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(Ansa)
Musica

Sanremo 2024: le pagelle dei duetti della serata cover

Il rapper Geolier, affiancato da Guè, Luchè e Gigi D'Alessio, ha vinto a sorpresa, superando le favoritissime Angelina Mango e Annalisa. Ghali e Alfa completano la cinquina dei vincitori della serata

La serata cover di Sanremo è sicuramente la più divertente all'interno dell'estenuante maratona festivaliera di cinque giorni. Ha trionfato a sorpresa il rapper Geolier (fischiato dal pubblico al momento della proclamazione), affiancato da Guè, Luchè e Gigi D'Alessio, che ha superato Angelina Mango, Annalisa, Ghali e Alfa. Le esibizioni sono state votate con un sistema misto di tutte e tre le giurie: il televoto (34%), la sala stampa (33%) e la giuria delle radio (33%). Ecco le nostre pagelle delle 30 esibizioni, di cui la maggior parte sono state sopra la sufficienza.

Sangiovanni con Aitana - Medley di "Farfalle" e "Mariposas" di Sangiovanni

Sangiovanni, l'artista di Sanremo 2024 più amato dai logopedisti italiani grazie alle sue vocali larghissime, propone il suo successo Farfalle sia in italiano che in spagnolo insieme alla pop-star catalana Aitana, ottenendo lo stesso risultato: non far capire ai telespettatori una sola parola delle canzone (e questo non necessariamente è un male). Voto 4,5

Annalisa con La Rappresentante di Lista e il coro Artemia - "Sweet dreams (Are made of this)" degli Eurythmics

Annalisa, ormai perfettamente calata nei panni succinti di diva della dance music, ha interpretato, con grande padronanza vocale e autorevolezza, la hit Sweet dreams (Are made of this) degli Eurythmics, duettando alla pari con la potente ugola di Veronica Lucchesi de La Rappresentante di Lista, in uno dei duetti più riusciti della serata, grazie anche al pathos del coro gospel alle loro spalle. Voto 8

Rose Villain con Gianna Nannini - Medley di "Scandalo", "Meravigliosa creatura" e "Sei nell'anima"

La statuaria italo-americana Rose Villain duetta con Gianna Nannini, un monumento del rock italiano, in tre suoi classici, però il duo, assai diverso anche nel look, non sembra molto affiatato, almeno a giudicare dal livello fuori guardia di stecche prese da entrambe: meravigliosa stonatura. Voto 5

Gazzelle con Fulminacci - Notte prima degli esami di Antonello Venditti

Gazzelle, pur essendo di Roma, canta in una sorta di lingua berbera difficilmente intellegibile anche nell'area del Mediterraneo: ci pensa quindi il collega Fulminacci, uno dei tanti nipotini artistici di De Gregori sparsi per l'Italia, a riportare alla giusta dose di romanità Notte prima degli esami di Antonello Venditti, senza però risollevare una performance soporifera. Voto 5,5

The Kolors con Umberto Tozzi - Medley dei successi di Umberto Tozzi

Stash è perfettamente a suo agio con gli anni Ottanta, e si sente nel medley di successi di Umberto Tozzi, che è un po' giù di voce, mentre il cantante dei Kolors è esplosivo come al solito, citando alla fine anche la hit Italodisco. Un duetto divertente e riuscito. Voto 6,5

Alfa con Roberto Vecchioni - Sogna ragazzo sogna di Roberto Vecchioni

Alfa, l'Ed Sheeran della Lanterna, nonostante la giovane età, ha il merito di aver scelto un classico della canzone italiana di Vecchioni, con il quale è evidente l'affiatamento: eccellente l'apporto dell'orchestra, perfettamente a suo agio il professore, mentre la parte rap aggiuntiva(e fin troppo zuccherosa) di Alfa annacqua un po' la performance, che fino a quel momento era stata perfetta. Voto 7

