Airbus Germanwings: Lubitz temeva la cecità
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Airbus Germanwings: Lubitz temeva la cecità

Prima del volo del 24 marzo, il copilota aveva consultato sette dottori. Alcuni lo ritenevano inadatto a volare. Lo ha rivelato il procuratore di Marsiglia

11 giugno

Andreas Lubitz, il co-pilota che secondo gli inquirenti si è schiantato volontariamente sulle Alpi francesi con l'Airbus della GermanWings, causando la morte delle 150 persone a bordo "aveva problemi di vista" e "temeva la cecità": lo ha detto il procuratore di Marsiglia, Brice Robin, dopo l'incontro con le famiglie delle vittime a Parigi. Alcuni medici ritenevano che Andreas Lubitz, il co-pilota presunto responsabile del disastro aereo della GermanWings sulle Alpi francesi il 24 marzo, non fosse in condizioni di volare: lo ha detto il procuratore di Marsiglia, Brice Robin, precisando che nel mese precedente, Lubitz aveva consultato sette dottori, incluso tre sedute dallo psichiatra. Alcuni lo ritenevano psicologicamente instabile, se non addirittura inadatto a volare: "Purtroppo non lo hanno comunicato a causa delle norme sulla segretezza medica".

5 giugno

Andreas Lubitz aveva contattato una dozzina di medici nel periodo di tempo precedente il giorno del disastro aereo Germanwings, il 24 marzo scorso.

Lo ha detto all'Associated Press, Brice Robin, il magistrato di Marsiglia che conduce le indagini sull'incidente, causato intenzionalmente dal copilota tedesco del volo 9525, che causò la morte di 150 persone.

Robin, pur suggerendo che Lubitz stesse quindi cercando aiuto e consigli relativi a una malattia, non ha fornito indicazioni su eventuali sospetti relativi alla tipologia del problema di salute che lo affliggeva.

7 maggio

93 secondi prima dell'impatto, Lubitz tentò di cambiare la rotta dell'Airbus: una manovra manuale che però non riuscì, perché il pilota automatico restò in funzione. Lo scrive Bild, citando il rapporto Bea sul disastro Germanwings.
"È possibile che Lubitz abbia avuto paura della morte? Voleva evitare l'impatto?", scrive il tabloid.

6 maggio

Andreas Lubitz, il co-pilota responsabile dello schianto del volo Germanwings precipitato lo scorso 24 marzo, aveva provato la manovra di discesa a bassa quota sul volo di andata. Questo quello che rivela il quotidiano tedesco Bild, anticipando il rapporto degli inquirenti francesi della Bea (l'autorità per la sicurezza sui voli di Parigi) che verrà reso pubblico oggi. Nel rapporto parlano di una "discesa controllata durata diversi minuti e priva di alcuna giustificazione dal punto di vista aeronautico”.

(il live blogging continua dopo la fotogallery)

Live blogging - 9 aprile

Un nuovo interrogativo sul caso di Andreas Lubitz: il copilota responsabile del disastro aereo di Germanwings ha usato del diuretico per indurre il comandante a lasciargli i comandi per andare al bagno? Questo nuovo elemento delle indagini trapela dall'Express di Colonia, secondo il quale gli inquirenti avrebbero accertato che nelle sue ricerche su internet, il copilota responsabile dell'incidente costato la vita a 149 persone, avrebbe preso informazioni anche su prodotti diuretici. La procura di Duesseldorf però non conferma.

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7 Aprile

È stata mostrata per la prima volta la foto di Patrick Sondenheimer, il comandante del volo Germanwings che ha tentato in tutti i modi di aprire la porta della cabina di pilotaggio chiusa a chiave da Andreas Lubitz, il copilota che ha portato il volo a schiantarsi sulle Alpi francesi. La foto del comandante, considerato ormai un eroe, è stata mostrata in un memoriale realizzato a Colonia.

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5 aprile

18:15 - Insufficienti i controlli tedeschi: l'agenzia Ue per la sicurezza aerea (Easa) aveva espresso già anni fa preoccupazioni sulla debolezza dei test - anche medici - da parte delle autorità della Germania (Agenzia federale tedesca per i trasporti aerei, Lba) sui vettori nazionali dovuta anche a scarsità di personale, e lo scorso novembre aveva formalmente chiesto a Berlino di porvi rimedio. Lo rivela il Wall Street Journal e la notizia è stata confermata dalla Easa.
Non è chiaro, sottolinea il Wsj, se le mancanze abbiano contribuito alla tragedia della Germanwings, ma la Germania ha risposto alle obiezioni Ue e i funzionari europei stanno valutando adesso il "piano d'azione correttivo" tedesco per far fronte ai rilievi Ue.

12:11 - L'autorita' tedesca dell'aviazione civile (LBA) non fu informata dalla Lufhtansa della depressione di Andreas Lubitz, il pilota che ha deliberatamente causato lo schianto del volo Germanwings sulle Alpi francesi. Lo riferisce l'edizione domenicale del quotidiano tedesco Die Welt, citando fonti dell'ente. Lubitz è stato controllato sei volte dai medici della Lufthansa dopo il 2009, anno in cui riprese a volare dopo la cura per depressione, ed è stato ritenuto idoneo a volare. Il quotidiano ricorda che Lufthansa era obbligata a comunicare i casi considerati gravi, tra cui le depressioni, in seguito ad una legge del 2013.

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4 aprile

Sono terminate le ricerche dei corpi delle 150 vittime del disastro aereo dell'Airbus A320 della compagnia Germanwings, precipitato il 24 marzo sulle Alpi francesi. A comunicarlo, secondo quanto riportano i media francesi, è stata la prefettura di Alpes-de-Haute-Provence. Questa settimana il procuratore di Marsiglia, Brice Robin, ha fatto sapere che sono stati isolati 150 profili di Dna dai più di duemila resti recuperati nel sito dello schianto. Tuttavia, ha aggiunto che non è sicuro che si tratti del Dna delle vittime e che ci vorranno "dalle tre alle cinque settimane" per procedere all'identificazione.

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3 aprile

17,11 - Gli inquirenti della Procura di Dusseldorf, che indagano sul passato di Andreas Lubitz, hanno perquisito gli studi di cinque medici ai quali il giovane pilota tedesco si era rivolto negli ultimi anni. Lo scrive il nuovo numero dello Spiegel, sulla base di elementi estrapolati dal fascicolo investigativo. Secondo quanto riferisce il settimanale tedesco, gli studi perquisiti appartengono a psichiatri e neurologi, alcuni dei quali avevano ammesso di aver avuto Lubitz in cura. Sarebbero state sequestrate le cartelle cliniche relative al paziente.

11,41 - L'esame della seconda scatola nera dell'aereo di Germanwings precipitato in Francia conferma l'azione volontaria di distruzione dell'apparecchio da parte del copilota. Lo ha reso noto il BEA, l'ufficio di inchieste e analisi sugli incidenti aerei. "Una prima lettura mostra che il pilota ha usato il pilota automatico per far scendere l'aereo fino a un'altitudine di 100 piedi (30 metri). Diverse volte durante la discesa, il pilota ha cambiato la regolazione del pilota automatico per aumentare la velocita' del velivolo", si legge in una dichiarazione della Bea francese.

