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(Ansa)
Economia

Bollette nel caos; il mercato tutelato più economico del libero

I dati che certificano i vantaggi annunciati per i consumatori in realtà non ci sono, almeno fino alla fine dell'anno

Il mercato tutelato dell’energia è più conveniente di quello libero. A dirlo è stato ieri Stefano Besseghini, Presidente dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) in audizione in commissione Attività produttive alla Camera. Snocciolando i dati è venuto alla luce come il mercato libero è stato conveniente fino al primo trimestre del 2023, dopodichè il prezzo della maggior tutela è tornato ad essere nettamente più conveniente. Nel dettaglio, il prezzo medio, soprattutto per la componente energia, ha ripreso a salire già dall’inizio dell’anno, mentre il prezzo della maggior tutela si è mantenuto in marcata discesa, con un valore della componente energia che si è praticamente dimezzato nel passaggio dal primo al secondo trimestre e dal secondo al terzo trimestre. La discesa della componente energia nel servizio di tutela si è poi interrotta nel quarto trimestre, quando è risalita da 14.42 a 16.81 c€/kWh, restando però su livelli nettamente inferiori rispetto a quelli del mercato libero. Per i clienti domestici Arera ha dunque stimato che il prezzo medio nel secondo semestre del 2023 è stato di 39.19 c€/kWh contro un 28.11 c€/kWh del mercato tutelato. Una differenza dovuta in gran parte al costo dell’energia che nel mercato libero si è attestato a 25.40 c€/kWh contro un 15.49 del tutelato. Costi inferiori si sono registrati anche per la voce “imposte” e “rete”. L’unico punto a favore del mercato libero risultano essere gli oneri di sistema (3.8 contro un 4.32). Spostando l’attenzione sul 2024 la situazione non cambia. Arera stima infatti che la spesa unitaria si attesterà per il mercato libero su un valore di 38,9 c€/kWh. Mentre per chi è ancora nel servizio di maggior tutela di 33 c€/kWh. Osservando nel dettaglio la sola voce energia, si scopre come il differenziale è di 27 c€/kWh nel mercato libero e di 22 c€/kWh nella maggiore tutela.

Visti i dati si potrebbe avere la tentazione di voler tornare sul mercato tutelato. L’opzione è possibile. Si ha infatti tempo fino al 30 giugno 2024 per fare domanda. Per scoprire a quale operatore rivolgersi, Arera ha messo a disposizione sul suo sito una pagina ad hoc, che sarà ulteriormente sviluppata, nei prossimi giorni, per poter trovare il proprio operatore di riferimento in base al comune dove si è residenti.

Tutele graduali Vs Mercato tutelato

Un altro tema affrontato in audizione è stato il sistema a tutela graduali che partirà il 1° luglio 2024. Questo sarà destinato a tutte quelle persone che non hanno scelto un operatore del mercato libero e durerà tre anni. Per quanto riguarda il prezzo, questo mercato risulta essere il più conveniente, dato che gli operatori per accaparrarsi più clienti possibili hanno fatto offerte veramente basse. Secondo il report di Arera i clienti domestici non vulnerabili nel servizio a tutele graduali avranno un risparmio complessivo per ogni punto di prelievo di circa 130 euro all’anno rispetto ai clienti domestici vulnerabili che resteranno nel servizio di maggior tutela. Al momento non è possibile traghettare dalla tutela al servizio di tutele graduali. L’Arera ha però spiegato che se il governo volesse intervenire dovrebbe circoscrivere il passaggio, visto che la trasmissione automatica in toto dei vulnerabili sul mercato delle tutele graduali non sarebbe sostenibile per gli operatori.

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Giorgia Pacione Di Bello