Bnkr44 con Pino D'Angiò - "Ma quale idea" di Pino D'Angiò

La boy band di Empoli trova una chiave riuscita per interpretare, con la giusta dose di giocosità e con un azzeccato impasto di voci, il capolavoro dell'italodisco Che idea del mai troppo lodato Pino D'Angiò, il padrino del funk italiano, portando a casa una performance riuscita, molto migliore rispetto al brano che portano in gara. Voto 6

Irama con Riccardo Cocciante - "Quando finisce un amore" di Riccardo Cocciante

Dopo Vecchioni, anche Riccardo Cocciante si è preso una meritata standing ovation dopo aver duettato con Irama in Quando finisce un amore, sdoganando il biondo cantante di Carrara anche presso il pubblico dei boomer grazie a una convincente prestazione vocale. Voto 7

Fiorella Mannoia con Francesco Gabbani - "Che sia benedetta" di Fiorella Mannoia e "Occidentali's karma"

Nel 2017 Francesco Gabbani ha soffiato a sorpresa la vittoria a Fiorella Mannoia con Occidentali's karma, grazie anche al celebre balletto con la scimmia. Il cantautore toscano, per frasi "perdonare, suona il piano per Fiorella, prima di duettare con l'artista romana., che gioca con le espressioni del viso per "sminuire" la sua vittoria, fino a gettarsi a capofitto nella canzone e nella celebre coreografia, mostrando grandi doti di ironia, oltre alle ben note qualità vocali. Voto 6,5

Santi Francesi con Skin - "Hallelujah" di Leonard Cohen

Avevamo già scritto che una delle performance più attese della serata sarebbe stata quella dei Santi Francesi (che meriterebbero di arrivare tra i primi cinque di Sanremo 2024, a nostro parere) con Skin degli Skunk Anansie nella commovente Hallelujah di Leonard Cohen nella versione di Jeff Buckley, ma il loro duetto, davvero magico, ha perfino superato le nostre(alte) aspettative: mai standing ovation fu più meritata. Voto 9

Ricchi e Poveri con Paola & Chiara - Medley di "Sarà perché ti amo" e "Mamma Maria"

Il momento "trenino di capodanno", dopo aver alzato un po' troppo il gomito e con la trombetta ancora in bocca, è affidato al medley dei successi dei Ricchi e Poveri con Paola & Chiara, che hanno iniziato a cantare Sarà perché ti amo in spagnolo, prima dell'ingresso dell'esperto duo che, come sempre, regala momenti di gioia e di divertimento al pubblico dell'Ariston(e non è poco). Voto 6

Ghali con Ratchopper - Medley dal titolo "Italiano vero"

Ghali fa un duetto autoreferenziale (accompagnato solo dal pianista/produttore Ratchopper) iniziando a cantare in arabo il brano Bayna e poi interpolando uno dei suoi brani più celebri, Cara Italia, con Italiano vero di Toto Cutugno: il risultato è un po' straniante, ma efficace, anche nel sottotesto dell'esibizione. Voto 6,5

Clara con Ivana Spagna e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino - "Il cerchio della vita"

Non può mancare, nella serata delle cover, un momento Disney, ad alto tasso di saccarosio. Clara, nonostante la giovane età, canta con grande padronanza, affiancata dalla voce ariosa e melodica di Spagna. A un certo punto ci è sembrato anche di vedere Simba tra le poltrone rosse del Teatro Ariston. Voto 6

Loredana Bertè con Venerus - Ragazzo mio di Luigi Tenco con l'arrangiamento di Ivano Fossati

Loredana Bertè, dopo aver interrotto l'esibizione dopo pochi secondi per un problema tecnico, ha ripreso con ancora più energia e vigore, supportato alla chitarra dal talentuoso Venerus (se non lo conoscete, recuperate quei due gioielli di album che sono Magica Musica e Il Segreto) in una versione molto rock di Ragazzo mio di Luigi Tenco. Voto 7

Geolier con Guè, Luchè e Gigi D'Alessio - Medley dal titolo "Strade" ("Brivido", "O' primmo ammore" e "Chiagne")

