Su-57
(UAC Bureau)
Difesa e Aerospazio

Su-57 e Su-35S, i nuovi caccia dell'aeronautica russa

Consegnati i primi caccia di ultima generazione che saranno impegnati anche in Ucraina

La United Aircraft Corporation (Uac), ovvero il consorzio delle imprese aerospaziali russe della Difesa. filiale della società statale Rostec, ha annunciato giovedì scorso di aver consegnato alle forze di Mosca nuovi aerei da combattimento Su-57 e Su-35S. La Uac, controllata completamente dallo stato, ha anche dichiarato in un comunicato che i nuovi aerei da combattimento hanno superato il ciclo completo dei collaudi eseguiti in fabbrica per le varie modalità operative, ai comandi di piloti incaricati dal Ministero della Difesa. Il ministro russo dell'industria e del commercio Denis Manturov ha commentato: “Oggi le imprese produttrici di aerei russi stanno guadagnando un buon ritmo di produzione, continuando a fornire attrezzature da combattimento alle nostre truppe. In particolare, le imprese legate alla Rostec si distinguono per il loro lavoro ben coordinato: lo stabilimento aeronautico di Komsomolsk sull'Amur ha consegnato la prossima serie di aerei Su-57 e Su-35S all'aeronautica russa. Entro la fine del 2023 le forze russe riceveranno l’interna fornitura di velivoli prevista dalla commessa. Vorrei sottolineare che il fabbisogno delle forze armate russe di attrezzature affidabili e altamente efficienti può essere soddisfatto in modo tempestivo grazie al lavoro del Consiglio di coordinamento sotto il governo della Federazione Russa", “L’aeronautica russa ha ricevuto un lotto di Su-57 come parte del piano per adempiere all’ordine di difesa dello stato di quest’anno. I restanti veicoli da combattimento di quinta generazione previsti per la consegna quest'anno sono nella catena di montaggio finale e vengono anche testati presso la stazione di prova di volo", ha affermato Yury Slyusar, CEO dell'UAC. “Quest’anno abbiamo consegnato anche il terzo lotto di Su-35S. Gli aerei della fase successiva sono altamente pronti per la produzione”.

Nel frattempo, il sito web di intelligence open source olandese Oryx, che ha raccolto prove visive delle perdite di equipaggiamenti militari dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio 2022, ha affermato che la Russia ha finora perso almeno quattro nuovi aerei da combattimento Su-35 in Ucraina, ponendo però al contempo anche la questione principale: i russi come useranno questi nuovi velivoli avanzati?

Mentre il Su-35S deriva ancora dal capostipite della serie, il sovietico Su-27 Flanker, ed è un progetto evoluto con l’applicazione della spinta vettorabile, che gli fa acquisire capacità di alta manovrabilità, nonché di sistemi d’arma contemporanei, i Su-57 sono i primi aeroplani di quinta generazione prodotti dai russi e finora erano stati tenuti ben lontani dal conflitto con l’Ucraina, dove erano apparsi in modo fugace. Certamente entrambi i tipi di velivoli potranno essere usati in futuro per contrastare la minaccia rappresentata dalla fornitura occidentale degli F-16 a Kiev, come per supportare le operazioni di riconquista dei territori che l’esercito ucraino ha liberato nella scorsa primavera.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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