Cara Juve, quanto mi costi: prezzi Stadium quasi raddoppiati
tratto da www.juventus.com
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Cara Juve, quanto mi costi: prezzi Stadium quasi raddoppiati

Abbonamenti al rialzo e dall'apertura del nuovo impianto una curva può arrivare a costare il 76% in più. Sul modello Premier League...

La certezza è che gli assenti avranno torto, nel senso che il sogno della stagione perfetta, quella solo sfiorata nella notte di Berlino, spingerà ancora una volta al tutto esaurito alla voce abbonamenti dello Juventus Stadium. Una consuetudine che si ripete dal giorno dell'inaugurazione. Inseguire il sogno, però, costerà carissimo ai tifosi della Juventus perché la politica dei prezzi del club non ha fatto sconti a nessuno. O, meglio, lo sconto c'è per chi rinnova ma sempre nell'ambito di un deciso aumento dei costi per la preziosa tessera che vale l'ingresso alle 19 gare casalinghe del prossimo campionato. Si va dai 430 euro delle due curve (+10,2% rispetto a un anno fa) ai 1.300 euro della Tribuna Est Centrale in primo anello (+8,3%), passando per la fascia intermedia delle due tribunale Laterali (570 e 710 euro a seconda dell'anello che significa +9,6% e +12,6%). Vale la legge di mercato e, dunque, se come un anno fa il tasso di rinnovo sarà del 90% avrà avuto ragione la Juventus e ci sarà margine per altri aumenti, altrimenti la corsa al rialzo sarà conclusa.

Quello che interessa maggiormente, invece, è l'analisi della progressione dei prezzi dal 2011 al 2015. E' la spia del modello Stadium della Juventus, quello che Andrea Agnelli ha in alcune occasioni avvicinato all'idea della Premier League con la sua selezione del consumatore. Le curve che oggi per chi rinnova costano 430 euro, ad esempio, nel 2011 alla prima stagione allo Stadium venivano vendute a 275: l'incremento è stato del 56% (o 76,3% per gli eventuali nuovi abbonati che pagheranno la tessera 485 euro). Gli altri settori? Una salasso: +77,5% le tribunale laterali (da 400 a 710 euro) e +64,5% quelle centrali (da 790 a 1.300 euro). Numeri che giustificano la crescita dei ricavi da abbonamenti, passati da 15,2  a 20,8 milioni di euro (+36,8%), e che spiegano pregi e difetti dello Stadium. Vivere la partita dal vivo senza barriere in un impianto di nuova generazione è un'esperienza che piace e, dunque, vale il prezzo del biglietto. Però la leva sui tifosi rischia di diventare eccessiva, anche se rinunciarvi limiterebbe il potenziale di sviluppo del club.

Cosa significa? Per esempio che gli introiti da stadio nel senso più ampio del termine sono cresciuti meno di quelli degli abbonamenti (da 31,8 a 40,9 milioni di euro, ovvero +28,6% contro +36,8% alla voce abbonamenti) e che dopo una prima fase di lacrime e sangue culminata nell'estate del 2012 con una campagna stagionale che portò ad aumentare di un terzo i ricavi a fronte di un +11% nel numero delle tessere messe in vendita, la curva si era regolarizzata. La prova? Nelle due stagioni successive il dato sugli abbonamenti aveva portato un incremento complessivo di un solo milione di euro (+5%). Agnelli e i dirigenti hanno deciso che è arrivato il momento di tornare a chiedere un sacrificio agli juventini. Ci saranno le solite proteste, ma alla fine è difficile che qualcosa resti invenduto. Da tempo la Juventus gioca un altro campionato rispetto al resto della serie A. Vale in campo e anche fuori, dove il modello Premier League comincia a non essere più così lontano.

 

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Giovanni Capuano