventino trasparenti. Ora fate a pezzettoni i pomodori e aggiungeteli alle cipolle. Mondate i peperoni, eliminate i semi, e fate anche questi a pezzettoni. Dopo cinque minuti che i pomodori stanno cuocendo aggiungete i peperoni, incoperchiate e fate cuocere per una decina di minuti. Se serve aggiungete appena un po’ d’acqua. Tagliate grossolanamente le bietole, eliminate dalla padella aglio e peperoncino e aggiungete le bietole, fate insaporire con le altre verdure, aggiustate di sale e aromatizzate con la paprika. Fate abbrustolire le fette di pane nel grill del forno, al microonde oppure passandole in un'altra padella con qualche goccia di extravergine. A cottura delle verdure servitele con una fetta di pane aggiungendo un filo di olio extravergine di oliva a crudo e aggiustando di sale se serve.
Come far divertire i bambini - Fate lavare a loro le bietole e le altre verdure, giocare con l’acqua in cucina sarà un autentico divertimento.
Abbinamento - Abbiamo scelto un Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Docg. Vanno bene anche i bianchi profumati come Sauvignon friulano, Muller Thurgau del Trentino, Malvasia laziale o del Carso.
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La Corte dei conti europea ammonisce gli alti organi comunitari sulla realizzazione del piano Next Gen Eu: se ci sono ritardi è colpa di una cattiva gestione centrale.
Il successore di Stalin, rimasto al vertice dell’Unione Sovietica dal 1953 al 1964, segnò alcuni dei momenti più importanti della Guerra fredda. Che però gli costò il posto. Un ritratto di Kruscev a sessant’anni dalle sue dimissioni.
Certe norme negli impieghi pubblici richiedono la figura dell’archeologo. E l’accelerazione la dà il Pnrr, con i cantieri per valorizzare il patrimonio. Una specializzazione affascinante, ma messa ai margini, adesso può offrire importanti sbocchi.