Belle Scoperte | Storia vera di due sposi minchionati

Belle Scoperte | Storia vera di due sposi minchionati

La scienza ci prova sempre, rivoluziona la vita, si contraddice, ha intuizioni geniali, brancola nel buio ma non sta ferma un attimo. Ed è perfetta così. Sono Daniela Mattalia, giornalista scientifica e questi sono i miei podcast.

Il titolo di questo podcast non è mio. E' di una specie di locandina del 1913 che rimandava a una vicenda esilarante e, in fondo, non così lontana dai nostri tempi, quando la gente ancora crede a cose assurde, a fake news, agli UFO, ai complotti mondiali, alle cure improbabili.

Belle Scoperte
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Transition | Una vita troppo digitale? Come mettersi a dieta

Transition | Una vita troppo digitale? Come mettersi a dieta

Transition è una serie di podcast sui grandi cambiamenti che stanno investendo la nostra economia. Dall’avvento delle auto elettriche al nuovo nucleare, dai padroni del mare al ruolo della Cina.

In questa puntata parleremo di tecnologia e in particolare del nostro rapporto con l'hi-tech e i problemi che questa relazione comporta. Lo facciamo con Michael Arpini- Chief strategy officer di TBWA Italia.

Transition
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Siamo stati il terzo Paese al mondo a conoscere le macchine volanti più pesanti dell’aria e prima ancora la patria di Leonardo da Vinci, che intuì il segreto delle ali e il funzionamento dell’elicottero. Ed anche i primi a compiere i grandi raid aerei tra i continenti e, a metà anni Trenta, l’Italia possedeva la quasi totalità dei primati aeronautici riconosciuti dalla Federazione Aeronautica Internazionale. Intere regioni come l’Asia, regni come il Giappone, ma anche la Persia, il Sudamerica e molte altre zone del pianeta hanno conosciuto l’aviazione grazie all’Italia. Oggi 28 marzo, centesimo compleanno dell’Aeronautica Militare, nata Regia Aeronautica e ora tra le aviazioni più avanzate al mondo, festeggiamo l’Arma azzurra consci del grande contributo che in questo secolo ha dato alla Nazione.

Non è stata, come per tutti i Corpi, una vita facile: due guerre mondiali, decine di missioni all’estero per le Nazioni unite tra le quali quella in Congo, nel 1961, durante la quale avvenne l’eccidio di Kindu, con 13 militari trucidati, le guerre nell’ex Jugoslavia e nel Golfo, l’impegno in Libano e in tante altre crisi internazionali. Ma soprattutto, se possiamo definirla quotidianità, la protezione dello spazio aereo nazionale, i trasporti sanitari (anche più volte la settimana), l’assistenza in caso di calamità naturale e la cooperazione internazionale continua, tutte missioni che salvano vite umane.

Difficile, avendo vestito la divisa azzurra anche soltanto per il Servizio militare, non essere orgogliosi: è quindi comprensibile quanto si tenda ad essere severi nel giudicare i pochi ma inevitabili eventi nei quali non si è stati all’altezza, oppure quando si poteva fare meglio. Ma sono, e devono essere sempre, motivi per migliorare. Abbiamo anche sofferto quando un velivolo cadde nell’istituto Salvemini di Casalecchio di Reno, a Ramstein come ogni volta che tutto l’impegno profuso in sicurezza non impedisce gli incidenti. Ma al mondo non esiste aviazione che non abbia vissuto le medesime esperienze.

Sul piano tecnologico non siamo secondi a nessuno, ed è un peccato che a causa del fatto che l’aviazione era l’arma più moderna nel ventennio fascista, nelle scuole non si insegni il che a Guidonia (Montecelio) e all’aeroporto romano dell’Urbe fossero stati creati i laboratori di idrodinamica e aerodinamica ipersonica, a quei tempi i più avanzati al mondo. Pochi italiani conoscono opere monumentali come gli hangar dell’idroscalo di Marsala oppure quello sotterraneo sull’isola di Pantelleria, che fu rifugio della popolazione durante i lunghi bombardamenti della Seconda guerra mondiale, o ancora la vasca idrodinamica della base di Guidonia. L’Arma, come tutte le istituzioni, è fatta di persone, e queste hanno propensioni, sogni, aspettative e naturalmente difetti. Ma oggi, insieme a tutti gli italiani, festeggiamo un secolo di aviatori azzurri con le stellette.