Palinsesti Rai 2023/2024: tutte le novità, dalla rivoluzione Rai3 all'incognita Fiorello
Ufficio Stampa Rai
Televisione

Palinsesti Rai 2023/2024: tutte le novità, dalla rivoluzione Rai3 all'incognita Fiorello

Ufficializzato Report al posto di Fazio, due programmi per Pino Insegno, Nunzia De Girolamo in prima serata il lunedì. Facci avrà una striscia su Rai2. Problemi per con i condomini di via Asiago per il ritorno di Viva Rai2, dubbi anche sul dopo Berlinguer: «Non abbiamo ancora scelto chi la sostituirà». Annunciate le nuove fiction (c'è anche la Ferilli) e si discute dell'ipotesi di cancellare il canone dalla bolletta

Nei palinsesti Rai più spoilerati di sempre – quelli della stagione 2023/2024 - restano due grossi nodi ancora da sciogliere: il dopo Berlinguer e l’incognita Fiorello, con l’amministratore delegato costretto a scendere in campo in prima persona per convincere non tanto lo showman siciliano ma i condomini di Via Asiago, che da tempo si lamentano per i disagi causati dalla produzione del programma sbanca ascolti. Ma quali sono le novità? Dall’ufficializzazione di Report al posto di Fazio ai due programmi per Pino Insegno, da Nunzia De Girolamo in prima serata alla striscia di Facci, ecco le novità.

Palinsesti Rai 2023/2024, in bilico lo show del mattino di Fiorello

Prima le certezze: Fiorello ha tutta l’intenzione di bissare il suo Viva Rai2 e la Rai non vede l’ora che sia novembre per riaccendere il morning show sbanca ascolti. Il problema però sono i condomini di Via Asiago, a Roma, dov’è parcheggiato lo studio-container, che da mesi battagliano per i decibel di troppo, il rumore, gli spettatori che creano disagio già all’alba ammassandosi dietro le transenne. Toccherà all’Ad della Rai Roberto Sergio trovare una mediazione. E non sarà facile. «Se fossi un condomino qualche problema me lo porrei», ammette. «Ma Rosario sostiene che quel programma possa vivere solo in quel contesto: potremmo offrirgli tutti gli studi che vuole, ma il successo è aver inventato un prodotto che si fa sull’asfalto, sulle strisce pedonali. Senza non può essere quel programma». L’azienda lo vuole fortemente ma ad oggi nessuno è in grado di dire se accadrà.

Le incognite per il dopo Berlinguer

La convitata di pietra della presentazione dei nuovi palinsesti, avvenuta il 7 luglio al centro di produzione di Napoli (che quest’anno compie 60 anni) era Bianca Berlinguer. Dopo lo strappo inaspettato e il passaggio a Mediaset, in molti attendevano di conoscere il nome di chi l’avrebbe sostituita. «Avete tirato una sòla a Mediaset con la Berlinguer», attacca il governatore della Campania Vincenzo De Luca, in apertura di evento (dando pure del «troglodita» e del «cammelliere yemenita» a Mauro Corona). Sergio conferma le ricostruzioni degli ultimi giorni, spiega che la Berlinguer aveva chiesto più garanzie di tutela e una striscia quotidiana, poi frena sul successore: «Non possiamo inventarci un progetto in due giorni, non sarebbe stato serio. I nomi usciti? Non li abbiamo fatti. Affidiamo al marketing la valutazione di chi possa condurlo e quale possa essere la migliore soluzione possibile. Ma prima dovremo anche capire se la Berlinguer andrà in onda il martedì o il mercoledì. Per l’inizio di agosto avremo un’idea».