Finalmente, dopo quattro serate, abbiamo ascoltato un po' di sano rap con tre bravi performer del microfono come Geolier, Guè e Luchè: peccato che in gara non ci sia praticamente nulla (se si escludono alcune sporadiche barre di Mr.Rain e Il Tre) del genere più amato e ascoltato dai giovani. Gigi D'Alessio, amato e venerato come un semidio dai rapper cresciuti all'ombra del Vesuvio, ha regalato nel finale un pizzico di canzone neomelodica. La loro vittoria nella serata delle cover non era prevista alla vigilia. Voto 6

Angelina Mango con il quartetto d'archi dell'orchestra di Roma - "La rondine" di Mango

Nessun cantante, ma il solo quartetto d'archi dell'Orchestra di Roma ha accompagnato Angelina Mango nell'esecuzione de La rondine di suo padre Pino Mango, in quello che è stato uno dei momenti più coinvolgenti della serata. La giovane vocalist, visibilmente emozionata, ha cantato con grande misura e intensità la canzone del 2002 del padre, scomparso prematuramente dieci anni fa. La sua esibizione è stata salutata da una lunga standing ovation, da occhi lucidi tra il pubblico e dal coro "Pino!Pino!" dalla platea. Siamo certi che Pino Mango, da lassù, sia orgoglioso di Angelina. Voto 9

Alessandra Amoroso con i BoomDaBash - Medley

Passare dalla delicatezza de La rondine di Mango ai famigerati tormentoni reggaeton della premiata ditta Takagi & Ketra e BoomDaBash, che negli ultimi anni hanno scandito le lunghe notti estivi delle discoteche commerciali in Salento, è davvero un colpo basso: se fossi Alessandra Amoroso sarei molto arrabbiata con Amadeus, con gli autori, con chi ha scelto l'ordine di uscita. Voto 5

Dargen D'Amico con BabelNova Orchestra - Omaggio a Ennio Morricone: “Modigliani” sulle note di The Crisis

Anche se negli ultimi due anni ha cambiato un po' lo stile musicale, Dargen D'Amico resta uno dei rapper più acuti, spiazzanti e profondi della scena italiana. Ne è un fulgido esempio la splendida Modigliani, accompagnata dalle note di The Crisis di Ennio Morricone, prima di una breve porzione di Come si balla, spogliata però della cassa in quattro. Il cantautorapper milanese,al termine dell'esibizione, ha lanciato un appello per il cessate il fuoco a Gaza. Voto 6,5

Mahmood con i Tenores di Bitti - "Come è profondo il mare" di Lucio Dalla

Un accostamento sorprendente, quello dei Tenores di Bitti con il Marocco-pop di Mahmood, che però ha origini sarde da parte materna, in una delle canzoni italiane più belle di sempre, frutto del genio del bolognese Lucio Dalla. Poteva essere un disastro, invece è stato un esperimento riuscito, grazie alla versatilità e al controllo vocale di Mahmood. Voto 7

Mr.Rain con i Gemelli Diversi - "Mary" dei Gemelli Diversi

Sono passati 22 anni dall'uscita di Mary dei Gemelli Diversi, un brano crudo (e di grande successo) su una terribile storia di violenza domestica. Mr.Rain, che ha nelle sue corde il rap più riflessivo e conscious, ha omaggiato i Gemelli Diversi, insieme alle spettacolari coreografie delle farfalle azzurre, con una delle loro canzoni più amate e intense. Voto 6

Negramaro con Malika Ayane - La canzone del sole di Lucio Battisti

Lucio Battisti è uno degli artisti italiani più difficilmente coverizzabili perchè le sue canzoni sono un patrimonio nazionale al quale è difficile accostarsi senza rischiare di farsi male. Giuliano Sangiorgi e Malika Ayane sono due cantanti assai dotati vocalmente e con un timbro inconfondibile, però il risultato finale ci ha lasciato perplessi per gli archi troppo enfatici, per l'eccesso di vocalizzi e per la sua uniformità nel ritmo, mentre uno dei punti di forza de La canzone del sole di Battisti è proprio la differenza di dinamica tra la strofa minimalista e l'inciso ricco di pathos. Voto 6

