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Salute

Vaccini ai bambini. Garattini: «C'è tempo per pensare. La priorità sono i 50enni»

Il noto farmacologo commenta così la discussa decisione dell'Aifa di aprire al vaccino anche per i bambini dai 5 anni. «C'è tempo per valutare i dati Usa»

L’Aifa ha dato il via libera alla somministrazione del vaccino contro il Covid per i bambini della fascia 5-11 anni. Una decisione che sta scatenando non poche polemiche tra i genitori preoccupati per gli effetti del vaccino sui loro figli. Tra cui genitori vaccinati ma che hanno comunque dubbi sugli effetti del vaccino somministrato in questa fascia di età.

«È molto importante ricordare che abbiamo ancora molti 50enni che non sono vaccinati e questa dovrebbe essere la priorità ossia quella di vaccinare prima i soggetti più a rischio e dopo pensare anche alle vaccinazioni dei bambini» raccomanda Silvio Garattini scienziato e farmacologo presidente e fondatore dell'Istituto di ricerche farmacologiche "Mario Negri”

Cosa ne pensa del via libera di Aifa alla vaccinazione dei bambini?

«L’Aifa avrà fatto certamente tutti i calcoli necessari. Però dato che non si possono vaccinare milioni di persone al giorno, ben vengano dei tempi più lunghi per cercare di convincere i genitori che hanno dei dubbi sul fatto che il vaccino è utile soprattutto in vista di nuove varianti come la Omicron. Con la vaccinazione un eventuale contagio virale è più tollerabile e i benefici quindi sono maggiori dei rischi».

Perché rispetto alla scorsa ondata ci sono più contagi tra i bambini?

«È difficile dirlo, in parte è perché la maggior parte della popolazione è vaccinata e quindi non ha la possibilità di contagiarsi. Non dimentichiamo che nel 2020 non c’era nessuno vaccinato. Oggi invece a distanza di un anno abbiamo più dell’80 per cento degli italiani che si sono vaccinati».

I bambini hanno una forte risposta immunitaria, in base a questo come verrà somministrato il vaccino?

«Proprio per questa loro forte risposta immunitaria verrà somministrato solo un terzo della dose di vaccino. Statisticamente con l’aumentare degli anni la risposta immunitaria diminuisce infatti quella degli anziani é molto bassa».

Il prof. Crisanti nel corso di una trasmissione ha espresso delle perplessità sulla vaccinazione ai bambini è d’accordo?

«Crisanti ha detto soltanto che non era una priorità ma si può aspettare un po’ per avere un’idea di quello che capita negli altri Paesi dove le vaccinazioni ai bambini sono più avanzate e poi sulla base di quello andare avanti e anch’io la penso così».

Ci potrebbero essere degli effetti collaterali ?

«Sì certo, potrebbero esserci e vedere l’esperienza degli Stati Uniti e di Israele sarà certamente utile per capirlo. Inoltre penso che non dobbiamo vaccinarli subito tutti, ma prendere tempo per vedere nel frattempo cosa è successo negli altri Paesi, quali solo gli effetti collaterali sui bambini, in modo tale da essere più tranquilli.»

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Linda Di Benedetto