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(Ansa)
Economia

Spid a pagamento: quanto costa e come ottenere l'identità digitale

Dal primo novembre anche Poste italiane si è adeguata al mercato e per avere la propria identità digitale bisogna pagare 12 euro

Da novembre anche Poste Italiane si è adeguata al mercato e per ottenere lo Spid (l'identità digitale con la quale accedere alla maggior parte dei servizi della PA) bisogna pagare. La cifra stabilita è di 12 euro e sarà indispensabile per ottenere la cosiddetta identità digitale

Spid, cos'è l'identità digitale

Lo SPID, acronico per Sistema Pubblico di Identità Digitale, è un sistema che garantisce l'accesso per via telematica ai servizi offerti dalla pubblica amministrazione. Si tratta di credenziali di accesso personali che possono essere utilizzate per accedere a diversi tipi di servizi, su diverse piattaforme. . Una specie di codice fiscale elettronico, ma con protezione superiore perché non ricostruibile. È necessario per un ventaglio vastissimo di operazioni, dalla registrazione di un contratto alla sostituzione del medico di base, dal cashback all'accesso all'Agenzia delle entrate, dall'ingresso nel portale governativo Io a tutti i servizi della Pubblica amministrazione.

Cosa fare per avere lo Spid

Per poter avere uno SPID personale è necessario chiedere ad un Provider, che si occupa della gestione delle identità digitali (Aruba, Register, Tim, etc). Tra questi è presente anche quello garantito dalle Poste Italiane. Si tratta di un metodo con cui il cittadino può accedere a diversi servizi proposti dalle amministrazioni, attraverso i portali online dedicati.

Per poter richiedere lo SPID è necessario rivolgersi ad uno dei provider di riferimento, avendo compiuto almeno 18 anni di età, presentando un documento di identità, il codice fiscale e alcuni dati salienti come l'indirizzo email e numero di telefono. Successivamente alla richiesta, esiste una precisa modalità di riconoscimento a cui fare riferimento: può avvenire di persona o tramite webcam, o con altri sistemi.

A cosa serve lo Spid

In generale il cittadino può utilizzare questo metodo di accesso per consultare tutta una serie di informazioni e accedere a diversi servizi proposti dallo stato e dagli enti di pubblica amministrazione: dalla situazione fiscale ai sistemi di pensionamento, con lo SPID è possibile verificare la propria posizione corrente e richiedere nuovi servizi. Inoltre si possono prenotare visite mediche, accedere ai propri dati relativi al fisco, visionare la propria dichiarazione dei redditi, tramite Agenzia delle Entrate, verificare imposte e contributi da versare, richiedere l'accesso ad alcune misure come ammortizzatori sociali e bonus predisposti dallo stato.

Poste italiane si adegua al mercato

Italiane è il più grande emittente di Spid: dei circa 26 milioni di identità digitali attribuite nel nostro Paese, circa 20 sono passate attraverso le Poste. Di questi, tra l'altro, ben 15 milioni sono stati attivati durante la pandemia. A partire dal primo novembre il riconoscimento fisico della persona, la procedura più utilizzata, verrà assegnata dietro compenso, come avviene per gli altri provider.

Del resto calcolando i 12 euro della tariffa attuale moltiplicati per i 20 milioni di identità digitali fanno 240 milioni di mancato incasso per Poste Italiane che si è sobbarcata, nell'ultimo anno, un costo economico e gestionale non indifferente.

Resta gratuito il riconoscimento da remoto, via webcam, che però presuppone una confidenza con i mezzi digitali che non tutti possiedono. Per questo la notizia preoccupa le associazioni dei consumatori. Il nuovo balzello colpisce soprattutto le persone più anziane e meno aggiornate.

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Barbara Massaro