9,20: È iniziata l'analisi dei contenuti della seconda scatola nera del volo Germanwings che si è schiantato sulle alpi francesi. Si continua a indagare sul passato di Andreas Lubitz, il pilota che pare studiasse tecniche di suicidio su Internet. Intanto Lufthansa inizia a leccarsi le ferite: l'incidente aereo rischia di costare caro ai conti del gruppo che viene messo sotto osservazione dal mercato e dagli analisti

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2 aprile

ore 16,15 - Andreas Lubitz, copilota dell'aereo Germanwings caduto sulle Alpi francesi, cercò online informazioni su metodi suicidi e sulle porte di sicurezza delle cabine di pilotaggio alcuni giorni prima dello schianto. Lo riferiscono gli inquirenti tedeschi, spiegando che la ricostruzione emerge da un tablet trovato in casa di Lubitz. Gli investigatori di Dusseldorf hanno spiegato di aver ricostruito le ricerche sul tablet-computer del copilota fatte tra il 16 e il 23 marzo, il giorno prima del disastro aereo. Il portavoce della procura, Ralf Herrenbrueck, ha dichiarato in una nota che le ricerche online di Lubitz riguardavano trattamenti medici e metodi per suicidarsi. "Almeno in un giorno", il co-pilota ha cercato parole riguardanti "le porte delle cabine di pilotaggio e i loro sistemi di sicurezza", ha aggiunto.

ore 15,44 - È stata trovata la seconda scatola nera del volo Germanwings. Lo ha reso noto il procuratore di Marsiglia.

ore 13,11 - Andreas Lubitz assumeva il Lorazepam, scrive il settimanale tedesco Bild, un farmaco prescritto a chi ha problemi di sonno, usato anche contro attacchi di panico. Non è chiaro se ne facesse però uso regolare. Secondo nuovi dettagli d'indagine, il problema agli occhi di cui soffriva il copilota sarebbe stato provocato invece da un incidente stradale del 2014: da allora risulta che vedesse spesso "buio attorno a lui", scrive ancora Bild.

ore 11:15 - Andreas Lubitz, il copilota che avrebbe provocato lo schianto dell'Airbus di Germanwings la settimana scorsa, aveva mentito ai medici, dicendo loro di essere in malattia mentre invece continuava a lavorare. Lo riporta il settimanale tedesco Bild, citando fonti dell'indagine, secondo cui il 27enne aveva bisogno di cure a causa di un problema all'occhio. Dai documenti ottenuti dagli investigatori sarebbe emerso anche che Lubitz era rimasto coinvolto in un incidente stradale alla fine del 2014: l'uomo era rimasto ferito a causa dell'apertura dell'airbag e da allora aveva lamentato problemi alla vista.

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1° aprile

17:35 - L'acquisizione del video degli ultimi istanti dell'A320 di Germanwings è stata frutto di "un lungo lavoro di investigazione per trovare i contatti e per andare su un terreno difficilmente accessibile". Lo sostiene Frédéric Helbert (@FredericHelbert), il giornalista di 'Paris Match' che firma il resoconto della registrazione, la cui autenticità è stata messa in discussione dagli inquirenti francesi.
"Siamo passati attraverso diversi intermediari collegati con persone che lavorano sul campo - afferma il reporter in un'intervista pubblicata dal sito del magazine - e a partire da questo c'è stata poi la possibilità di visionare il video per la prima volta".
Video che alla fine è stato valutato da "tutta l'equipe editoriale di Paris Match", riprende Helbert, aggiungendo che tutti si sono trovati d'accordo nel giudicare il documento "perfettamente valido e coerente con lo scenario dell'inchiesta".
Interpellato sul fatto che gli inquirenti sostengono che i dati dei telefoni cellulari delle vittime non sono ancora stati raccolti, il cronista risponde infine contrattaccando: "Se io ho il telefono cellulare del protagonista più importante della vicenda, anche i gendarmi e le persone abilitate a lavorare su questo tipo di materiale devono averlo. E se non hanno ancora cominciato a lavorarci, sarebbe ora che lo facessero".

15:30 - La Lufthansa, attraverso un suo portavoce, dice di dubitare che possa esistere un video con gli ultimi momenti del volo dell'Airbus Germanwings, come riportato dai giornalisti di Paris Match e della Bild: su quell'aereo tutto è andato distrutto, "sarebbe insolito che un telefono cellulare fosse sopravvissuto all'impatto".

14:30 - Un precedente per depressione "non costituisce un impedimento" per chi voglia ottenere l'idoneità di volo come pilota, stando al regolamento tedesco.
Lo ha detto una fonte del governo tedesco all'ANSA, rispondendo a una domanda sull'aereo caduto di Germanwings. Le regole sull'idoneità seguono standard internazionali, ha aggiunto, ma hanno un'attuazione nazionale.

12:00 - Carsten Spohr, il Ceo di Lufthansa si è questa mattina sbilanciato con una solenne promessa alle famiglie delle vittime dell'Airbus Germanwings: "Non daremo loro sostegno solo in queste settimane, continueremo a sostenerle fino a quando ce ne sarà bisogno". Carsten Spohr, parlava alla stampa dal luogo dello schianto dell'A320, dove si è recato con il Ceo di Germanwings Thomas Winkelmann.
Spohr ha inoltre voluto ringraziare la polizia, la gendarmeria e i medici legali francesi, dicendosi "molto impressionato dal loro lavoro" e dalla professionalità, ma anche "la popolazione locale", che ha "impressionato" per "l'empatia, la simpatia".

Nessuna risposta, però, alle domande che alcuni cronisti presenti hanno tentato di porre sulle indagini in corso. Il Ceo di Lufthansa ha anche detto che ci vorrà molto tempo per riuscire a capire cosa sia successo al volo precipitato martedì scorso.
"Stiamo capendo di più ogni giorno circa le cause dell'incidente", ma "ci vorrà molto tempo per tutti noi per capire cosa possa essere successo".

10.45 -  Mistero attorno al presunto video degli ultimi secondi prima dell'incidente dell'A320 di Germanwings che sarebbe stato "visionato" da giornalisti di Paris Match e Bild. Il procuratore della Repubblica di Marsiglia, Brice Robin, ha detto che "allo stato attuale delle indagini non esistono video dell'incidente".

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31 marzo

20.00 - Un video con gli ultimi secondi di volo dell'Airbus Germanwings, trovato in un telefonino raccolto fra i rottami, è stato visionato dalla rivista francese Paris Match e da quella tedesca Bild che non lo pubblicano ma lo descrivono ai lettori. La scena è così caotica che è difficile identificare le persone, ma si sentono chiaramente le urla dei passeggeri. È evidente dunque che erano perfettamente consapevoli di quanto stesse accadendo.
A un certo punto si sentono urla di "mio Dio!" in lingue diverse e rumori metallici per oltre tre volte: forse il comandante che cerca di aprire la cabina con un oggetto pesante. Verso la fine, dopo un grosso scossone, più forte dei precedenti, le urla si intensificano. Poi più niente.

19,24 - Nel 2009, prima di riprendere l'addestramento dopo diversi mesi di interruzione, Andreas Lubitz aveva scritto alla scuola piloti Lufthansa informandoli di ''un grave episodio depressivo poi rientrato''. Lo rende noto la stessa compagnia che specifica di aver consegnato agli inquirenti numerosi documenti interni, anche di natura medica, e tutti gli scambi di mail intercorsi tra il pilota e la scuola. Dopo l'interruzione, precisa Lufthansa, ''al copilota è stata confermata la necessaria abilitazione medica al volo''.

17,55 - Un consorzio di assicurazioni, con in testa Allianz, ha riservato 300 milioni di dollari, quasi 279 milioni di euro, per far fronte agli indennizzi per la catastrofe aerea sulle Alpi Francesi. Lo riferisce il quotidiano economico Handelsblatt. Secondo una portavoce della Lufthansa, il gruppo che controlla Germanwings, l'obiettivo della riserva è coprire il pagamento degli indennizzi ai familiari delle 150 vittime dell'incidente dell'Airbus A320 distrutto contro la montagna e le equipe dei soccorsi. L'importo è quasi il doppio della quantità che si calcola abitualmente in sinistri simili.

16,08 - Il presidente francese Francois Hollande, durante una conferenza stampa a Berlino con il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha confermato che "per la fine del weekend al massimo, sarà possibile identificare tutte le vittime" del volo Germanwings grazie al Dna e a un lavoro scientifico "eccezionale".

