Cuciniamo insieme: pescato alla mediterranea
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Cuciniamo insieme: pescato alla mediterranea

Il pesce è una risorsa gastronomica fondamentale che permette di fare ottima figura con preparazioni veloci. L’importante è che sia fresco, con le carni sode e se anche vi rivolgete a pesci di allevamento scegliete quelli italiani: non c’è confronto!


Chi vende il pesce è obbligato a dichiarare la provenienza del pescato. Per questa ricetta scegliete i pesci che più vi piacciono - dall’orata al merluzzo, dalla spigola al nasello, dalla coda di rospo alla ricciola allo sgombro - o che trovate disponibili. E con quattro passaggi porterete il mare in tavola.

Ingredienti - 1,2 chilogrammi di pesce (noi abbiamo un’orata e una spigola) 500 grammi di pomodori misti (ciliegini, datterini, piccadilly) ben maturi, 4 cipolle rosse succose, 180 grammi di olive, due cucchiai di capperi sotto sale, un ciuffo di prezzemolo, sale, pepe e olio extravergine di oliva q.b.

Preparazione - Eviscerate, squamate e nettate bene il pesce (un’operazione che potete far fare al vostro pescivendolo), tagliate a spicchi i pomodorini, a rondelle non sottili le cipolle, dissalate sotto acqua corrente i capperi e tritate finemente il prezzemolo. Ora inserite nella pancia del pesce una generosa quantità di cipolle dopo aver salato e pepato internamente il pesce. Prendete una placca da forno e ricopritela con la carta forno, adagiatevi il pesce e poi i pomodorini, le cipolle rimaste, le olive e i capperi; irrorate generosamente di olio extravergine di oliva, aggiustate di sale e di pepe e infine fate cadere su tutto una copiosa “pioggia” di prezzemolo. Infornate a 180 gradi per 20/25 minuti.

Come far divertire i bambini - Una volta tagliate le verdure fate comporre a loro la ricetta prima di infornare.

Abbinamento - Abbiamo scelto un rosato della prima Maremma a base di Cabernet Franc e Syrah. Vanno bene tutti i rosati d’Italia anche spumanti.

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Carlo Cambi

Toscano di nascita e di formazione (economico-giuridica) diventa giornalista professionista a 23 anni. Percorre tutto il cursus honorum a Repubblica fino a dirigere le pagine di economia. Nel 1997 fonda I Viaggi di Repubblica - primo e unico settimanale di turismo - che dirige fino al 2005 quando sceglie di vivere a Macerata insegnando marketing del territorio e incontra Maurizio Belpietro col quale stabilisce un sodalizio umano e professionale. Autore radiofonico e televisivo continua a occuparsi di economia ed enogastronomia. Ha scritto una trentina di libri. Il suo best seller? Il Mangiarozzo.

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Petra Carsetti