Tutti i volti e gli show di punta di Rai1

Rai1 resta la rete della famiglia, quella che punterà ancora sui volti ultra consolidati senza stravolgimenti. Piccoli cambiamenti a UnoMattina: si allunga di mezz’ora e con Massimiliano Ossini e ci sarà Daniela Ferolla. Confermate le Storie Italiane di Eleonora Daniele poi Antonella Clerici con È sempre mezzogiorno. Dopo qualche anno di assenza, alle 14 torna Caterina Balivo, che prende il posto di Serena Bortone (che a sua volta torna a Rai3 e prende il posto di Gramellini a Le parole, il sabato sera): La volta buona è il titolo del nuovo programma della Balivo, un racconto del paese tra costume ed emotività. Architrave del pomeriggio resta la soap Il paradiso delle signore (con un nuovo plot sorprendente), a seguire Vita in diretta, poi Reazione a catena (con Marco Liorni fino a dicembre). Novità nel preserale: visti gli ottimi risultati, fino a febbraio ci sarà Affari tuoi, sempre condotto da Amadeus che aprirà la stagione degli show con Arena Suzuki il mercoledì sera. Quanto al grande intrattenimento, il venerdì ci saranno Tale e quale show con Carlo Conti e The Voice Kids con la Clerici, il sabato invece Milly Carlucci con Ballando con le stelle. Altre piccole novità riguardano Linea Verde - con Peppone ci sarà Livo Beshir al posto di Beppe Conventini (che passa a UnoMattina in famiglia, mentre Tiberio Timperi sarà a I fatti vostri al posto di Salvo Sottile, che sbarca da gennaio in prima serata su Rai3), il sabato invece Linea Verde Life con un nuovo duo tutto al femminile composto da Elisa Isoardi e Monica Caradonna. Novità anche insieme seconda serata: l'ex volto del Tg1 Francesco Giorgino condurrà il lunedì XXI secolo, lettura del presente con una lente di ingrandimento sul futuro.

Le prime conferme sulle fiction

Il fronte delle fiction è lungo e articolato, con tante novità. Il calendario ha dei punti fermi dai quali partire già da settembre. La domenica sera si comincerà col filone melò e medical: in arrivo le seconde stagioni di due titoli di successo come Cuori – con Daniele Pecci e Pilar Fogliati - e Lea, con Anna Valle e Giorgio Pasotti. Il lunedì crime con le nuove stagioni di Imma Tataranni, I bastardi di Pizzofalcone e la novità Il metodo Fenoglio, con Alessio Boni, tratto dai libri di Gianrico Carofiglio. Il martedì invece attenzione alla cronaca con Circeo poi con Per Elisa – Il caso Claps, con la regia di Marco Pontecorvo. Il giovedì i titoli più forti: si comincia con Blanca 2, con la bravissima Maria Chiara Giannetta, poi con Un professore 2, con Alessandro Gassmann. L'infornata di nuovi titoli arriverò soprattutto nel 2024: tra i prodotti chiave c'è Gloria, con Sabrina Ferilli nei panni di una delle grandi indimenticate dive del cinema italiano (la fiction è diretta da Fausto Brizzi) e ancora Mameli, con Riccardo De Rinaldis nei panni di Goffredo Mameli, poeta ed eroe del Risorgimento.

Le novità della Rai2 a tutto intrattenimento

Per Rai2 la nuova dirigenza ha spinto ancora di più su sperimentazione e intrattenimento. La prima novità è il ritorno di Pino Insegno: in attesa di debuttare alla conduzione de L’Eredità a gennaio 2024, strappata a Flavio Insinna, a settembre debutterà nell’access prime time (subito prima del Tg2) con il game show Il mercante in fiera (che già fece su Italia1). Torna poi Max Giusti con l’inedito Veramente falso, comedy show che celebra il mondo delle imitazioni, tra situazioni imprevedibili situazioni, giochi e grandi talenti. Altro nuovo titolo, Liberi tutti – condotto da Bianca Guaccero, Peppe Iodice e i Gemelli di Guidonia - reinterpretazione tv del fenomeno internazionale delle escape room. Sempre in prima serata, a dicembre, ecco anche il De Martino Show con Stefano De Martino in chiave teatrale con due serate evento. L’ex ballerino tornerà anche in seconda serata con Bar Stella: prima di lui il confermatissimo Stasera c’è Cattelan, dopo di lui la new entry Enrico Ruggeri con Gli occhi del musicista, viaggio con gli artisti che hanno segnato la musica italiana. Tra le riconferme, c’è Il collegio - ambientato questa volta nel 2001 - e poi La caserma (entrambi i titoli in onda la domenica sera), Boomerissima con Alessia Marcuzzi e soprattutto lo stracult Belve: Francesca Fagnani tornerà con le sue iconiche interviste dal 26 settembre. Altra novità, la striscia quotidiana di Filippo Facci, in coda a I Fatti vostri: andrà in onda alle 12.55, prima del Tg2 e si chiamerà I facci vostri.