12,57 - È stata aperta una nuova strada a tempo di record per facilitare l'accesso al sito in alta montagna dei soccorritori, impegnati a recuperare i resti dell'aereo Germanwings sparpagliati su una vasta area di due ettari. "Questo significa che possiamo lavorare più velocemente e portare indietro più cose", ha spiegato un poliziotto coinvolto nelle operazioni. Grazie al nuovo collegamento, i camion impiegano 45 minuti da Seynes-les-Alpes per raggiungere la zona dove l'aereo si è schiantato. Le ricerche, che dovrebbero concludersi entro l'8 aprile, finora hanno portato al recupero di oltre 4mila pezzi tra rottami del velivolo e resti umani, ha aggiunto un poliziotto
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9,15 - Il periodico Bild riporta le dichiarazioni di un investigatore (che resta nell'anomimato) secondo il quale il motivo principale che avrebbe spinto il pilota Lubitz a schiantarsi volontariamente contro le Alpi francesi con il volo Germanwings sarebbe la paura di perdere la licenza di volo per i problemi di salute. Solo così si giustifica il fatto di aver nascosto il suo stato di "malattia" alla compagnia aerea per il quale il giorno della tragedia non avrebbe dovuto volare

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30 marzo - Il punto - Il procuratore di Düsseldorf, Christoph Kumpa, ha comunicato che Andreas Lubitz, "prima di ottenere il brevetto di volo, era stato sottoposto a sedute di psicoterapia per un tentativo di suicidio". Intanto, ha fatto il giro della rete un video in cui il copilota del volo 4U9525 fa addestramento su un aereo ai tempi della scuola di volo.

Ore 19:45 - Un giovane pilota su un ultraleggero al decollo, e poi sorridente mentre sorvola una piccola cittadina, inquadrato dal suo compagno, probabilmente l'istruttore che sedeva dietro di lui. Sul web è spuntato un video di Andreas Lubitz, il copilota del volo 4U9525, ai tempi della scuola di volo, molto probabilmente prima del 2008, quando ha iniziato l'addestramento professionale con Lufthansa. Il filmato, di circa 30 secondi, è stato diffuso dall'emittente ITV.

Ore 15:30 - Andreas Lubitz, "prima di ottenere il brevetto di volo, era stato sottoposto a sedute di psicoterapia per un tentativo di suicidio": lo ha riferito il procuratore di Düsseldorf, Christoph Kumpa. "Non ci sono prove che abbia annunciato precedentemente le proprie intenzioni" di schiantarsi con l'aereo sulle Alpi francesi "e non abbiamo trovato lettere che contengano una confessione", ha spiegato il procuratore.

Ore 12:00 - Emilio Sacchetti, presidente della Società italiana di psichiatria (Sip) traccia un profilo di Andreas Lubitz diverso da quello emerso fino a oggi. Lubitz, dice Sacchetti, era una personalità caratterizzata da un "narcisismo maligno".
"Nella letteratura scientifica non c'è un solo caso di soggetto burn-out omicida, e credo poco anche all'ipotesi della depressione perché, di solito, il soggetto depresso omicida uccide persone a lui care e vicine e lo fa a scopo 'salvifico', ovvero per impedire loro di soffrire in qualche modo; di solito, dunque, la depressione non spinge a questi atti estremi verso persone estranee". 

Alla fine - continua Sacchetti - temo si avrà una brutta sorpresa: si arriverà alla "conclusione che il copilota non era un soggetto malato, cioè colpito da una patologia mentale definita".
È quello che si definisce "un soggetto 'abnorme psichico' - spiega il presidente Sip. Penso cioé che si tratti di una situazione di narcisimo 'maligno' ed esasperato di una personalità che, non vedendo soddisfatte le proprie aspettative e obiettivi si è voluta vendicare. C'è la volontà lucida di punire".
Questo profilo però, precisa Sacchetti, "non è riconducibile a un disturbo definito o ad una patologia codificata". Proprio per questo, "l'azione commessa non era prevenibile o prevedibile, perché non riconducibile a una patologia definita, anche se qualcuno - conclude il presidente Sip - ha magari potuto notare nel tempo qualche comportamento reputabile fuori dal comune".

Ore 7:10 - Come prevedibile, è anche incominciato il palleggio delle responsabilità fra i centri di medicina per l'idoneità al volo di Andreas Lubitz.
Secondo l'Istituto federale tedesco Luftfahrt-Bundesamt, il certificato di idoneità di volo di Lubitz nel 2014, e quindi quello ancora valido al momento della catastrofe, è stato rilasciato dall'Aeromedical center della Deutsche Lufthansa di Monaco.
Ma la compagnia di volo reagisce: Lufthansa ha tre centri aeromedici, ma non ha comunque accesso agli atti. Alla fine sa soltanto se un pilota è idoneo o no, sostiene il portavoce, e l'idoneità prevede comunque il consenso dell'ufficio federale del Luftfahrt-Bundesamt (Lba).

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29 marzo - Il punto - "Per l'amor di Dio, apri la porta!". Sono queste le parole del comandante del volo Germanwings precipitato in Francia emerse dalle trascrizioni del file audio della prima scatola nera ritrovata. Intanto, gli inquirenti hanno trovato 78 diversi dna sul luogo della tragedia e ora inizia il confronto con i reperti delle famiglie per le identificazioni. Una vittima era molto conosciuta a Lecco.

ore 18,37 - Una delle 149 vittime dell'airbus della Germanwings, Daniela Ayon, aveva abitato a Lecco per un anno e ora in città, dopo che si è sparsa la notizia, c'è dolore tra quanti, soprattutto suoi compagni a scuola, l'hanno conosciuta.

ore 16,43 - Gli inquirenti hanno "isolato 78 distinti Dna" sul luogo dell'incidente dell'Airbus A320 di Germanwings. I Dna dovranno essere messi a confronto con quelli delle famiglie delle vittime per l'identificazione, ha precisato Brice Robin, procuratore di Marsiglia. Intanto, sul luogo, sono in corso i lavori per la conclusione di un sentiero di accesso per veicoli 4x4, che consentirà a partire da domani sera l'evacuazione dei pezzi più grossi di carlinga. Una volta rilevate, le impronte di Dna verranno inviate a Rosny-sous-Bois, un laboratorio specializzato nella regione di Parigi, "allo scopo di ottenere un profilo che sarà comparato ai profili dei familiari", prelevati a loro volta a Seyne, sito di raccolta dei congiunti.

ore 10,38 - "Per l'amor di Dio, apri la porta!". Sono queste le ultime parole del comandante della Germanwings, rivelate dalla scatola nera dell'aereo caduto sulle Alpi. Lo riferisce la Bild am Sonntag. Secondo il tabloid, nella registrazione si sente urlare anche "Apri questa maledetta porta!". 

ore 10 - La ragazza di Lubitz, secondo la Bild, sarebbe incinta. È una insegnante di matematica e inglese, e avrebbe raccontato nella scuola in cui lavora nel Nordreno-Westfalia, qualche settimana fa, di aspettare un bambino.

ore 9,25 - È sempre più probabile che Andrea Lubitz, il pilota che ha volontariamente fatto schiantare l'Airbus Germanwings con 149 persone a bordo, avesse una malattia psichica, forse una forte depressione. Secondo le Figaro, aveva anche un deficit alla vista del 30%.

