Energia mercato libero
(iStock)
Economia

Bollette meno care per gli italiani. Ma il mercato libero funziona davvero?

La decisione richiesta dall’Europa e attuata dal nostro Paese potrebbe favorire i cittadini ma non in periodi di picchi o speculazioni. E senza un salvagente a farne le spese saranno sempr i contribuenti

Addio al mercato tutelato, si entra nell’epoca energetica del mercato libero. Ce lo chiede l’Europa (sul tavolo c’è la rata del Pnrr) e dal 2024 succederà. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge dal 1gennaio 2024 sarà mercato libero per il gas e dal 1aprile sarà così per l’elettricità. Niente proroga. Famiglie e imprese spenderanno di meno, grazie alla concorrenza dei fornitori o le bollette saranno più pesanti quando i prezzi non saranno stabiliti da un’Autorità? “Quando tutti saremo nel mercato libero vincerà chi controlla i mercati internazionali e farà i prezzi. Vincerà chi ha più struttura. Ci troveremo in un mercato libero che sarà la fotocopia di quello tutelato, ma con un altro prezzo, che tendenzialmente all’inizio sarà più vantaggioso, ma non ci proteggerà dai picchi energetici come quelli del 2022. Per questo serve una clausola di salvaguardia da parte del governo. I cittadini devono essere tutelati dalle pazzie del mercato, dalle speculazioni”, spiega Furio Truzzi presidente Assoutenti.

Al momento gli italiani si dividono tra chi è già sotto il mercato libero e chi è nel cosiddetto mercato tutelato, circa 9 milioni e mezzo di utenti. Da gennaio e aprile per chi non ha ancora fatto il passaggio ci sarà una transizione. Finiranno (eccetto i “clienti vulnerabili” che sono circa 4milioni) nel Servizio a Tutele Graduali (per la luce) o con un contratto placet (per il gas).

Le differenze sono evidenti. Nel mercato libero si può scegliere tra un contratto a prezzo bloccato o variabile, indicizzato, cioè che cambia a seconda delle quotazioni di mercato. Ci sono poi sconti, promozioni, punti fedeltà e altre possibilità legate al marketing. I prezzi sono stabiliti dai singoli operatori. Le tariffe nel mercato tutelato sono fissate (ogni tre mesi per l’energia elettrica e ogni mese per il gas) dall’Authority in base all’andamento dei prezzi all’ingrosso di luce e gas. Questo tende a garantire meno speculazioni e rincari eccessivi.

“Analizzando l’andamento tariffario degli ultimi tre anni il mercato libero è parso più competitivo, ma si è impantanato nei momenti di picco, come quello del 2022. Nel massimo rialzo dei prezzi dell’energia tra centinaia di offerte del mercato libero solo tre, quattro erano più vantaggiose di quelle del mercato tutelato”, spiega Truzzi. Una ricerca di Assoutenti del novembre 2022 fotografava una spesa di oltre 3mila euro in più all’anno per il gas per una famiglia sul mercato libero con prezzo fisso, rispetto a una in regime di mercato tutelato (+166,6%) e per la luce + 1346 euro (+ 124,3%).

Fuori dai picchi (dati Istat settembre 2023), per il gas si parla di un aumento del gas sul mercato libero del 28.3%, mentre il prezzo è crollato del 34,6% nel mercato tutelato. Un divario del 62,9%. “E’ qui il problema ed è essenziale fare attenzione a questo per il bene dei cittadini. L’Autorità dell’energia deve prestare grande attenzione nell’andamento tariffario ai fenomeni dei picchi, causati da speculazioni internazionali. Il mercato è stato drogato dalla speculazione, lo dimostrano i profitti stratosferici delle società energetiche nel 2022. Per fortuna c’era il mercato tutelatoper chi ce l’aveva e ha quindi goduto di tariffe più basse rispetto agli italiani già nel mercato libero. Questo fenomeno si potrà presentare nuovamente. Per questo va bene il mercato libero, ma ci vogliono dei gate che si chiudano se ci sono speculazioni in attoa danno degli utenti”, continua Truzzi.

A influire sulla bolletta finale dei cittadini già passati o che passeranno al mercato libero c’è poi la questione dell’elevato grado di concentrazione del mercato. La stessa Autority dell’energia ha detto che il primo operatore, con 16milioni di clienti supera di gran lunga qualunque altro operatore di mercato. Il secondo player rifornisce circa 8 milioni di utenti, in un paio superano i 2 milioni di clienti, altri 4 oltrepassano il milione, altri 10 operatori si fermano a 300 mila e circa 24 operatori sono tra i 100 e i 300mila. “In realtàc’è un mercato oligopolistico, fortemente presidiato dalle tre E (Enel, Eni e Edison). Questa idea del mercato libero ha ingenerato oltre all’oligopolio anche il proliferare di centinaia di aziende senza arte né parte, che sono quelle che hanno politiche commerciali scorrette verso i clienti. L’Antitrust rileva chi tratta 8/10 milioni di utenti, ma quelli che trattano 300mila utenti come si controllano?”, conclude Truzzi.

Il 2024 è dietro l’angolo e l’Europa ci chiede di fare questo passo. Benvenuto, dunque, mercato libero per le bollette, ma al primo picco, chi difenderà le famiglie e le aziende italiane?

TUTTE LE NEWS DI ECONOMIA

I più letti

avatar-icon

Cristina Colli