Cronaca nera, i casi del 2015
L'omicidio di Pordenone, i fidanzati di Ancona, la tabaccaia di Asti e altri delitti di cui si è molto parlato
Un colpevole per la morte di Elena Ceste
A gennaio Michele Buoninconti viene arrestato per il delitto della moglie Elena Ceste. La donna era scomparsa un anno prima, il 24 gennaio, e il suo cadavere era stato ritrovato nove mesi dopo non lontano da casa.
Il delitto di Pordenone
Il 17 marzo, Teresa Costanza e Trifone Ragone vengono freddati da colpi di pistola esplosi da un'arma del '15/18 all'uscita di una palestra a Pordenone. Le indagini portano a un amico della coppia, Giosuè Ruotolo, che viene trovato in possesso di armi simili a quella che ha sparato.
La sparatoria al tribunale di Milano
Il 9 aprile Claudio Giardiello, 57 anni, imputato per bancarotta fraudolenta, entra nel tribunale di Milano armato di pistola e spara in un'aula e contro un magistrato, uccidendo tre persone e ferendone due.
La strage di Secondigliano
Il 15 maggio nel quartiere di Secondigliano, a Napoli, Giulio Murolo uccide il fratello e la cognata e poi, asserragliato in casa, si affaccia al balcone e spara in strada, uccidendo altre due persone, fino a quando non viene fermato dalle forse dell'ordine. In casa custodiva un arsenale.
La misteriosa morte di Marco Vannini
Il 17 maggio il ventenne Marco Vannini, di Cerveteri, viene ucciso a casa della fidanzata. Secondo Antonio Ciontoli, padre della ragazza, si è trattato di un incidente: sarebbe partito un colpo da una delle sue pistole. Tutta la famiglia della ragazza viene indagata con l'accusa di omicidio volontario.
La morte della tabaccaia di Asti
Il 4 luglio Maria Luisa Fassi viene brutalmente accoltellata nella sua tabaccheria di Asti. Poco tempo dopo Pasqualino Folletto, incensurato, confessa il delitto dopo essere stato individuato dagli investigatori.
Il delitto del gioielliere nel quartiere Prati
Il 15 luglio Giancarlo Nocchia viene ucciso dirante una rapina nel suo negozio del quartiere Prati, a Roma. Per il delitto viene arrestato Ludovico Caiazza, trovato in possesso di una parte della refurtiva, che si suicida poche ore dopo l'arresto.
Ismaele, ucciso nelle Marche
Il 17 luglio Ismaele Lulli, diciassettenne di Sant'Angelo in Vado, viene portato con una scusa ai piedi di una croce in campagna e sgozzato da due ragazzi albanesi residenti nel suo stesso paese, Igli Meta e Marjo Mema, ventenni. È un delitto nato per gelosia, Igli era convinto che Ismaele corteggiasse la sua ragazza.
Il piede mozzato ritrovato nel fiume
All'inizio di agosto a Roma, vicino all'argine del fiume Aniene, viene ritrovato un piede mozzato. Pochi giorni dopo, attraverso l'esame del Dna, si scopre che l'uomo ucciso e poi probabilmente fatto a pezzi con una sega elettrica era di Gabriele Di Ponto, un pregiudicato di 26 anni. La sua morto probabilmente è stata una vendetta per questioni legate allo spaccio di droga nella capitale.
Ilaria Boemi
Ilaria Boemi, 16 anni, il 12 agosto viene trovata morta in spiagia a Messina. Si indaga sulle sue ultime ore di vita, e a dicembre vengono arrestate le ragazze che le hanno venduto la dose di drovga che le è stata fatale.
I coniugi uccisi a Palagonia
Tra il 29 e il 30 agosto a Palagonia (Catania) vengono massacrati nella loro villetta Vincenzo Solano, (68 anni) e la moglie Mercedes Ibanez (70). Del delitto viene accusato Mamadou Kamara, di origine ivoriana, ospite di un vicino centro di accoglienza per migranti.
Il giallo di Brescia
L'8 ottobre scompare senza lasciare tracce l'imprenditore bresciano Massimo Bozzoli. Si sospetta che sia stato ucciso, ma il cadavere non viene mai trovato. Pochi giorni dopo viene trovato morto anche uno degli operai della sua bìfabbrica, Giuseppe Ghirardini, roprio il giorno in cui avrebbe dovuto testimoniare davanti ai carabinieri.
I fidanzati assassini
Il 7 novembre una coppia di giovani fidanzati di Ancona spara contro i genitori di lei, Roberta Pierini e Fabio Giaccone, che ostacolavano la loro relazione. La donna muore subito, il marito qualche giorno dopo. Antonio Tagliata, 18 anni, confessa subito il delitto. Secondo il magistrato inquirente "è stata un'esecuzione".
Il 12 novembre Nathan Graff, ebreo ortodosso, viene accoltellato a Milano, davanti a un ristorante kosher da un aggressore che lo ha rospreso alle spalle gridando "Ti ammazzo". Le ferite non sono mortali. Gli inquirenti sono convinti che si tratti di un'aggressione razziale.
L'"untore" dell'Aids
Sapeva di essere sieropositivo da quasi 10 anni, ma ha continuato ad avere rapporti sessuali non protetti, contagiando almeno 6 donne, tra cui una ragazza minorenne. Valentino T. è stato denunciato da una delle sue partner e arrestato con l'accusa di lesioni volontarie.