Emma con Bresh - Medley di Tiziano Ferro

Da qualche anno in Italia c'è la discutibile moda dei rapper che si trasformano, da un giorno all'altro, in cantanti. Non fa eccezione il genovese Bresh, che non ha lo strumento vocale adatto per interpretare i (difficili) brani di Tiziano Ferro, con un medley dei suoi successi scelto da Emma per la serata delle cover. Se si cantano canzoni ricche di emotività, ma non si emoziona, è evidente che c'è qualcosa che non è andato per il verso giusto. Voto 5,5

Il Volo con Stef Burns - "Who wants to live forever" dei Queen

Pur non essendo molto amati dalla stampa musicale, è innegabile che i tre ragazzi de Il Volo sappiano cantare come pochi in Italia in ambito operatic-pop. La chitarra magica di Stef Burns non fa rimpiangere quella di Brian May e i tre tenorini regalano brividi lungo la schiena con una magistrale interpretazione della epica Who wants to live forever, colonna sonora di Highlander. Voto 7,5

Diodato con Jack Savoretti - "Amore che vieni, amore che vai" di Fabrizio De André

Jack Savoretti è da qualche anno la “next big thing” del cantautorato rock, con echi folk e country, mentre Diodato è uno dei nostri cantautori più sensibili e raffinati. Introdotti da un monologo di Filippo Timi, i due artisti hanno valorizzato Amore che vieni, amore che vai di Fabrizio De André, anche grazie all'apporto decisivo dell'orchestra. Voto 7

La Sad con Donatella Rettore - "Lamette" di Donatella Rettore

Continua a restare un mistero, per noi, la presenza dei La Sad a Sanremo 2024, considerando anche i nomi degli artisti che sono stati esclusi dalla kermesse: una perplessità confermata anche dalla stralunata interpretazione di Lamette di Donatella Rettore, che pure ha sempre avuto corde punk nel suo modo di cantare e di porsi. Voto 4,5

Il Tre con Fabrizio Moro - Medley di Fabrizio Moro

Un duetto tutto romano, quello de Il Tre con Fabrizio Moro, con un medley dei successi di quest'ultimo. Il rapper e cantante romano non ha sfigurato al cospetto della potente ugola di Fabrizio Moro, dimostrando di essere una delle sorprese più interessanti di Sanremo 2024. Voto 6

BigMama con Gaia, La Niña e Sissi - "Lady Marmalade" di Labelle

Lady Marmalade
delle Labelle è uno dei brani black più famosi e sensuali degli ultimi 50 anni: BigMama rappa con grande forza e convinzione, mentre Gaia, La Niña e Sissi si dividono la parte cantata, donando a Lady Marmalade inedite sfumature di world music, anche se non proprio raffinatissime. Voto 6

Maninni con Ermal Meta - "Non mi avete fatto niente" di Ermal Meta

L'ex carneade Mannini ricopre il ruolo che fu di Fabrizio Moro nella canzone politica Non mi avete fatto niente, trionfatrice a Sanremo nel 2018, trovando una buona intesa con Ermal Meta, con un gruppo di percussionisti alle loro spalle ad aumentare il pathos e la solennità del brano. Voto 6,5

Fred De Palma con gli Eiffel 65 - Medley degli Eiffel 65

Pochi gruppi hanno segnato la musica dance a cavallo degli anni Novanta/Duemila come gli Eiffel 65. Fred De Palma se la cava egregiamente con il freestyle (citando anche la mancata partecipazione di Sinner a Sanremo), mentre il cantante Jeffrey Jey ha fatto alzare in piedi il pubblico del Teatro Ariston con gli inni dance Too much of heaven e Blue. Voto 6

Renga Nek - Medley dei loro successi

A conclusione di una lunghissima serata, Renga e Nek hanno proposto a notte fonda un medley delle loro hit, da Meravigliosa (Laluna) ad Angelo, da Fatti avanti amore a Laura non c'è, facendo una sorta di Bignami dei loro concerti congiunti in giro per l'Italia e mostrando ancora una volta di essere due grandi professionisti della canzone pop italiana. Voto 6,5

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Gabriele Antonucci