Giorgia Meloni manovra 2024
(Ansa)
Economia

Manovra 2024, ecco come cambiano gli stipendi

La crescita della busta paga è legata alla combinazione tra taglio del cuneo fiscale e della riforma dell'Irpef. L'effetto porterà ad aumenti di 1.298 euro annui, per le fasce deboli

Fino a + 5% del proprio stipendio lordo annuale. Ecco come la manovra 2024 varata ieri dal Consiglio dei Ministri avrà un impatto sulle buste paga (per il prossimo anno), soprattutto per i redditi tra i 21 e i 29 mila euro annui. Un rafforzamento di 1298 euro annui (per 27.500 euro lordi annui).

A determinare il miglioramento sulla busta paga (da 22 a 120 euro al mese) è la combinazione di due elementi: taglio del cuneo fiscale e riforma delle aliquote Irpef. Il governo ha destinato 10 miliardi al rinnovo del taglio del cuneo fiscale anche per il 2024: 7% per i redditi fino a 25 mila euro, 6% per i redditi fino a 35 mila euro. E a questo ha aggiunto la modifica degli scaglioni Irpef, accorpando i primi due, unificando il prelievo al 23% per tutti i redditi fino a 28 mila euro. L’effetto dell’abbassamento dell’aliquota Irpef, combinandosi con il taglio del cuneo fiscale, risulta potenziato, perché si applica su una base imponibile accresciuta dal taglio del cuneo. Ecco perché la combinazione delle due misure si vedrà in busta paga.

Come? Il miglioramento andrà in base al reddito e chi ci guadagnerà di più saranno i lavoratori nella fascia di reddito dai 20 ai 30 mila euro. Si va da 67 euro per chi guadagna fino a 15 mila euro, a 120 euro per i redditi di 35 mila per poi scendere a 22 euro al mese per i redditi superiori a 35 mila euro (che non beneficiano del taglio del cuneo fiscale).

Ma andiamo nel dettaglio. Un lavoratore da 8mila euro annui (part-time o che lavora solo una parte dell’anno) vedrà in busta paga 535 euro in più annui (il 6.7%). Per i redditi fino a 15mila euro annui, infatti, resta l’aumento dei 67 euro mensili dovuti al taglio del cuneo fiscale, la riforma fiscale non migliora ulteriormente la busta paga.
È oltre questa soglia che si iniziano a vedere gli effetti della combinazione tra riforma Irpef e taglio del cuneo. Un dipendente con una retribuzione annua di 20 mila euro avrà un miglioramento annuo di circa mille euro, pari al 4,9% del lordo (84 euro mensili, 77 euro per il taglio del cuneo e 7 euro per la riforma Irpef). E qui arriva la fascia di lavoratori che più saranno avvantaggiati. Con una retribuzione tra 21 e 29 mila euro annui l’effetto in busta paga è di 1.290 euro, pari al 5,2% dell’importo lordo. Sono loro a guadagnare maggiormente: oltre il 5%.
Per i dipendenti tra i 30 e i 35 mila l’effetto monetario sarà rilevante (1.382 euro a favore di coloro che hanno uno stipendio lordo di 35mila euro) ma diminuisce il peso relativo (sfiora il 4%). Da questa fascia in su (+35mila) ci sarà solo il beneficio del taglio dell’Irpef, che vale più o meno 22 euro al mese.

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Cristina Colli