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28 marzo - Il punto - Andrea Lubitz, il pilota che ha volontariamente fatto schiantare l'Airbus Germanwings con 149 persone a bordo, era fortemente depresso. Lo afferma un investigatore della polizia di Duesseldorf che ha parlato di "forte sindrome da stress soggettiva", emersa "in note personali".
- Arrivano dopo le parole della ex findanzata, una hostess che ha raccontato come in passato Lubnitz disse: "Un giorno farò qualcosa che cambierà completamente il sistema, e tutti conosceranno il mio nome e se lo ricorderanno''. Il gesto del pilota potrebbe essere motivato dal fatto che sapeva di non poter realizzare il sogno di fare il comandante in Lufthansa proprio per la sua malattia.
- A giugno, si sarebbe dovuto sottoporre a una visita di verifica delle sue condizioni per ottenere un prolungamento dell'idoneità al volo.
- Diversi farmaci per malattie psicosomatiche sono stati trovati nella sua casa.
- Non è ancora stata trovata la seconda scatola nera (Perché è importante)

ore 19,09 - Andreas Lubitz soffriva di una "forte sindorme da stress soggettiva" ed era gravemente depresso. Lo rivela un investigatore della polizia di Duesseldorf al Welt am Sonntag. "È quanto emerge da sue note personali che il pilota ha raccolto e messo da parte".

ore 18,36 - Durante le perquisizioni nelle abitazioni del copilota Andreas Lubitz è stata trovata una grande quantità di medicinali per il trattamento di una ''malattia psicosomatica''. Lo scrive il Welt am Sonntag: ''Il 27enne è stato curato da diversi neurologi e psichiatri'', ha detto un investigatore della polizia di Duesseldorf, specificando che non sono invece state trovate prove di una dipendenza da droghe o alcol.

ore 15,45 - Andreas Lubitz si era sottoposto ad un trattamento perchè aveva un problema agli occhi che potrebbe aver messo in pericolo la sua capacità di continuare a lavorare come pilota. Lo riferisce il New York Times che cita due fonti vicine alle indagini. Non è chiaro quanto grave fosse il problema o se sia legato alle sue condizioni psicologiche.

ore 13,35 - Andreas Lubitz si sarebbe dovuto sottoporre a metà giugno a una verifica delle sue condizioni per ottenere un prolungamento dell'idoneità al volo. Lo sostiene l'emittente televisiva tedesca N24. Era già stato esaminato a giugno 2010; i controlli medici hanno appunto una scadenza quinquennale. 

ore 9,00 - "Un giorno farò qualcosa che cambierà completamente il sistema, e tutti conosceranno il mio nome e se lo ricorderanno'': Andreas Lubitz avrebbe pronunciato queste inquietanti parole parlando con la hostess Mary W. ex fidanzata con cui volò per 5 mesi in Europa nel 2014 che ha rilasciato delle dichiarazioni a Bild. "Lo ha fatto perché si è reso conto che a causa dei suoi problemi di salute il suo grande sogno di lavorare per Lufthansa, di un lavoro come capitano e come pilota di voli a lungo raggio sarebbe stato praticamente impossibile''.

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27 marzo - Il Punto: - Andreas Lubitz, il copilota tedesco che ha deliberatamente schiantato l'Airbus 320 Germanwings contro la montagna nelle Alpi francesi, non doveva lavorare il 24 marzo, il giorno dell'incidente. Un certificato medico che gli impediva di prendere servizio è stato trovato dalla polizia tedesca nella sua abitazione a Düsseldorf. Germanwings nega però di aver ricevuto alcun certificato di malattia per Lubitz.
- Intanto proseguono le ricerche sul luogo del disastro, dove non ci sarebbe nemmeno un "corpo intatto", secondo un portavoce della gendarmeria di Seyne-les-Alpes.
- Non è ancora stata trovata la seconda scatola nera.

LEGGI QUI LE 10 COSE CHE POTREBBE DIRE LA SCATOLA NERA

ore 19,19 - "Tomato Andi". "Pomodoro Andi". Questo il soprannome che gli amici avevano dato ad Andreas Lubitz, il copilota che ha fatto schiantare l'aereo della Germanwings con 150 persone a bordo. Lo scrive il Daily Telegraph citando un amico di Lubitz. Secondo questo amico, il soprannome è dovuto "al suo precedente lavoro di assistente di volo". Lubitz ha lavorato per quasi un anno come steward della Lufthansa prima di essere addestrato come pilota.

ore 16,53 -  ''Germanwings non ha ricevuto alcun certificato di malattia'' da parte del copilota Andreas Lubitz. Lo scrive la stessa consociata Lufthansa in un tweet, dopo la notizia diffusa dalla procura secondo cui il copilota responsabile della tragedia era stato giudicato malato da un medico. E in un comunicato aggiunge: "Germanwings dichiara che per quel giorno non fu presentato alla compagnia alcun certificato medico".

ore 16,48 - "Non c'è neanche un corpo intatto" sul luogo del disastro aereo di Germanwings, ma solo parti di corpi: lo ha detto in conferenza stampa un portavoce della gendarmeria di Seyne-les-ALpes. "Abbiamo un'assistenza psicologica per tutti i soccorritori", ha aggiunto precisando che "siamo in una procedura di identificazione che necessita l'intervento in cordata", visto la pendenza del luogo in cui si è schiantato l'aereo e i relativi rischi. È in arrivo un "lettore biometrico" per leggere le impronte digitali. 

ore 16,38 -  L'Ospedale universitario di Dusseldorf ha reso noto che il co-pilota Andreas Lubitz era stato visitato in ospedale a febbraio e marzo. L'ultima visita risale al 10 marzo, due settimane prima dello schianto dell'A320 della Germanwings sulle Alpi francesi. L'ospedale ha inoltre aggiunto che il co-pilota si era recato lì per una "valutazione diagnostica", senza aggiungere ulteriori dettagli per motivi di privacy.

ore 14,00 - Fonti mediche in Germania hanno spiegato che quando un medico concede un congedo a un lavoratore consegna due certificati: uno per l'assicurazione, in cui è indicata la diagnosi, e un altro per l'azienda datrice di lavoro, in cui non è specificata la patologia. Questo spiegherebbe perchè Germanwings non conoscesse i problemi psichiatrici del co-pilota, come lascia trasparire la procura nel suo comunicato.

ore 12,59 - Andreas Lubitz nascose la sua "malattia" ai suoi datori di lavoro. Lo sostengono gli inquirenti tedeschi che stanno indagando sullo schianto dell'aereo della Germanwings. La procura di Dusseldorf, infatti, ha trovato nell'appartamento del copilota un certificato di malattia emesso da un neuropsichiatra per il giorno della tragedia. Lo riferisce Suddeutsche Zeitung. Inoltre sono stati trovati più documenti medici che attestano un "trattamento" in corso. Nessuna lettera né documento di addio è stato invece trovato, come non c'è traccia di motivazioni religiose o politiche del suo gesto.

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ore 12,00 - La zona del massiccio dei Trois-Eveches, sulle Alpi francesi dell'Alta Provenza, dove si è schiantato un Airbus della Germanwings diventerà "un parco della memoria" dopo il dissequestro da parte della autorità competenti.

ore 10,40 - Andreas Lubitz, il copilota che ha provocato la tragedia del volo Germanwings, era stato giudicato sei anni fa secondo indiscrezioni in parte "non idoneo al volo" durante l'addestramento nella scuola di volo Lufthansa di Phoenix, negli Usa. Lo scrive il tabloid Bild citando fonti della stessa compagnia tedesca, holding di Germanwings. Inoltre, il suo stato di salute precario era rimasto agli atti del Dipartimento aereo tedesco sotto il codice Sic che indica la necessità che l'impegato sia sottoposto a controlli medici regolari. Sarebbe stato inoltre "più volte retrocesso" durante l'addestramento che ha frequentato dal 2008. Nel 2009 gli è stato diagnosticato "un grave episodio depressivo poi rientrato". In totale sarebbe stato sotto trattamento psichiatrico per un anno e mezzo.

ore 7:00  - Secondo fonti della CNN che cita Flightradar24, sito web che monitora i voli civili, l'autopilota del volo 9525 della Germanwings sarebbe stato riprogrammato da qualcuno in cabina di pilotaggio (in tutta evidenza Andreas Lubitz), in modo da modificare l'altitudine dell'aereo da 38.000 a 100 piedi, tra le 9:30'52" e le 9:30'55" e 9 secondi dopo l'aereo ha iniziato a scendere, probabilmente con l'impostazione "discesa aperto" dell'autopilota.

