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Difesa e Aerospazio

Esa 2024, un anno davvero spaziale

Saranno 12 mesi ricchi di impegni e sfide quelli che attendono l'agenzia spaziale europea

L’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha comunicato il programma delle principali attività del 2024. A gennaio l’astronauta dell’Esa Marcus Wandt inizierà la sua prima missione sulla Stazione spaziale internazionale, mentre in aprile l'Agenzia supervisionerà il lancio di due satelliti appartenenti al sistema di navigazione Galileo da parte di SpaceX, con altri due che si susseguiranno più avanti nel corso dell’anno. Nei mesi estivi l’Esa presenterà le sue ultime missioni scientifiche e di esplorazione all’Ila international airshow di Berlino (5-9 giugno), e al Farnborough international airshow, nel Regno Unito (luglio). Assisteremo anche al lancio della missione di difesa planetaria dell’Esa Hera e del satellite di osservazione della Terra EarthCare (Cloud, Aerosol and Radiation Explorer). Ma il momento clou del 2024 sarà la riconquista dell’accesso autonomo europeo allo spazio attraverso l’attesissimo volo inaugurale del vettore Ariane 6 e il ritorno al volo del Vega-C. Durante la conferenza stampa annuale del direttore generale Josef Aschbacher, che si svolgerà presso la sede centrale dell’Esa a Parigi, il 12 gennaio, saranno fornite informazioni sulle prossime attività in programma. Il briefing si concentrerà sulle ambizioni dell’Europa per un futuro verde e sostenibile, l’accesso allo spazio, l’esplorazione spaziale, gli sforzi scientifici, la sicurezza e la commercializzazione dello spazio.

A metà gennaio Marcus Wandt, membro della riserva di astronauti e astronaute dell’Esa, sarà lo specialista della missione su Axiom-3, supportato dall’Esa e dall’Agenzia spaziale nazionale svedese. La missione si chiama Muninn e durerà fino a 14 giorni durante i quali Marcus prenderà parte alle attività di ricerca sulla microgravità e alle attività educative di divulgazione.

A fine febbraio Andreas Mogensen, sesto comandante europeo della Iss, guiderà la sua missione Huginn fino all’inizio del 2024, concentrandosi sulla supervisione delle attività dell’equipaggio e sulla sicurezza della Stazione. Il rientro sulla Terra dovrebbe essere previsto entro la fine di febbraio. In aprile sarò la volta del lancio dei satelliti Galileo di seconda generazione, con un secondo lancio anticipato a luglio/settembre, con due satelliti trasportati per lancio. Il tutto mentre Ariane 6, il nuovo sistema di lancio per carichi pesanti in fase di sviluppo da parte dell’Esa si prepara al suo volo inaugurale previsto tra 15 giugno e il 31 luglio.

Con la capacità di riavvio dello stadio superiore di Ariane 6, la capacità di lancio dell’Europa sarà adattata alle esigenze di più missioni con carico utile. Questa capacità autonoma di raggiungere l’orbita terrestre e lo spazio profondo supporta i programmi europei di navigazione, osservazione della Terra, programmi scientifici e di sicurezza. Il satellite ambientale EarthCare, una joint venture tra l’Esa e l’Agenzia di esplorazione spaziale giapponese (Jaxa). studierà il ruolo che le nuvole e gli aerosol svolgono nel riflettere la radiazione solare incidente nello spazio e intrappolare la radiazione infrarossa emessa dalla superficie terrestre per comprendere meglio l’evoluzione della temperatura terrestre. Informazioni dettagliate sui briefing con la stampa e relativo accredito saranno fornite circa sei settimane prima della data di lancio.

Maggio sarà il mese dello Space Summit Esa: l’Agenzia sta preparando una strategia denominata “Esa 2040” che sarà fondata su una riunione ad alto livello che si terrà a Bruxelles. La riunione rappresenta un passo importante verso la riunione del Consiglio a livello ministeriale che si terrà nel 2025.

La missione Proba-3 sarà lanciata a bordo del vettore Polar Satellite Launch Vehicle dell'Organizzazione per la Ricerca spaziale indiana. I due piccoli satelliti studieranno la corona solare debole e l’atmosfera circostante, oltre a utilizzare tecnologie innovative per misurare il posizionamento preciso dei due veicoli spaziali. La missione decollerà dal Centro Spaziale Satish Dhawan di Sriharikota, nell’Andhra Pradesh, in India, ma l’antenna della missione si trova sull’isola portoghese di Santa Maria delle Azzorre, con una stazione a terra a Redu, in Belgio, che ospita il Centro europeo per la sicurezza e la didattica spaziale. (Esec)

Tra il 30 settembre e il 6 ottobre ci sarà il 35° Congresso planetario dell’associazione degli esploratori spaziali, che si terrà presso il Centro europeo per la ricerca e la tecnologia spaziale (Estec) di Noordwijk, nei Paesi Bassi, e al quale parteciperanno più di 400 astronauti e cosmonauti provenienti da 38 nazioni.

In ottobre sarà inaugurata una struttura progettata per ricreare la superficie lunare e fornire un campo di addestramento per gli astronauti e un centro di test per la tecnologia per la futura esplorazione lunare, in fase di costruzione presso il Centro europeo addestramento astronauti di Colonia, in Germania. Il progetto è una collaborazione tra Esa e il Centro aerospaziale tedesco Dlr e consentirà ai futuri astronauti di addestrarsi presso la struttura Luna che fornirà una simulazione completa di una missione lunare a terra in un ambiente pertinente con gli strumenti reali e il supporto operativo. Luna metterà l’Europa in primo piano sulla mappa dei preparativi per le missioni Artemis. Nello stesso mese ci sarà il lancio della missione di difesa planetaria Hera per studiare l’asteroide binario Didymos. Il lancio è previsto con un razzo di SpaceX da Cape Canaveral, in Florida. Hera fornirà informazioni estremamente preziose per le future missioni di deviazione degli asteroidi e per la scienza a essi legata, oltre a studiare la geofisica degli asteroidi, la formazione del sistema solare e i suoi processi evolutivi. Infine, in un mese di ottobre 24 molto ricco, a Milano si terrà il 75 ° Congresso astronautico internazionale (14 – 18 ottobre). L’evento è organizzato dalla Federazione astronautica internazionale, dall’Accademia internazionale di astronautica e dall’Istituto internazionale di diritto spaziale. Gli esperti dell'Esa si uniranno a circa 8.000 delegati per presentare gli ultimi programmi, missioni e tecnologie dell’agenzia sul tema dello spazio responsabile per la sostenibilità.

Infine, l'anno si dovrebbe chiudere con il ritorno allo spazio del vettore italiano Vega-C operante dallo spazioporto europeo della Guyana francese. il lanciatore, di medie dimensioni estenderà l’autonomia dell’Europa nello spazio supportando nuove possibilità di missione, tra cui le operazioni di ritorno sulla Terra con il veicolo di rientro riutilizzabile Space Rider dell’ESA.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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