Aziende in crisi: due anni di utili vanificati da una multa

Procedure contabili contestate seppure in vigore da sempre, perdite su crediti accertate ma elevate perché rientrino sotto la voce "modesta entità" per il cui tentato recupero non è necessario esibire la lettera dell’avvocato e qualche altra vera o presunta irregolarità. È quanto è bastato per la sanzione monstre da alcune decine di migliaia di euro che la Valtaro Formaggi si è vista recapitare nell’aprile 2012. "A conti fatti un paio d’anni di utili" racconta Andrea Mangialardi, 38 anni, amministratore della ditta fondata dal nonno Adelmo Torri nel 1970 con un fatturato 2012 di 4,5 milioni di euro e 9 tra dipendenti diretti e soci. E taglia corto: "Una forma di formaggio costa sui 450 euro. Una lettera dell’avvocato costa altrettanto. Ha senso che io anticipi a un professionista quanto speri che lui mi aiuti a recuperare? Direi di no". E aggiunge: "Nel novembre 2011 con altre due aziende della zona abbiamo dato vita a Emilia Food, tra le prime reti d’impresa dell’Emilia Romagna. E pochi mesi dopo sono scattati i controlli dell’Agenzia delle Entrate".

Che sia una coincidenza o meno non è dato saperlo ma quel che è certo è che lo strumento nato nel 2009 per permettere ai piccoli di fare massa critica per pubblicità, fiere ed export non è decollato come sperato. Continua Mangialardi: "Con le banche non ho mai sgarrato e pago tassi d’interesse del 3% ma sono certo che alla prima difficoltà schizzeranno all’insù". E sul fronte pagamenti è categorico: "Ho il 2% di insoluto pari a merce per 80-90 mila euro. Peccato che dall’ottobre scorso sia in vigore una nuova legge che fissa in 60 giorni il saldo per i prodotti deperibili. Stabilendo che se ciò non avviene chi emette fattura è perseguibile per concorrenza sleale". Come sentirsi cornuti e mazziati.