La polizia, che giovedì 26 marzo ha perquisito le due case del co-pilota, ha riferito di aver fatto una scoperta "molto significativa", una traccia che potrebbe spiegare cosa abbia spinto il giovane nella sua follia omicida. Intanto la stampa tedesca sostiene che Andreas Lubitz si era appena lasciato con la compagna che avrebbe dovuto sposare il prossimo anno. Secondo Bild, attraversava "una crisi di vita personale", si divideva tra le due case, quella in cui vivono i benestanti genitori e un fratello minore, e l'elegante appartamento a Dusseldorf, che pare condividesse con una fidanzata. Di certo per ora c'è che Lubitz aveva superato tutti i test tecnici e di attitudine psicologica previsti dalla Lufthansa (proprietaria di Germanwings). Pare però che il suo percorso di addestramento si sia interrotto nel 2009 per i sintomi della Sindrome da burnout (stress da lavoro) e di depressione, successivamente superati.

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26 marzo, ore 20:00 - IL PUNTO: - Andreas Lubitz, 28 anni, copilota dell'Airbus della Germanwings, caduto il 24 marzo sulle Alpi francesi causando la morte di 150 persone, ha deliberatamente fatto precipitare l'aereo.

Le informazioni sono state fornite in una conferenza stampa dal Procuratore di Marsiglia che guida le indagini, e dalla Lufthansa. 

QUESTA LA RICOSTRUZIONE DEI MINUTI DECISIVI DELL'AIRBUS GERMANWINGS
Sono le 10,31 del 24 marzo quando l'Airbus 320 della Germanwings comincia a perdere quota.

Era decollato alle 10,00 da Barcellona diretto in Germania, a Dusseldorf, con 144 passeggeri e sei membri dell'equipaggio.
In quel momento il co-pilota dell'A320 della Germanwings, Andreas Lubitz, è solo nella cabina di pilotaggio. Aveva aspettato che il comandante si allontanasse per attivare il nottolino che permette di programmare la manovra di discesa programmata per scendere gradualmente dalla quota di crociera di 38.000 piedi.

"Era da solo perché, secondo le regole europee, può restare in cabina anche solo uno dei piloti, se funziona la telecamera che permette di controllare lo spazio antistante la cabina di pilotaggio", osserva un pilota di A320 con un esperienza di volo di 12 anni, chiedendo di non essere citato. In caso contrario in cabina devono esserci due persone.

L'aereo comincia la discesa quando sorvola la costa nella zona di Marsiglia.

Qualche minuto più tardi e l'impatto avrebbe potuto avvenire su una delle piu' celebri piste di sci del mondo, la Via Lattea.

Quando il comandante cerca di rientrare nella cabina di pilotaggio, segue la procedura prevista in questi casi: dalla tastierina numerica accanto alla porta della cabina suona una sorta di campanello, mentre dall'interno la telecamera lo inquadra.

Lubitz non apre.

Quindi, sulla stessa tastiera, il comandante digita il codice di emergenza di quattro cifre che permette di sbloccare la porta per un periodo compreso fra 5 e 30 secondi.
Ma Lubitz sposta nella posizione 'locked' l'interruttore che controlla la porta e che si trova tra il suo sedile e quello del comandante.

"A questo punto entrare nella cabina di pilotaggio diventa impossibile", osserva il pilota da noi interpellato.
Ci sono ancora pochi elementi per capire se Lubitz stesse eseguendo la manovra manualmente o con il pilota automatico. In quest'ultimo caso, secondo il pilota, "si potrebbe comprendere perchè abbia deciso di proseguire con la discesa controllata". Solo in questo modo, ha aggiunto, "sarebbe stato possibile aggirare i numerosi computer di bordo che avrebbero automaticamente corretto la quota".

Questo perché, spiega, "l'Airbus 320 è una macchina molto complessa da controllare in emergenza".
Sono infatti 124 i computer di navigazione, programmati per correggere eventuali anomalie. Di conseguenza, se Lubitz avesse voluto scendere in picchiata, i computer sarebbero entrati in azione sia per controllare la velocità sia per correggere la quota. "L'ipotesi piu' probabile - secondo il pilota - è che chi era ai comandi non abbia voluto intenzionalmente eccedere nella velocita', continuando a scendere progressivamente in modo deciso, ma non abbastanza da far scattare i comandi".

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Live blogging, 26 marzo 2015

17:45 - L'ex presidente della Società italiana di psichiatria (Sip), Claudio Mencacci, dice di non essere sorpreso per l'ipotesi del suicidio del copilota dell'Airbus A320, Andreas Lubitz,
"Si entra in una sorta di tunnel dove la morte è l'unico pensiero di fuga. Tutto il resto, compreso il senso di responsabilità per la vita degli altri, si annulla. E nemmeno la consapevolezza di coinvolgere altre persone li ferma".
17:44 - Sono 75 i cittadini tedeschi morti nello schianto del volo Germanwings. Lo fanno sapere le autorità tedesche.

17:00 - Gli inquirenti tedeschi stanno perquisendo le due case di Andreas Lubitz. Lubitz viveva insieme con i genitori a Montabaur, ma aveva anche una casa a Dusseldorf, nella periferia della città.

16:30 - Andreas Lubitz, aveva sospeso il suo addestramento come pilota per "una sindrome da burnout, una depressione". È quanto scrive il sito del quotidiano tedesco Faz citando la madre di un'amica d'infanzia, con cui cui il 28enne si sarebbe confidato in passato.
Dello stesso tenore la testimonianza del giornalista dello Spiegel, Matthias Gebauer che in un tweet scrive che gli amici del copilota sostengono che Andreas nel 2009 avrebbe "sofferto di Sindrome da burnout (stress da lavoro) e di depressione".

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Ore 14:30 - Conferenza stampa Lufthansa. Carsten Spohr Ceo: Siamo colpiti e sconvolti; non riesco a credere sia successo questo; È un incubo terribile. Scegliamo il personale di cabina con particolare attenzione; fa parte della nostra capacità di selezionare. Facciamo un test specifico per reclutare i piloti e siamo fieri di averla sempre usata e per come l'abbiamo usata. 

- Lubitz aveva superato tutti i test medici, ma anche tutti i test psicologici, era atto al volo, al cento per cento"
- Lubitz ha iniziato l'addestramento nel 2008 e sei anni fa - 2009 - l'ha interrotto per un periodo piuttosto lungo.
- Lubitz, dopo l'abilitazione al volo ha lavorato per 11 mesi come steward prima di prendere servizio in cabina di pilotaggio. Non è inusuale. Entrambi i piloti in cabina avevano passato tutte le prove, normalmente: avevano fatto l'addestramento a Brema e poi negli Usa, a Phoenix.
- Il pilota poteva lasciare la cabina in quel momento del volo? Se si lascia la cabina, per pochi minuti, in certe condizioni di volo - per esempio almeno a 38mila piedi di quota - è consentito dalle regole.

