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(Ansa)
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Quelli che…la scuola nel 2023

Finisce un altro anno fatto di fatiche, di dichiarazioni, di impegni e di disastri per la scuola. E così torna anche la rubrica che prova a fare ordine tra tutto ciò che è stato detto e fatto sulla scuola, riunito dal famoso refrain di Enzo Jannacci che ci ricorda di sorridere. Anche per non piangere

Un anno al veleno. Questo è stato il 2023 per la scuola. Dati sconcertanti, episodi di violenza crescente, manifestazioni con immagini raccapriccianti, occupazioni e scontri, sentenze, prese di posizione strampalate, fondi sprecati, annunci e ritrattazioni. Anche per il 2023 la scuola non si è fatta mancare nulla e a guardarsi indietro è facile redigere un campionario da galleria degli orrori.

Tra tutto, l’elemento di stabilità è stata la guida politica del ministro Giuseppe Valditara che non è cambiata e ha ripristinato, dopo gli anni del Covid, l’esame di stato che ha segnato il superamento formale della pandemia.

Certo è che da gennaio a dicembre dichiarazioni, tweet – o “x” come si dice ora - e annunci sono stati così tanti che hanno soddisfatto – ironicamente - ogni palato: è molto il materiale prodotto da chi ha scelto di parlare di scuola. E così si rinnova l’esigenza di riderci un po’ su, cercando il divertente in un materiale altrimenti drammatico, con l’augurio che questo anno sghembo sia, per incanto, l’ultimo di una lunga serie e il primo di una ripartenza. Sperar nuoce?

Quelli che…la vostra scuola è inadeguata, me ne torno in Finlandia, li sì…;

Quelli che…Dante è il fondatore del pensiero di destra in Italia (ministro Gennaro Sangiuliano, 14 gennaio 2023);

Quelli che…le ragazze vanno male in matematica ed è grave, ma se nessuno comprende un testo in italiano, pazienza…ussignur;

Quelli che…credono che a scuola si facciano cose inutili, per cui si possa riempire l’orario con progetti ed educazione a questo, a quello, a tutto;

Quelli che…protestano perché a scuola fa troppo freddo d’inverno per fare lezione;

Quelli che…protestano perché a scuola fa troppo caldo d’estate per fare lezione, oh yeah;

Quelli che…sono stufi di sentire che la scuola sia una priorità e poi caldo e freddo ne condizionano il funzionamento, come fossimo nel 1742;

Quelli che…aspettano il liceo del Made in Italy;

Quelli che…gli studenti non sanno scrivere, non sanno l’inglese, non sanno contare però che stress la scuola, oh yeah;

Quelli che…la scuola superiore sia unica per tutti (Carlo Cottarelli, 14 dicembre 2023)…ma che?!;

Quelli che…è meglio la scuola senza voti;

Quelli che…allora noi aboliamo i voti del primo trimestre, oh yeah;

Quelli che…non credono che il problema della scuola siano i voti, ma la mancanza di investimenti, passione, rispetto, serietà…eh già;

Quelli che…fanno ricorso perché il cucciolo di casa ha preso un punto in meno alla maturità;

Quelli che…rifaranno la maturità al liceo Galilei di Spadafora – Messina – non si sa quando per non si sa bene cosa;

Quelli che…la scuola affonda perché lo dicono l’INVALSI, l’OCSE-PISA, allora…;

Quelli che…andando in classe ogni giorno con occhi, orecchie, testa e cuore avevano come il sentore che le cose non andassero proprio benissimo anche senza 10 mila pagine di dati statistici;

Quelli che…dopo tre mesi hanno già cambiato tre docenti di italiano;

Quelli che…hanno un insegnante di matematica che sta ancora studiando matematica perché chi si laurea mica vuole finire a insegnare in Italia, oh yeah;

Quelli che…però il pdp, il pfp, il pei, il ptof, il glo, il gli, il pcto, insomma sciambola;

Quelli che…fanno politica a scuola, oh yeah;

Quelli che…non si fa politica a scuola, no no no;

Quelli che…la musica trap fa male, ma nessuno che investa un minuto o un euro per portare la musica nella scuola superiore;

Quelli che… Manzoni è sopravvalutato, basta fare i Promessi Sposi, va bè;

Quelli che…il Covid ha condizionato la scuola per tutti gli Stati, non solo la nostra, ma dimenticano che quella italiana è stata la più chiusa d’Europa…ma dai;

Quelli che…beh con ChatGPT cosa serve saper scrivere, oh yeah;

Quelli che… l’8 gennaio 2024 andranno ai propri banchi e alle proprie cattedre per fare del loro meglio per contribuire a rendere migliore il proprio corridoio, la propria aula, il proprio raggio d’azione. Nonostante tutto, oh yeah.

Auguri.

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Marcello Bramati