boeing
(Ansa)
Difesa e Aerospazio

4 bulloni mancanti inguaiano Boeing

Stando ai risultati dell'inchiesta sull'incidente occorso al volo in Alaska sembra chiara la responsabilità del costruttore

Il National Transportation Safety Board degli Stati Uniti ha pubblicato i primi risultati della sua indagine sull'incidente avvenuto a gennaio sul Boeing 737Max-9 di Alaska Airlines. Dal documento si comprende che quattro degli elementi (bulloni) che avrebbero dovuto fissare la finta porta alla fusoliera sembravano mancanti.

In una dichiarazione, il presidente della Boeing Dave Calhoun ha chiarito: “Un evento come questo non deve accadere su un aereo che lascia la nostra fabbrica. Dobbiamo semplicemente fare meglio per i nostri clienti e i loro passeggeri. Stiamo implementando un piano globale per rafforzare la qualità e la fiducia dei nostri azionisti e clienti. Il piano di miglioramento richiederà azioni significative, dimostrate e trasparenti in ogni momento”. Nei piani di Boeing per superare definitivamente questa vicenda sarebbero incluse ulteriori ispezioni nella catena di approvvigionamento e una valutazione indipendente dello stato di fatto delle fusoliere. “Questo ulteriore controllo da parte nostra” ha puntualizzato il manager, “del nostro regolatore e dei nostri clienti, ci renderà migliori.”


Secondo il rapporto preliminare dell’agenzia per la sicurezza dei trasporti la mancanza dei vincoli avrebbe permesso al finto portello di spostarsi quel tanto da essere strappato all’esterno dalla combinazione delle forze presenti all’interno della fusoliera, che si stava pressurizzando per la salita dell’aeroplano, con quelle esterne dovute alla velocità di volo dell’aeroplano. Una volta fuori dalla posizione corretta, l’attrito con l’aria esterna lo avrebbe sradicato dai rimanenti vincoli.

I registri Boeing esaminati dall'Ntsb hanno mostrato che i punti di fissaggio danneggiati sul bordo del telaio davanti ai vincoli sono stati sostituiti dai dipendenti Spirit AeroSystems presso lo stabilimento Boeing di Renton, Washington, il 19 settembre 2023. Boeing ha dovuto aprire il tappo rimuovendo i due bulloni di arresto del movimento verticale e i due del binario di guida superiore per sostituire i componenti, ma la documentazione fotografica ottenuta da Boeing ha mostrato prove che il tappo era chiuso senza bulloni in tre posizioni visibili. Questa analisi pare quindi scagionare il fornitore Spirit AeroSystems, e originariamente installato nella fusoliera prima che l’esemplare fosse consegnato allo stabilimento di assemblaggio finale, operazione che prevede la rimozione del finto portello per il completamento degli arredi e della livrea. Alcune prove fotografiche scattate durante le operazioni presso Boeing suggerirebbero che quando la parte è stata reinstallata, almeno tre dei quattro bulloni di bloccaggio non sono stati rimessi al loro posto. Un’ipotesi suffragata anche dal fatto che i danni riscontrati sul finto portello nella zona dei cardini, così come l'assenza di danneggiamenti nelle aree in cui avrebbero dovuto esserci i bulloni sulla fusoliera, suggeriscono che questi mancavano prima che la porta si spostasse dalla sua posizione normale.


Spirit AeroSystems ha quindi affermato che continuerà a concentrarsi sulla stretta collaborazione con Boeing e con le autorità di regolamentazione “sul miglioramento continuo dei nostri processi e sul rispetto dei più elevati standard di sicurezza, qualità e affidabilità”. Fortunatamente dalle ispezioni - quasi completate - sugli altri Boeing 737Max-9 in servizio, non è sono state riscontrate mancanze o anomalie su nessuno dei quattro bulloni di fissaggio del componente.

I più letti

avatar-icon

Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

Read More