Alle 12:49 Brice Robin, Procuratore di Marsiglia - ha comunicato in una conferenza stampa le informazioni relative alle indagini sull'incidente dell'Airbus A320 della Germanwings. Ecco i passaggi più importanti:
- il copilota abbia scelto deliberatamente di far precipitare l'aereo.
- È rimasto solo nella cockpit -  e attraverso una scelta volontaria ha rifiutato di aprire la cabina
al comandante (che era uscito dalla cockpit, forse per andare in bagno)
- Poi ha azionato i comandi che determinano la perdita di quota
- Il copilota si chiama Andreas Lubitz, 28 anni, assunto nel 2013. La sua è una scelta consapevole: ha deciso di far precipitare l'Airbus A320.
- L'aereo è sceso perdendo mille piedi al minuto. Il copilota non ha lanciato allarmi. Non ci sono stati "mayday"
- Dalla registrazione del voice recorder, il copilota non sembrava in condizione di panico; la respirazione registrata era regolare.
- Non si tratta di terrorismo. Non ci sono indicazioni che possano indicare che si tratti di un atto di terorrismo.
- Suicidio: un suicida non trascina con sè nella morte 149 persone
- Il codice di urgenza poteva aprire la porta? "Non tutti gli aerei ne sono dotati. Solo i più recenti." 

- Entrambi i piloti sono di nazionalità tedesca. Non sono classificabili come terroristi.
- Non conosciamo la religione del copilota. 
- Le famiglie del comandante di bordo e del copilota sono arrivate sul luogo dell'incidente.
- Le famiglie dei passeggeri sono in stato di schock.
- Ci vorranno parecchi giorni per recuperare tutti i corpi.
- I corpi via via che vengono recuperati sono affidati al personale di medicina legale.

- Il nome del comandante dell'Airbus è Sonder Heimer, anche egli è di nazionalità tedesca.

12:40: il copilota era solo al comando dell'Airbus; ha azionato i comandi per far scendere l'aereo; il comandante di bordo, fuori dalla cabina, chiede di entrare. Ma il copilota non risponde. Poi si sente una respirazione umana nella cabina, fino all'impatto finale. Poi si sente il richiamo della torre di controllo di Marsiglia. Ma il copilota non risponde. Quindi il copilota apparentemente stava bene, non ha avuto malori.

Airbus Germanwings: gesto volontario del copilota, Andreas Lubitz

12: 39: La seconda scatola nera (il data recorder) non è stata ancora trovata, lo dice il procuratore della repubblica di Marsiglia.

12:30 - "Il bel tempo ci sta dando una mano, ma il recupero delle vittime continua a essere complicato. Lassù è l'inferno..."m lo ha detto un gendarme al campo volo di Seyne-Les-Alpes, dove vengono coordinate le operazioni sui resti del Germanwings.

12:20 - Al momento dello schianto dell'Airbus A320 della Germanwings solo uno dei due piloti era all'interno della cabina di pilotaggio. Lo conferma l'ufficio della procura tedesca che si occupa del caso, dopo le rivelazioni del New York Times, secondo cui, stando alle registrazioni della scatola nera ritrovata, uno dei due piloti sarebbe rimasto bloccato fuori dalla cabina prima dell'incidente.

12:00 - I nomi dei piloti
Secondo il quotidiano tedesco Bild, si tratterebbe del comandante Patrick S., padre di due figli e con oltre 10 anni di esperienza di volo, e del co-pilota Andreas L., un giovane originario di Montabaur, nel Lander Renania-Palatinato, con 630 ore di volo alle spalle. Entrambi sono di nazionalità tedesca.

11:35 - Suicidio o attentato non possono essere esclusi, anche con una rotta costante
Sia la volontà suicida del pilota che un atto terroristico sono compatibili con "il mantenimento costante della rotta": lo sostiene il pilota francese di A320 Patrick Magisson, in un'intervista a Le Figaro.

"Quello che si sa è che lo schianto dell'aereo è il frutto di una volontà umana. Ciò che non si sa è: perché?", aggiunge il pilota.

Magisson ha spiegato che certe compagnie aeree "hanno procedure per garantire che non resti mai un pilota da solo chiuso in cabina" in modo che si possano riprendere i comandi in caso di malore e impongono che un assistente di volo prenda il posto del pilota che si deve assentare. "In caso di depressurizzazione" la porta si apre automaticamente su certi apparecchi", ha riferito Magisson."Non si sa quale fosse la procedura adottata da Germanwings sugli A320", ha aggiunto, "le compagnie mantengono segrete le procedure perché pubblicizzarle sarebbe troppo rischioso".
Il pilota ha ammesso che l'addestramento non si occupa del caso della volontà suicida di uno dei due piloti: "Anche se l'aereo è dotato di un telefono satellitare, nessuno può assumere il controllo dell'apparecchio dall'esterno", ha osservato. L'unica soluzione sarebbe la prevenzione con un controllo della condizione psicologica dei piloti: "Abbiamo una visita medica all'anno, ma tra le due visite ti può capitare qualunque cosa...".

7:00 - Dall'audio registrato dalla scatola nera del volo Germanwings emerge che uno dei piloti era rimasto fuori dalla cabina di pilotaggio prima dello schianto, non potendo rientrare e per motivi ancora non chiari.
Lo scrive il New York Times citando una fonte coinvolta nelle indagini.
Questa fonte ha dichiarato che nella prima parte del volo vi era stata una "conversazione molto tranquilla" tra i due piloti. Ad un certo punto però uno lascia la cabina di pilotaggio per motivi non chiari e poi tenta di rientrarvi bussando prima piano senza ricevere risposta. Avrebbe continuato ad insistere sempre più fino a tentare di abbattere la porta. Invano. 

La compagnia aerea non ha commentato queste indiscrezioni, convocando una conferenza stampa per oggi, alle 14.30. Secondo il sito del quotidiano francese Le Monde, nella cabina di pilotaggio era presente il comandante, mentre il copilota era rimasto all'esterno. E Le Figaro sostiene che "L'indagine sulla sicurezza aerea potrebbe presto trasformarsi in un'indagine criminale" .

Se confermate, queste ipotesi rappresenterebbero di certo una svolta importante nelle indagini per stabilire la causa del disastro aereo che ha causato la morte di tutte le 150 persone a bordo.

Intanto le operazioni di recupero dei corpi delle vittime sono riprese questa mattina. Diverse centinaia di persone, tra famiglie e persone legate alle 150 vittime, in arrivo da Germania e Spagna, sono attese oggi nel luogo dell'incidente. Saranno accolte nelle camere ardenti allestite in due località vicine all'incidente, Seyne-les-Alpes et Le Vernet. Almeno due grandi tendoni in plastica bianca, completamente chiusi, sono stati sistemati questa mattina davanti alla cappella di Seynes-les-Alpes.

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25 MARZO

19:45 - IL PUNTO DELLA SITUAZIONE -

"Continua a rimanere per noi incomprensibile. Continuiamo a essere in stato di shock".
Lo ha detto l'amministratore delegato della Lufthansa, Carsten Spohr, in conferenza stampa all'aeroporto di Barcellona con il collega di Germanwings, Thomas Winkelmann, dopo aver incontrato familiari e amici delle vittime dell'Airbus 320. "È difficile descrivere con parole", ha aggiunto a proposito dello stato d'animo dei parenti. Ha poi confermato che un volo speciale trasporterà i familiari sul luogo della sciagura domani.

Attorno alle 18:30 sono state sospese le operazioni di ricerca sul luogo dello schianto del volo Germanwings nelle Alpi francesi.

18:00
- Bea (Bureau d'Enquêtes et d'Analyses), l'autorità francese per la sicurezza della l'aviazione, sostiene che i dati dal voice recorder della cabina di pilotaggio (quella che comunemente è stata chiamata la prima scatola nera) dell'Airbus 320 della Germanwings,  precipitato ieri sulle Alpi francesi, sono stati estratti con successo e contribuiranno a chiarire le cause dell'incidente.
- Il Bea sostiene inoltre che la seconda scatola nera, tecnicamente definita "data box", non è ancora stata ritrovata. Questo smentirebbe quanto detto in precedenza da più fonti.
- La discesa dell'aereo, sempre secondo il Bureau, è durata circa 10 minuti e l'aereo ha colpito la montagna ad alta velocità. Il punto di discesa è molto vicino al punto di impatto ha sottolineato Remi Jouty, direttore del Bea.
"L'aereo ha volato fino alla fine", seguito dai radar, tanto che la configurazione dei resti al suolo e' coerente con un impatto dell'intero apparecchio, cosa che esclude che possa essere esploso in volo, ha precisato Jouty.
- Non possono essere ancora confermate né smentite le varie ipotesi formulate sulle cause dell'incidente.
- I nomi dei piloti non vengono rivelati, nel rispetto della prassi tipica del Bea in questi casi.

