Panorama
La Versilia è una delle zone più colpite dall'ondata di maltempo che si è abbattuta nelle ultime 12 ore sul nord Italia. Questo video racconta il momento il cui la tromba d'aria si abbatte sul mercato di Viareggio. Stesse scena a Massa Carrara dove ci sono state anche due vittime
Forte rallentamento della crescita, approvvigionamenti complicati per l’energia con conseguente aumento di prezzi e inflazione. Dopo Draghi, alla vigilia di un voto che deve dare un nuovo indirizzo per la politica, le previsioni sono fosche (e costose) per il Paese. Si apre una stagione difficile, anche sul piano internazionale.
Scontri tra bande e agguati postati sui social, con la colonna sonora che fa il verso a quella delle periferie Usa. La violenza giovanile, non solo di ragazzi immigrati, cresce nella città-vetrina.
Grazie a un «esperimento sociale» che compie dieci anni, minori che appartengono a famiglie criminali sono stati allontanati e messi sotto tutela dello Stato. E l’iniziativa è diventata una proposta di legge.
Tra agevolazioni, crediti d’imposta, riduzione tariffarie, il governo Draghi ha approvato provvedimenti che favoriscono la transizione ecologica per quasi 30 miliardi di euro. Ma troppi, come spesso accade, si areneranno tra ministeri e parlamento.
In un Paese normale ci sarebbe da aspettarsi che l’argomento della prossima crisi energetica fosse al centro della campagna elettorale. Invece si parla di solo alleanze, terzo polo, fascismo e antifascismo
I moltissimi episodi di quest’estate sono la punta dell’iceberg: una violenza gratuita, irrazionale, che coinvolge i giovanissimi - 46 mila reati compiuti da minori - viene alimentata dai social (postare le risse è la nuova moda), ma non trova risposte. Così, enfatizzato dal vuoto della pandemia, esplode il disagio di una generazione. Di cui le famiglie spesso non si accorgono, se non quando è tardi.
Il plebiscito che dà pieni poteri al presidente tunisino Kais Saied è la prova di come siano fallite le aspirazioni democratiche delle «primavere» di 10 anni fa. E anche in Libia, Egitto e Siria a dominare sono il caos politico o i leader assoluti che hanno ritrovato legittimazione.
La febbre da revival ha colpito le hit canore di quest’estate 2022: da Fedez a Jovanotti, da Myss Keta a Madame, è un fiorire di ritornelli e strofe che inneggiano alla voglia di spensieratezza. Una reazione al vocabolario colorito del rap e della trap? Forse. Senza dubbio il desiderio di liberarsi da ansie e atmosfere cupe.