Alessandra Amoroso, da Amici all'Arena di Verona: analisi di un successo
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Alessandra Amoroso, da Amici all'Arena di Verona: analisi di un successo

Dischi nella top ten, concerti sold out e una sfida ancora da vincere. Scoprite quale...

È reduce da un sold-out da incorniciare all’Arena di Verona, tempio sacro della musica italiana. E, a partire dalla sua vittoria all’ottava edizione di Amici, Alessandra Amoroso si è fatta conoscere ed apprezzare da molti. Martedì sera è tornata proprio lì, dove tutto è iniziato, accompagnando con bellezza, incanto e nostalgia l’esibizione del ballerino Vincenzo Durevole, durante la finale del talent targato Canale 5, vinto dalla cantante Deborah Iurato. 

Da Immobile (il suo primo inedito) al suo ultimo album Amore puro, non si può dire che non abbia fatto strada. Solo il fatto che lo stesso Tiziano Ferro abbia deciso di accompagnarla nella scrittura del suo ultimo lavoro lo dimostra. E ne ha senza dubbio impreziosito il risultato.

La parabola della maggior parte dei “figli dei talent” è sintomatica: il successo d’improvviso, e poi il nulla. Alessandra è però esclusa da questa dinamica: è seguitissima sui social (dove interagisce spesso con i numerosissimi fan), continua a restare nei primi posti delle classifiche di vendita degli album e nel suo Amore puro tour (prodotto dalla F&P Group) ha registrato risultati da record. Provando a capire le ragioni di tutto questo, bisogna riconoscere che l’Amoroso ha approfittato del successo per dire fin da subito chi era, svelandosi in prima persona nelle sue canzoni. E raccontando una storia: la sua. 

Prima della preparazione dell’ultimo lavoro, la cantante salentina si è trasferita per un paio di mesi a New York per imparare la lingua (ha seguito lezioni in un college a stelle e strisce) e per assorbire sulla propria pelle i suoni gospel, ritenuti, fin da quando era piccola, adattissimi al suo timbro. Ma in Amore puro, una sola canzone in inglese. E la sensazione che abbia rischiato, sì, ma forse non abbastanza.

Quello che sta succedendo ad un altro figlio dei talent (questa volta scovato a X-Factor e non ad Amici), Marco Mengoni, può insegnare qualcosa. Il prossimo 10 giugno uscirà la versione spagnola del suo album #prontoacorrere, che lo porterà quasi con certezza in tour nei paesi latini. Seguendo l’esempio dei nostri Pausini, Ramazzotti, Ferro e Bocelli. 

Che non possa essere una prospettiva anche per Alessandra? A volte, come è avvenuto agli artisti appena citati, la sperimentazione e la contaminazione con suoni e affinità diverse dalle proprie porta ad un arricchimento non solo personale, ma anche professionale. E riempie le canzoni di prospettive altrimenti introvabili. Sicuramente la semplicità e la caparbietà dell’Amoroso hanno qualcosa da dire anche al mondo latino. Pronta a correre? Decisamente si.

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Giovanni Ferrari