16:45 - Il ministro dell'interno francese dice che anche se sono danneggiate le scatole nere forniranno informazioni preziose per le indagini. Sembra così smentita l'ipotesi pessimistica del New York Times.

16:00 - Il New York Times intanto scrive che i dati in arrivo dall'analisi della prima scatola nera - il voice recorder della cabina di pilotaggio - sono piuttosto deludenti: in pratica fino a questo momento non si sarebbe ricavato da essa nessun dato significativo. E anche la seconda scatola nera rischia di essere quasi inutile, visto che la memory card si sarebbe staccata dall'alloggiamento e per ora non è stata trovata.

15:30 - Secondo il sito specializzato AirLive.net, sarebbe stata trovata la seconda scatola nera dell'Airbus Germanwings.
La nazionalità dei 150 morti invece sembra ancora avere margini di incertezza. In particolare, il governo spagnolo ha prontamente smentito il dato sui passeggeri spagnoli deceduti fornito stamattina dal ceo di Germanwings. Questi aveva parlato di 35 spagnoli morti mentre il  il ministro per la sicurezza Francisco Martinez in una conferenza stampa ha parlato di 49.

14:30 - Tra le ipotesi che avanzano anche quella dell'esplosione delle batterie al litio. Almeno questo sostiene il consulente aeronautico Bernard Chabbert, intervistato dalla televisione francese Europe 1. "Le batterie al litio degli smartphone o nei computer portatili possono esplodere", afferma Chabbert che non esclude che in cabina di pilotaggio la batteria di bordo possa aver preso fuoco. Quando le batterie bruciano, sottolinea l'esperto, "vengono emessi fumi altamente tossici in grado di uccidere in circa 10 secondi". Chabbert ricorda che una decina di anni fa esplosero su un volo di linea 170 pile al litio. Questa ipotesi spiegherebbe i vari elementi non chiari dell'incidente. Innanzitutto la discesa dell'aereo, 10mila metri in 8 minuti, "non una caduta ma una discesa a un ritmo normale". Discesa, continua Chabbert che è avvenuta su un percorso rettilineo, "se ci fosse stato un problema, i piloti avrebbero cambiato rotta, avrebbero girato l'aereo verso la costa".

Anche il silenzio radio è un elemento inspiegabile: "Quando un aereo scende di quota, i piloti informano sempre il centro di controllo del cambiamento di altitudine", il contatto radio invece si è interrotto nel momento in cui il velivolo ha iniziato a scendere.

14:25 - Il presidente francese, Francois Hollande, la cancelliera tedesca, Angela Merkel e il premier spagnolo Mariano Rajoy sono arrivati a Seyne-les-Alpes, nei pressi del luogo dove ieri è precipitato l'Airbus A320 della Germanwings con 150 persone a bordo. I tre leader hanno incontrato i soccorritori al lavoro e la polizia del centro di crisi.

13:00 -Il Ceo di Germanwings Thomas Winkelmann ha riassunto pochi minuti fa i dettagli sulle nazionalità delle vittime dell'incidente dell'Airbus:

- 35 49 spagnoli
- 72 tedeschi
- 2 australiani
- 2 argentini
- 2 iraniani
- 2 venezuelani
- 2 statunitensi
- 1 britannico
- 1 olandese
- 1 colombiano
- 1 messicano
- 1 giapponese
- 1 danese
- 1 belga
- 1 israeliano

La nazionalità di alcune vittime non è stata ancora confermata perché ci sono parecchi casi di doppia nazionalità.

12:31 - Inizierà domani l'identificazione dei corpi delle vittime dell'Airbus.
"I medici legali sono sul luogo dello schianto da ieri - spiega Laurent Jaunetre, capitano delle squadre del soccorso - e stanno effettuando le attività preparatorie ai lavori di identificazione". Sono 400 gli uomini impegnati nelle ricerche.

12:25 - Sta facendo il giro del mondo la storia della squadra di calcio svedese Dalkurd FF: che è scampata per caso all'incidente.

11:25 - Sono visibili dall'alto, sorvolando il massiccio, i corpi delle vittime dell'Airbus. Lo dice il coordinatore dei soccorsi, Xavier Roy, parlando con i giornalisti al campo volo.

11:00 - L'esame della scatola nera potrebbe richiedere più tempo del previsto.
Intervistato questa mattina da Radio RTL, il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, aveva detto che anche se danneggiata la scatola nera è comunque "utilizzabile". A quanto si apprende, la scatola nera permetterà di scoprire le "voci dei piloti, dei co-piloti all'interno della cabina, ma anche i rumori, l'ambiente all'interno, il motore, gli allarmi che sono scattati". Il Bea (Bureau d'Enquetes et d'Analyses) ha fissato una conferenza stampa a partire dalle 16 di questo pomeriggio nel quartier generale di Le Bourget, alle porte di Parigi.

L'altra scatola nera "sui parametri di volo" è ancora attivamente ricercata dagli inquirenti sul posto. Le due scatole nere sono complementari e potranno permettere di capire qualcosa di piu' sulla circostanza dell'incidente.

10:00 - Un punto chiave delle indagini riguarda quanto è avvenuto fra le 10:30 e le 10:31 di martedì. I controllori non sono riusciti più a contattare il velivolo dopo quel minuto fatale. Lo riporta l'AP citando il ministro francese Segolene Royal.

10:00 - La stampa internazionale è stata allontanata dal centro sportivo di Seyne-Les-Alpes per consentire che i familiari delle vittime vengano accolti nella massima riservatezza. Circa mille posti letto sono stati predisposti per accoglierli.
Il presidente francese, Francois Hollande, si recherà nel luogo della sciagura per accogliere la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier spagnolo Mariano Rajoy. Il loro arrivo è previsto intorno alle 14:00.

8:46 - Per raggiungere la zona dello schianto, sul massiccio dei Trois-Eveches, sono necessari circa 10 minuti di volo. "La zona è impervia e le operazioni sono complesse", spiega un gendarme. "Stiamo portando in quota tutto il materiale necessario per effettuare le varie attività e per completarne il trasferimento saranno necessari ancora parecchi voli". Sulla zona il cielo è grigio, ma al momento non sono presenti precipitazioni.

7:30 - Recuperata una delle scatole nere, soccorritori e forze dell'ordine sono impegnate ora nel difficile recupero di indizi che possano far luce sulle cause della tragedia. Nonostante il buio e le precipitazioni della notte, in quota è rimasta anche una squadra specializzata nell'individuazione delle vittime dell'incidente. 

7:00 - Sono riprese alle prime luci del giorno le operazioni di ricerca sul massiccio dei Trois-Eveches, in Alta Provenza, sulle Alpi francesi al confine con l'Italia, dove ieri è precipitato l'A320.

Dettagli misteriosi?
Nella serata di ieri sono cominciate anche le analisi sulle possibili cause dell'incidente e sembrano emergere alcuni aspetti non spiegati riguardo il comportamento del velivolo. In particolare, i tecnici francesi, pur escludendo ipotesi di attentato o sabotaggio, non sono altrettanto categorici nell'escludere una "presenza illecita" a bordo.