La “rivoluzione” totale di Rai3

Ma la vera rivoluzione è quella che investirà Rai3. L’uscita di scena di Fazio, Annunziata e Berlinguer ha costretto l’ad Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi a fare i conti con uno scenario totalmente nuovo. Ma senza la voglia di smantellare la cara vecchia TeleKabul, precisano i nuovi vertici. «Telekabul? Era un racconto, una suggestione, un'identità di rete che risale alla lottizzazione delle tre reti. Dobbiamo dare una nuova identità a Rai3, la rete dell'informazione, quindi dev'essere un'informazione a tutto tondo. Il faro è il pluralismo, che c'è nel contratto di servizio», ha precisato Paolo Corsini, direttore dell’Approfondimento Rai. In attesa di sapere chi prenderà il posto della Berlinguer, già si sa chi ci sarà al posto di Fabio Fazio: torna Report, con le sue inchieste (il programma di allungherà partendo prima delle 21). Novità al talk del mattino, Agorà, quest’anno condotta da Roberto Inciocchi, che ha lasciato Sky: nel weekend, arriva la brava Sara Mariani (un volto interno). Dopo Agorà, l’informazione prosegue con Restart, condotto da Annalisa Bruchi e dedicato ai temi economici, che diventa un appuntamento quotidiano. Riconfermati tutti i titoli storici della terza rete, da Elisir a Geo a Presa diretta di Riccardo Iacona che, da fine ottobre, cederà lo spazio a un nuovo programma: si tratta di Botta e risposta, un talk tra politica e attualità condotto da Nunzia De Girolamo. La domenica sera, in seconda serata, debutterà invece Luca Barbareschi con il provocatorio In Barba a tutto. Quanto a In mezz’ora, al posto della Annunziata lo condurrà Monica Maggioni. Niente nuove narrazioni o svolte a destra, piuttosto più pluralismo, ribadisce Corsini: «L'informazione negli ultimi anni aveva preso, specie nelle emittenti concorrenti, un taglio da tifoseria. Dev'essere un'informazione che permetta di dare gli strumenti ai telespettatori di capire qual è il mondo che abbiamo davanti, la politica, il nostro presente e futuro». Il nuovo mantra? La Rai è di tutti. Non solo di una parte.

Che ne sarà dal canone in bolletta?

Nella lunga sfilza di domande non ne è mancata una sull’ipotesi di togliere il canone dalla bolletta, sollevato da alcuni politici nelle ultime settimane, in particolare sul fronte leghista. «Non mi sento convinto che sarà così. Può essere un tema politico ma da quello che ho ascoltato c’è un larga maggioranza che vede il canone in bolletta come l’unico modo per far pagare una tassa senza il rischio evasione. Dobbiamo evitare al ritorno al passato. Ci opporremo? Ragioneremo, sosterremo la nostra tesi. Non mi sento preoccupato», ha risposto l’ad Roberto Sergio. Per Rossi il tema non è tanto il canone in bolletta: «Quanto serve alla Rai per fare a pieno il proprio lavoro di servizio pubblico ovvero per formare, educare e produrre cultura: questo il punto per il dibattito».

I più letti

avatar-icon

Francesco Canino