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(Ansa)
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L'Ucraina, alla ricerca di soldati, toglie il limite alla leva

Al fronte fino alla morte, il parlamento ucraino toglie il limite dei 36 mesi

In guerra fino alla morte. L’Ucraina elimina il limite temporale per il servizio militare scatenando il malumore delle truppe, stanche e arrabbiate. È l’effetto della nuova legge sulla mobilitazione approvata giovedì scorso dopo mesi di dibattito e quasi 4.300 emendamenti. Fino alla scorsa settimana dopo 36 mesi di servizio si veniva congedati, mentre ora, con la situazione negativa che sta vedendo l’avanzata russa sul fronte orientale, le truppe si rendono conto che il loro servizio potrà finire soltanto per disabilità o morte. La legge è stata approvata con 283 voti a favore in un parlamento composto da 450 membri, soprattutto perché il partito “Servitore del popolo” di Zelensky l’ha sostenuta introducendo un aumento della retribuzione per il servizio in prima linea e alcuni benefici in caso di morte per le famiglie.

Le truppe russe sono, per numero, almeno sette volte quelle ucraine; dunque, questo provvedimento rischia di diventare un boomerang per Kiev, annullando motivazione e schiacciando il già basso morale dei soldati. Rendendosi conto delle reazioni di soldati e ufficiali, alcune ore dopo l’adozione della legge il parlamento ucraino ha incaricato il governo di sviluppare un ulteriore disegno di legge sulla smobilitazione e per la rotazione dei militari in prima linea, anche perché il provvedimento dell’abolizione dei limiti di servizio ha prevedibilmente fatto infuriare i soldati esperti, soprattutto quelli che hanno iniziato il loro servizio nel 2014, quando Mosca ha sostenuto i separatisti filo-russi nell’Ucraina sud-orientale aiutandoli a creare due “Repubbliche popolari” separatiste.

Dal febbraio 2022 a oggi è cambiata radicalmente la situazione degli arruolamenti: all’indomani dell’attacco russo, nel giro di poche ore i volontari avevano affollato gli uffici di reclutamento, ma l’entusiasmo generale è scemato dopo le notizie riguardanti le gravi perdite e le orribili condizioni di sopravvivenza nelle trincee e nelle caserme militari, dove vengono segnalati numerosissimi episodi di corruzione. Non a caso, a nuova legge ora impone la creazione di un registro elettronico al posto dell'obsoleto elenco cartaceo di nomi, che negli ultimi due anni è stato oggetto di indagini da parte della polizia fino all'arresto di dozzine di addetti alla trascrizione, che si sarebbero arricchiti con operazioni indebite arrivando ad acquistare immobili anche fuori dal Paese, per non rischiare che vengano distrutti dalla guerra.

Ora ogni uomo in età da combattimento (dai 25 anni), avrà 60 giorni per registrarsi di persona o tramite l'anagrafe elettronica, e chi non lo farà sarà considerato renitente alla leva. Patriottismo a parte, la paga minima dei soldati ucraini al fronte è di circa 800 euro, quella media per chi combatte circa 1.700, con variazioni che dipendono dalla posizione sul fronte e dalla regione. Oltre alle dotazioni e alle munizioni, tra le richieste delle truppe verso gli alti ufficiali c’è soprattutto un migliore addestramento sia di tipo fisico, sia tecnico, una necessità emersa già nel primo anno di combattimenti.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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