Gli otto minuti 
Dai dati di Flightradar, sito che traccia le rotte di tutti gli aerei in volo, si constata che fra le 10.31 e le 10.32 di martedì l'A320 comincia a scendere bruscamente.
Non cade, ma la discesa è veloce, 1 km al minuto fino alle 10.41, quando dell'Airbus si perde ogni traccia. La caduta, secondo Germanwings, è durata otto minuti. Lo schianto avviene alle 10.53.
I dati di volo sono incomprensibili agli esperti francesi che li hanno analizzati: la discesa e' costante ma controllata, come se l'aereo procedesse con pilota automatico. L'unica spiegazione di un'azione del genere, molto grave, è la perdita di pressurizzazione. Ma non ci sarebbe stato motivo per non comunicare l'inconveniente a terra.
Invece, silenzio per otto, interminabili minuti, fin quando l'aereo si infrange contro la parete della montagna. Gli esperti francesi, ex piloti o esperti di aviazione civile e militare, che escludono un attentato con esplosione, non sono altrettanto categorici nell'escludere una "presenza illecita" a bordo. Che spiegherebbe non soltanto l'assenza di contatti volontaria da parte dei piloti ma anche il mancato ricorso al codice d'emergenza (7077) che in casi disperati si invia a terra tramite trasponder.

Martedì 24 marzo 2015 (post in aggiornamento)

Un Airbus A320 della compagnia Germanwings, in volo tra Barcellona e Dusseldorf, si è schiantato nel sud della Francia, nella regione di Digne-les-Bains, in Provenza. 150 le vittime: 144 passeggeri (la maggior parte tedeschi, tra cui una scolaresca di 16 ragazzi sedicenni, 45 spagnoli e 39 turchi; certa anche la presenza a bordo di due neonati) e 6 membri dell'equipaggio, due piloti e 4 assistenti di volo, come chiarito dalla compagnia low cost del gruppo Lufthansa.

Il relitto in una zona impervia
Il relitto dell'aereo è stato localizzato a 2.700 metri di altezza sul massiccio dei "Trois eveche's", una zona di difficile accesso che sta rendendo assai complicato l'intervento di 240 pompieri e tre squadroni della gendarmeria mobile, ostacolati anche dalle condizioni meteo, con pioggia e neve previste nelle prossime ore e il termometro sotto lo zero. Il ministero dei trasporti francese ha confermato con un tweet che la zona è "pericolosa e instabile" per i soccorritori. 

Il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, ha confermato il ritrovamento di una delle scatole nere: lo riferisce il sito de Le Figaro. La notizia era stata data in un primo tempo dal deputato socialista Christophe Castaner, che ha sorvolato la zona dell'incidente a bordo di un elicottero dei soccorritori, definendo poi lo scenario "apocalittico".

Individuati anche una dozzina di grossi rottami dell'aereo, dispersi in un'area di circa un ettaro, mentre il resto del relitto è in frantumi: lo ha affermato il tenente colonnello Bloy, della gendarmeria di Hye'res, al sito di Haute-Provence Info, aggiungendo che "ci vorranno giorni per evacuare i corpi dalla zona".

Cosa è accaduto
Un minuto dopo aver raggiunto la quota a cui avrebbe dovuto volare, l'aereo della Germanwings ha iniziato una lunga discesa, non concordata con le torri di controllo, durata circa 8 minuti: lo ha detto Thomas Winkelmann, il numero uno di Germanwings, in conferenza stampa a Colonia. L'aereo è scomparso dai radar alle 10.53 e, al contrario di quanto riferito da alcune fonti dopo la tragedia, l'equipaggio "non ha inviato alcuna richiesta di soccorso": lo afferma la Direzione Generale dell'Aviazione civile francese (Dgac), precisando che l'allarme intercettato da alcuni siti è stato lanciato dalle autorità aeronautiche che avevano perso i contatti con l'aereo.

Ancora impossibile definire le cause dell'incidente: "Attualmente non possiamo dire nulla, ci sono informazioni contraddittorie da parte della torre di controllo e dai radar, non sappiamo esattamente né perché ci sia stato un vuoto d'aria, né perché sia avvenuto così rapidamente senza poter avvertire la torre di controllo", ha sottolineato durante la conferenza stampa Thomas Winkelmann, portavoce di Germanwings, assicurando che la compagnia farà tutto il possibile per scoprire in tempi rapidi le cause della tragedia aerea, la prima tra l'altro che riguarda una compagnia "low cost".


La zona è impervia e praticamente inaccessibile ai veicoli di soccorso e per questo i soccorritori la devono raggiungere in elicottero. "È una regione molto montuosa, il luogo oscilla tra i 2.000 e i 3.000 metri ed è completamente innevato, i soccorsi dovranno necessariamente utilizzare gli elicotteri", hanno fatto sapere da un municipio della zona citato da Le Figaro. In ogni caso, come riferisce Le Monde, la gendarmeria nazionale ha esortato la popolazione della zona a "non cercare di avvicinarsi al sito dello schianto e a non intasare le strade".

Rotta anomala?
Secondo il sito Flightradar24, specializzato nel monitoraggio dei voli aerei, fin dall'inizio la rotta dell'Airbus A320 precipitato era "anomala" rispetto alla norma della tratta Barcellona-Dusseldorf, con l'aereo che sarebbe salito a 38.000 piedi prima di scendere inspiegabilmente e schiantarsi contro i monti della Provenza. Versione però smentita dall'altro sito specializzato AirLive.net, che in un tweet riferisce che l'aereo della German Wings 4U9525 precipitato nel sud della Francia aveva percorso lunedì scorso "esattamente la stessa rotta" lungo la tratta Barcellona-Dusseldorf.

Spagna: il test del Dna ai parenti
I familiari delle 45 vittime spagnole, sono stati trasferiti in vari alberghi vicini allo scalo barcellonese di El Prat, dove saranno loro prelevati campioni di Dna per incrociarli con quelli dei resti recuperati sulle Alpi francesi e consentirne le identificazioni. Lo si apprende da fonti della polizia catalana. Nel Terminal 2 dello scalo barcellonese è stato inoltre attivato il comitato di crisi presieduto dal prefetto del governo spagnolo Llamo de Luna, del quale fanno parte il consigliere agli interni della Generalitat, Ramon Espadaler, e rappresentanti di Aena, l'ente spagnolo di navigazione aerea, delle compagnie Germanwings e dell'impresa madre Lufthansa. Una squadra di specialisti e psicologi assiste i familiari delle vittime così come sta avvenendo all'aereoporto di Dusseldorf.

Le reazioni
Angela Merkel si è detta "sconvolta" per l'incidente che coinvolge soprattutto cittadini tedeschi, sottolineando anche che "i pochi dati a disposizione impediscono qualsiasi speculazione sulle cause dell'incidente". Il portavoce, Steffen Seibert, ha riferito che il cancelliere tedesco ha "annullato tutti i suoi impegni per seguire gli sviluppi". Reazione analoga dal premier spagnolo Mariano Rajoy che ha twittato: "Sotto choc per l'incidente aereo sulle Alpi, una tragedia, stiamo collaborando nelle indagini con le autorità francesi e tedesche". I reali spagnoli hanno invece deciso di accorciare la visita di Stato in corso in Francia, mentre nel paese iberico sono stati proclamati tre giorni di lutto

Il Parlamento europeo, invece, si fermerà la mattina di mercoledì 25 marzo per un minuto per commemorare le vittime: "A nome del Parlamento europeo", ha affermato il presidente Martin Schulz, "voglio offrire le mie condoglianze a tutte le famiglie e agli amici delle vittime". 


La Germanwings è il ramo "low cost" della Lufthansa, la compagnia di bandiera tedesca: contra oltre 80 velivoli e più di 2.000 dipendenti, volando verso un centinaio di destinazioni (15 collegamenti attivi dagli scavi italiani) con partenze soprattutto dall'aereoporto di Colonia.

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Provenza, aereo si schianta contro la montagna

Le foto della tragedia

Peter Macdiarmid/Getty Images
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