Prima Guerra Mondiale: la carneficina dell’Isonzo

Doveva essere un attacco veloce e vittorioso, quello del 21 giugno 1915, e invece l’offensiva dell’esercito italiano contro quello austro-ungarico, che si trascinò fino al 7 luglio, fu un bagno di sangue: 3.500 tra morti e dispersi, più 11.500 feriti. Per non conquistare neppure un metro di territorio nemico.



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