Fondi pensione, ecco quelli che hanno reso di più
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Fondi pensione, ecco quelli che hanno reso di più

Da Previ Europa di Sai a Fondenergia. I prodotti della previdenza integrativa con le migliori performance nell'ultimo decennio

Tra il 6 e l'11% circa. E' il rendimento medio ottenuto nel 2013 dai fondi della previdenza integrativa, cioè i prodotti finanziari che hanno il compito di costruire una pensione di scorta per milioni di italiani. Per i fondi chiusi o negoziali, riservati a specifiche categorie di lavoratori dipendenti, la performance media è stata positiva per il 5,8%. E' andata molto meglio ai fondi aperti, sottoscritti per lo più dai liberi professionisti e dagli autonomi, che hanno guadagnato mediamente circa 11 punti percentuali.

PENSIONI INTEGRATIVE: COSA FARE PER AVERLE 

Per il quinto anno consecutivo, dopo la crisi finanziaria del biennio 2008-2009, i prodotti della previdenza complementare presentano dunque un bilancio con il segno più, anche se gli italiani non sembrano amarli moltissimo (soltanto un lavoratore dipendente su quattro, tra quelli che ne hanno diritto, ha deciso infatti di sottoscriverli). Va ricordato, tuttavia, che per giudicare i fondi pensione non basta certo analizzare le loro performance nell'arco di soli 12 mesi, che è un intervallo assai breve per dei prodotti finanziari che si basano invece su un piano di risparmio e d'investimento destinato a durare molto tempo (almeno 20 o 30 anni, per chi vuole costruirsi una rendita di scorta consistente).

I FONDI PENSIONE:RACCOLTA A SINGHIOZZO

Nel 2013, a spingere i rendimenti è stata infatti la ripresa delle borse, con Piazza Affari che ha guadagnato in 12 mesi oltre il 16%. Nel 2008, anno nero per i mercati finanziari, la performance della previdenza integrativa non è stata invece altrettanto brillante, con una perdita media del 6% per i fondi chiusi e del 14% per quelli aperti. E allora, per valutare bene i prodotti pensionistici, bisogna guardare soprattutto ai risultati che hanno messo a segno nel lungo periodo, per esempio nell'ultimo decennio (anche se, purtroppo, molti fondi hanno ancora una storia breve alle spalle e sono nati dal 2007 in poi).

I FONDI PENSIONE CAMBIANO PELLE

Tra i prodotti creati più di due lustri fa, circa una trentina ha guadagnato in dieci anni oltre quattro punti percentuali ogni 12 mesi (dati Morningstar), cioè circa il 2% in più rispetto all'inflazione. I fondi aperti, per esempio, vedono ai vertici della classifica Previ-Europa di Sai (gruppo UnipolSai), che ha registrato un rendimento medio annualizzato del 6,2%. Segue a ruota un altro prodotto di Sai: il fondo Previ-Global, che investe nelle maggiori borse mondiali e ha guadagnato mediamente il 5,99% ogni anno. Leggermente inferiore ai 5 punti percentuali annui è stata invece la performance messa a segno tra il 2004 e il 2013 da Previdenza in Azienda (linea Sviluppo) di Axa Mps (con un rendimento medio annualizzato del 4,9%) e dalla linea azionaria del fondo Previgest di Mediolanum (+4,8%).

Tra i fondi chiusi, invece, a guidare la classifica è la Linea Dinamica di Fondenergia, il prodotto della previdenza integrativa dei dipendenti del settore energetico, che ha guadagnato in media più del 5% annuo. In seconda e terza posizione si piazzano Fopen prevalentemente azionario (rendimento medio annualizzato del 4,75%) che è riservato al personale del gruppo Enel e Foncer Bilanciato (+4,6%) che può essere sottoscritto dai lavoratori dell'industria della ceramica.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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