in cucina

Cuciniamo insieme: sfoglie di pesca

Se avete voglia di dolce, ma non volete stare lì a impastare, lievitare, montare, eccovi delle sfogliatine a effetto crema senza crema che si fanno in pochissimo tempo e possono essere un’ottima prima colazione, una merenda, ma anche un soave dessert soprattutto se le accompagnate a una pallina di gelato alla vaniglia.


Esaltano uno dei frutti più importanti dell’estate: le pesche. Originarie della Cina in Italia da secoli offrono la migliore qualità e ce ne sono di tantissime specie, hanno solo vantaggi: poco caloriche, basso indice glicemico, molti minerali, buon complesso vitaminico e di antiossidanti. Una ragione in più per portarle in tavola. Noi abbiamo scelto le nettarine (o pesche noci) a pasta gialla.

Ingredienti - Una confezione di pasta sfoglia, due pesche nettarine, 6 cucchiai di miele italiano, 40 grammi di nocciole italiane meglio se tonda gentile, due cucchiai di zucchero a velo, un uovo.

Procedimento - Ricavate col coppa-pasta sei dischetti dalla pasta sfoglia. Su una placca da forno rivestita di carta-forno sistemate a una giusta distanza i sei cucchiai di miele. Fate a fettine le pesche e tritate grossolanamente le nocciole. Adagiate su ogni mucchietto di miele un po’ di granella di nocciole e qualche fettina di pesca serrando bene al centro. Ora rivestite ogni “mucchietto” con un dischetto di pasta sfoglia. Sbattete l’uovo e spennellate ogni dischetto di pasta sfoglia che conterrà le pesche, le nocciole e il miele. Infornate a 180 gradi per circa 20 minuti. Sfornate, girate ogni dischetto in modo che ora emergano dalla parte scoperta le fettine di pesca. Fate intiepidire e cospargete di zucchero a velo prima di servire.

Come far divertire i bambini - Fate spennellare a loro con l’uovo sbattuto i dischetti di pasta.

Abbinamento - In omaggio alla Romagna ferita che è patria della frutticoltura italiana e delle pesche in particolare, abbiniamo un Albana passito. È ottimo. Vanno bene tutti i passiti a base o Moscato o Trebiano.

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Carlo Cambi

Toscano di nascita e di formazione (economico-giuridica) diventa giornalista professionista a 23 anni. Percorre tutto il cursus honorum a Repubblica fino a dirigere le pagine di economia. Nel 1997 fonda I Viaggi di Repubblica - primo e unico settimanale di turismo - che dirige fino al 2005 quando sceglie di vivere a Macerata insegnando marketing del territorio e incontra Maurizio Belpietro col quale stabilisce un sodalizio umano e professionale. Autore radiofonico e televisivo continua a occuparsi di economia ed enogastronomia. Ha scritto una trentina di libri. Il suo best seller? Il Mangiarozzo.

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Petra Carsetti