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(Ansa)
Economia

C'è l'accordo sulla manovra: tutte le novità

Passa la richiesta di Forza Italia sulla cedolare secca; per il resto rimane la bozza dei giorni scorsi. Domani il documento in Parlamento

“Le forze di maggioranza hanno confermato la volontà di procedere speditamente all’approvazione della legge di Bilancio, senza pertanto presentare emendamenti. Il governo terrà conto con grande attenzione del dibattito parlamentare e delle considerazioni delle forze di maggioranza ed opposizione”. Così Palazzo Chigi in una nota dopo il vertice di questa mattina tra i leader della maggioranza e il Premier, Giorgia Meloni. L’ultimo testo della Manovra presenta delle piccole novità, rispetto alle ultime bozze, soprattutto in tema di cedolare secca. Tema che sta molto a cuore a Forza Italia e di cui il vicepremier, Antonio Tajani, ne ha discusso con la Meloni durante il vertice di questa mattina. Sugli affitti brevi dunque, entra in Manovra la proposta di Forza Italia per l’inserimento di un codice identificativo nazionale per gli affitti brevi, e l’aliquota della cedolare secca rimane al 21% per la prima casa affitata, mentre passa al 26% nel caso in cui si vogliano mettere in affitto dalla seconda alla quarta casa. Piccoli passi avanti che però non comportano grandi sconvolgimenti rispetto al testo di partenza., soprattutto in termini di gettito.

Per il resto, l’impianto della Manovra viene confermato. E dunque il focus centrale è la riconferma del taglio del cuneo fiscale per tutto il 2024 di sei punti per i lavoratori che hanno un reddito fino a 35.000 euro e di sette per i redditi fino a 25.000 euro. Misura che deve essere letta insieme alla riduzione degli scaglioni Irpef, approvato con un decreto attuativo alla delega fiscale il 16 ottobre, che prevede l’accorpamento dei primi due scaglioni. Per i redditi fino a 28.000 l’aliquota sarà del 23%, dai 28.001 ai 50.000 euro si passerà al 35% e oltre i 50.000 euro si avrà una tassazione del 43%. Il vantaggio maggiore viene dunque concentrato nei redditi da 15.001 a 28.000 che con la precedente suddivisione Irpef andavano a pagare imposte pari al 25%. Si tratta dunque di un taglio di due punti percentuali. Al quale si aggiunge anche il taglio del cuneo fiscale e dunque una busta paga più pesante a fine mese. Aumenta anche la no tax area per i lavoratori dipendenti che passa da 8.145 euro a 8.500. Meno bene invece per i reddito medio alti, dato che il governo, ha ridotto le tax expenditure a loro destinate. Si è infatti deciso di mettere una franchigia di 260 euro per l’ammontare delle detrazioni 2024 in relazione agli: oneri la cui detraibilità è fissata al 19%, per le erogazioni liberali a favore di Onlus, iniziative umanitarie, religiose, partiti politici, enti del terzo settore e per i premi di assicurazione per rischio di eventi calamitosi. Restano escluse da questo ragionamento le detrazioni legate alle spese mediche. Confermati anche i fringe benefit: 2.000 per i lavoratori dipendenti con figli e 1.000 euro per tutti gli altri lavoratori dipendenti. Agevolazioni fiscali anche per i premi di produttività, dato che per le somme erogate nell'anno 2024, l'aliquota dell'imposta sostitutiva è ridotta al 5%. E per la riduzione del canone Tv in bolletta che passa da 90 a 70 euro l’anno, per tutto il 2024.

Contrasto all’evasione fiscale

Nell’ultimo testo della Bilancio il governo ha poi voluto inserire delle norme ad hoc per quanto riguarda la lotta all’evasione fiscale, tra cui la razionalizzazione delle procedure di compensazione dei crediti e il pignoramento dei rapporti finanziari. Misura, quest’ultima, che già esiste nell’ordinamento fiscale italiano e che ha l'obiettivo, viste le novità nella Manovra, di rendere il procedimento di pignoramento del conto corrente più snello, evitando lungaggini burocratiche inutili. Si è acceso anche un faro sulle pratiche illecite nel mondo del lavoro domestico. E’ stata infatti prevista l’interoperatività delle banche dati tra l’Agenzia delle entrate e l’Inps, in modo da incentivare l’adempimento spontaneo. Le diverse micro tasse inserite nelle precedenti bozze trovano conferma. E dunque aumenterà il costo del pacchetto delle sigarette, del tabacco riscaldato, degli assorbenti, dei tamponi, delle coppette mestruali e del latte in polvere o liquido per l'alimentazione dei lattanti o nella prima infanzia, dato che l’Iva passerà dal 5 al 10%.

Pensioni

Dopo la cedolare secca per gli affitti brevi, un altro tema caldo sono le pensioni. Dalle ultime bozze Quota 104 ibrida sembra essere sparita, per lasciare spazio a Quota 103 depotenziata. L’accesso al pensionamento potrà avvenire con 62 anni di età e 41 di contributi e un assegno pensionistico calcolato interamente con il metodo contributivo. Altra novità la differenza di uscita dal mondo del lavoro diversa tra lavoratori pubblici e privati.

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Giorgia Pacione Di Bello