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Smartphone, il futuro è roseo solo per la fascia più alta del mercato

Il 2023 si è chiuso con un mercato ancora in calo, ma l'intelligenza artificiale e la volontà dei consumatori di acquistare modelli di qualità che durano più a lungo, premiano i telefoni che costano (e valgono) di più

Tanta fatica ma il mercato smartphone sembra stia per uscire dalle sabbie mobili in cui si è ritrovato negli ultimi due anni. Ancora parzialmente alle prese con la lunga scia del post Covid-19, quando la forzata chiusura di molti stabilimenti ha rallentato la produzione e ridotto le scorte in magazzino, il biennio 2022-2023 si è rivelato una lunga corsa ad ostacoli per molti produttori. Il primo è stato l'anno del buio, con una flessione dell'11% rispetto ai dodici mesi precedenti e vendite complessive inferiori a 1,2 miliardi di unità, l'anno successivo invece, pur se contenuto, si è chiuso ancora con segno negativo (-2%). Il 2024 sarà l'anno della riscossa, o almeno del cambio di marcia con un ritorno al segno positivo grazie al prepotente arrivo dell'intelligenza artificiale, cui i produttori si aggrappano per aprire una nuova frontiera foriera di novità, al fine di invertire la rotta e riprendere a macinare utili.

Nella crisi complessiva del settore, tuttavia, c'è una tendenza in atto da tempo che nell'ultimo anno è incrementata dando una spallata alla conformazione interna dello stesso mercato. Si tratta degli smartphone con un cartellino sopra i 600 dollari, quelli che tecnicamente fanno parte della fascia alta del mercato. Secondo i dati elaborati da Counterpoint research, questo segmento viaggia a grande ritmo, con un aumento di vendite del 6% registrato nel 2023 rispetto ai dodici mesi precedenti per un valore di 115 miliardi di dollari, ma soprattutto rappresenta il 60% dei ricavi dell’intero comparto. A dimostrazione che sia un fenomeno in costante espansione c'è la quota di mercato lievitata nell'arco degli ultimi sette anni: nel 2016 la fascia valeva il 6%, adesso siamo arrivati al 24%. Va aggiunto, inoltre, che a trainare la categoria premium è la fascia altissima, con Apple e Samsung a guidare la marcia dei dispositivi con prezzo superiore a mille euro, che hanno conquistato più del 30% delle vendite totali degli smartphone.


Counterpoint research


Non sorprende certo che i due marchi più noti siano i leader di settore, mentre guardando i risvolti anno su anno nel 2023 Apple ha ceduto qualcosa nella porzione più redditizia del mercato, al contrario di Samsung che ha guadagnato un punto percentuale. Il grafico qui sopra chiarisce, comunque, il ruolo da prima della classe per la società di Cupertino. Seppur i numeri siano inferiori, va notato come l'anno appena concluso abbia riportato luce in casa Huawei, i cui smartphone (anche ultra-premium come il Mate 60) sono molto venduti in Cina. Salgono anche le quotazioni di Oppo, Vivo e Honor, a dimostrazione che i produttori cinesi restano sul pezzo, anche se guardando le vendite complessive e non solo la fascia più costosa, la società cinese che più è cresciuta nel 2023 è Transsion, sconosciuta alle nostre latitudini ma molto presente nei mercati emergenti di Sud America e Africa, con i marchi Tecno, Infinix e Itel. Quasi 95 milioni sono state le unità distribuite nel corso dell'anno, con un +30,8% in confronto al 2022 che è valso l'ingresso in top 5 ai danni di Vivo. Restando alle vendite globali stimate da IDC, può sorprendere il sorpasso di Apple ai danni di Samsung come primo produttore mondiale, con 234,6 milioni di iPhone piazzati rispetto ai 226,6 milioni dei vari modelli firmati dal colosso coreano (che ha chiuso l'anno con un -13,6% sul 2022). A far notizia è la perdita dello scettro, che Samsung ha mantenuto per tredici anni, da quando nel 2010 mise la freccia su Nokia.

Come detto, però, a segnare il presente e il futuro degli smartphone è la fascia di prezzo più alta, le cui prospettive di crescita sono tutt'altro che esaurite. “I consumatori sono disposti a spendere di più per avere un dispositivo di qualità da utilizzare per un periodo di tempo più lungo. Possedere i modelli più grandi e recenti è diventato, inoltre, una status symbol per tanti consumatori, in particolare nei mercati emergenti, dove i produttori stanno focalizzando la produzione su modelli di fascia media e premium. Infine, va evidenziato che le lunghe promozioni e le possibilità di acquisto tramite finanziamento, stanno favorendo l'acquisto di smartphone più costosi”. Sono i tre motivi con cui Varun Mishra, analista di punta di Counterpoint research, spiega la tendenza in atto, con un faro da accendere soprattutto sull'India, dove la crescita del reddito disponibile sta facendo crescere con costanza la richiesta di modelli premium, replicando in buona parte dinamiche già viste con la crescita della Cina.

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Alessio Caprodossi