in cucina

Cuciniamo insieme: spaghetti ai tre pomodorini

Non potevamo non cedere al fascino del pomodoro: l’estate è la stagione in cui questi frutti straordinari esplodono di colori, profumi e sapori. Vi sembrerà strano ma i pomodori sono classificati come frutti e non come verdura, così sappiate che quando chiedete un succo di pomodoro siete nel giusto!


Hanno fatto fatica ad affermarsi come cibo: credevano fossero velenosi. Il primo a usarli in cucina fu un marchigiano Antonio Latini alla fine del Seicento, gli spaghetti con la pummarola li ha codificati Ippolito Cavalcanti 300 anni dopo che i pomi d’oro erano arrivati. E allora non erano rossi, ma gialli. E così ripescando i colori dell’origine abbiamo pensato questa ricettina gustosissima e velocissima.

Ingredienti - 150 grammi di pomodori ciliegini rossi, 150 grammi di pomodori datterini gialli e 150 grammi di datterini arancioni, 360 grammi di spaghetti grano senatore Cappelli, 6 foglie di basilico, 6 foglie di timo fresco, tre spicchi d’aglio, 100 millilitri di olio extravergine di oliva, un peperoncino, sale q-b.

Procedimento - Tagliate per metà tutti i pomodorini dopo averli lavati. In un’ ampia padella fate imbiondire gli spicchi d’aglio in ¾ dell’extravargine con il peperoncino e aggiungete i pomodorini facendo andare a fiamma moderata. Mettete a lessare gli spaghetti in acqua salta. A tre quarti di cottura trasferite gli spaghetti nella padella con i pomodorini eliminando aglio e peperoncino, aggiustando di sale finite la cottura della pasta amalgamando con un po’ di acqua di cottura a mo’ di risotto. Nel frattempo nell’extravergine rimasto friggete le foglie di basilico. A cottura degli spaghetti ultimata guarnite con il timo fresco e il basilico e un giro di extravergine a crudo. Se volete potete profumare con un po’ di Parmigiano reggiano o Grana Padano grattugiato.

Come far divertire i bambini - Fatevi aiutare a risottare gli spaghetti. Si sentiranno cuochi provetti.

Abbinamenti - Abbiamo optato per uno spumante metodo classico da Verdicchio, potete abbinare qualsiasi spumante da vitigno autoctono.

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Carlo Cambi

Toscano di nascita e di formazione (economico-giuridica) diventa giornalista professionista a 23 anni. Percorre tutto il cursus honorum a Repubblica fino a dirigere le pagine di economia. Nel 1997 fonda I Viaggi di Repubblica - primo e unico settimanale di turismo - che dirige fino al 2005 quando sceglie di vivere a Macerata insegnando marketing del territorio e incontra Maurizio Belpietro col quale stabilisce un sodalizio umano e professionale. Autore radiofonico e televisivo continua a occuparsi di economia ed enogastronomia. Ha scritto una trentina di libri. Il suo best seller? Il Mangiarozzo.

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Petra Carsetti