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WhatsApp cambia: dall'età minima ai messaggi da altre app, tutti le novità in arrivo

Per rispettare le nuove norme europee, dall'11 aprile l'app di Meta abbasserà la soglia per il suo utilizzo a 13 anni e consentirà di avviare chat con utenti di Telegram e Signal

Via libera ai tredicenni, interoperabilità con Telegram, Signal e altre app di terze parti, nuovi meccanismi per il trasferimento dei dati che garantiranno maggiore sicurezza agli utenti. Sono le tre principali novità di WhatsApp, chiamata ad aggiornare i termini di servizio per rispettare il Digital Services Act e il Digital Markets Act, i due regolamenti che differenziano l'Europa dal resto del mondo in termini di trasparenza, disinformazione e contrasto ad abusi di posizione dominante.

Gli ingegneri di WhatsApp sono al lavoro da mesi per integrare i cambiamenti previsti, che saranno attivi a partire da giovedì 11 aprile, anche se chi ha scaricato l'app per la prima volta dopo il 15 febbraio scorso ha già accettato le modifiche in fase di attivazione. I vecchi utenti, invece, riceveranno una notifica nei prossimi giorni. In virtù delle norme europee votate ad assicurare maggiore concorrenza, l'intento di WhatsApp è uniformare il servizio nei paesi del Vecchio Continente e allentare le distanze di questi ultimi con il resto del mondo. Una dimostrazione è l'età minima scelta per l'uso dell'applicazione: 13 anni, come già avviene negli Stati Uniti. Non è una novità assoluta perché fino al 2018 in Europa si poteva usare WhatsApp proprio a partire dai 13 anni, soglia portata poi a 16 anni con l'entrata in vigore del Regolamento generale sulla protezione dei dati (noto come GDPR, dall’inglese General Data Protection Regulation). “L'aggiornamento garantirà requisiti coerenti a livello globale”, ha spiegato in una nota l'azienda di proprietà di Metà.

Il punto destinato a cambiare l'aspetto di WhatsApp è l'interoperabilità, perché l’apertura verso le altre app permetterà di inviare e ricevere messaggi con chi non utilizza l'applicazione di messaggistica più popolare nel mondo occidentale. Per quanto l'avvio sia fissato anche in questo caso all'11 aprile, bisognerà attendere prima di chattare con un amico attivo su Telegram (o app simili), in quanto le altre società devono rispettare le condizioni imposte da WhatsApp a livello di sicurezza e crittografia. Al momento è noto che nelle Impostazioni dell'app ci sarà una nuova voce sul menù dedicata alle Chat di Terze parti, in cui ogni utente potrà scegliere quali app attivare per l'invio e la ricezione dei messaggi.

Altro cambiamento di rilievo, anche se non riguarda la modalità di utilizzo dell'app, è la maggiore sicurezza dei dati degli utenti europei grazie alle “modifiche dei meccanismi di trasferimento dei dati internazionali, con la regione europea ch sarà basata sul nuovo EU-US Data Privacy Framework”. Al di là dei tecnicismi, l’aggiornamento renderà più complicato per i ficcanaso sbirciare le informazioni personali degli iscritti. Linee guida nuove, infine, anche per i Canali, lo spazio in cui persone e organizzazioni condividono testi foto, video e sondaggi, con la moderazione dei contenuti per contrastare le fake news.

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Alessio Caprodossi