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(Ansa)
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Altro che solidarietà, Zelensky deve assicurare a Biden di poter coprire i debiti

Dietro i motivi del viaggio lampo del leader ucraino non solo armi e applausi come prova di forza verso Mosca ma anche l'annosa questione della ricostruzione

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha raggiunto Washington dove incontrerà alla Casa Bianca Joe Biden e interverrà al Congresso statunitense. La motivazione comunicata è: “Zelensky era desideroso di compiere il suo primo viaggio all'estero negli Stati Uniti per ringraziare il Paese del sostegno bipartisan alle forze di Kiev”. Nell’occasione Biden annuncerà l'invio di un nuovo pacchetto di armi all'Ucraina del valore di quasi due miliardi di dollari che per la prima volta prevede anche la fornitura di missili Patriot. La presidente della Camera Usa Nancy Pelosi ha quindi pubblicato una lettera aperta a Zelenskiy invitandolo a parlare personalmente al Congresso oggi. Nella lettera, secondo quanto pubblicato dal quotidiano Guardian, la Pelosi avrebbe scritto: “la lotta per l'Ucraina è la lotta per la democrazia stessa”. Tutto qui? Mica tanto.

Ciò che sta per essere approvato è il disegno di legge Omnibus ed è lo strumento con il quale gli Usa possono continuare ad armare Taiwan, Kiev e non soltanto. Il provvedimento include anche la possibilità di finanziare l’istruzione e l’addestramento militare internazionale per migliorare le capacità di difesa di Taipei e rafforzare l'interoperabilità tra gli Stati Uniti e Taiwan. Dietro c’è un complesso meccanismo di stanziamenti: quando i capi della Commissione per le relazioni con l’estero del Congresso Bob Menendez del New Jersey e James Risch dell'Idaho, avevano presentato per la prima volta il Taiwan Policy Act, questo conteneva 4,5 miliardi di dollari in aiuti militari per l’isola.

Era lo scorso mese di agosto e l'obiettivo americano era quello di scoraggiare un possibile invasione dell’isola da parte della Cina. Oggi la somma ha raggiunto i dieci miliardi e sarà erogata fino all'anno fiscale 2027, almeno secondo quanto previsto dal National Defense Authorization Act per l’anno fiscale 2023, che il Congresso ha approvato all'inizio di questo mese. Tale legge autorizza l’invio di armi fino a 2 miliardi di dollari all'anno secondo il Taiwan Foreign Military Financing (Fmf), programma gestito dal Dipartimento di Stato che consente ad altri paesi di acquistare attrezzature militari statunitensi utilizzando sovvenzioni o prestiti. A patto che però queste nazioni aumentino le spese militari a loro volta. E secondo quanto approvato per l’anno prossimo dal Congresso, l'assistenza dovrà arrivare sotto forma di prestiti che Taiwan sarebbe tenuta a rimborsare entro 12 anni.

“L'amministrazione Biden non considera Taiwan una priorità, ha commentato Risch “Ciò si riflette nei deludenti livelli di finanziamento dell'assistenza alla sicurezza previsti dalla legge; questa è un'enorme opportunità persa ed è preoccupante. Continuerò a fare pressioni per ottenere solidi finanziamenti per la difesa di Taiwan contro la Cina”. In realtà parte del Congresso ha agito sostenendo che le sovvenzioni per Taipei potrebbero comportare, o potenzialmente compromettere, altre priorità di bilancio come l'assistenza umanitaria globale, oppure quella verso Kiev. Membri bipartisan hanno invece esortato i leader del Senato e della Camera di ciascun partito a sostenere lo stanziamento di 500 milioni di dollari in sovvenzioni Fmf per Taiwan insieme ad altri 500 milioni per l’Ucraina. “Sfortunatamente il piano Fmf è stato cronicamente sottofinanziato, con meno del 5% a sostenere le preoccupazioni generate dalla situazione esistente nell'Indo-Pacifico e nell'Europa orientale”, hanno scritto i delegati, l'Ucraina non ha ricevuto né sovvenzioni Fmf né prestiti, ma il disegno di legge include circa 28 miliardi di dollari per l’assistenza a Kiev, mentre l'amministrazione Biden a settembre aveva promesso all'Ucraina un miliardo di dollari di prestiti previsti dallo Fmf, sistema che finanzia 25 nazioni tra le quali, chi drena più denaro sono Israele (3,3 miliardi), l’ Egitto (1,3 miliardi) e la Giordania (425 milioni). Ed ecco che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è volato a Washington. Infine, il provvedimento autorizza il trasferimento di armi fino al valore di un miliardo di dollari l'anno dalle scorte statunitensi verso Taiwan in caso di emergenza, ovvero la stessa autorizzazione che il presidente Joe Biden ha utilizzato per inviare miliardi di dollari in aiuti all'Ucraina mentre si difende contro l’invasione russa. Ed ecco che la visita di Zelensky assume tutta un’altra veste: assicurare che l’Ucraina pagherà i debiti come dovrà fare taiwan.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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