Apple1, Lamborghini, Ferrari: le aste dei grandi affari
Economia

Apple1, Lamborghini, Ferrari: le aste dei grandi affari

Pezzi rari e da collezionismo diventano veri e propri beni rifugio per curiosi investimenti

L’appuntamento è fissato per il 3 dicembre. La prossima settimana, infatti, la casa d’aste Coys batterà a Londra una rarissima Lamborghini Miura 2. In totale, l’azienda di Sant’Agata Bolognese ne aveva prodotti solo 140 esemplari. Uno di questi è stato ritrovato nel 2003 in un garage dell’Hotel Hilton di Atene. Lì l’aveva parcheggiata il suo ultimo proprietario, il cantante pop Stamati Kokotas. In realtà, la vettura era un regalo di Aristotele Onassis, che l’aveva fatta personalizzare con fari antinebbia, impianto di aria condizionata e decorazioni sul volante. Base d’asta di 480 mila euro.

Certo, non a tutti capita di trovare in garage un’auto d’epoca, ma recentemente è successo a Neil Piper che, alla scomparsa dello zio, ha rinvenuto una Mini Cooper del 1966 con tutti i pezzi originali, valore stimato di partenza: 12 mila sterline. Nulla a che vedere, in realtà, con la Ferrari 250 Testa Rossa del 1957 venduta lo scorso anno alla cifra record di 16,4 milioni di dollari .

Le auto, infatti, sono la perfetta forma di investimento alternativo: anche se quelle d’epoca hanno perso parte del loro valore in seguito alla crisi, i pezzi più rari hanno continuato a crescere . Secondo Hagi, Historic Automobile Group International , il valore della auto vintage è cresciuto del 21% negli ultimi cinque anni. Dalla recessione degli anni Novanta, invece, il valore della auto più rare è cresciuto del 200% .

L’associazione con un personaggio famoso, ovviamente, fa crescere ulteriormente il prezzo: solo poche settimane fa la casa d'aste tedesca Breker ha venduto un Apple I per 400 mila dollari. È stato il primo computer Apple, quello realizzato nel lontano 1976 e venduto di persona dal fondatore Steve Jobs per soli 200 esemplari.

Ancora: quando Elton John ha messo in vendita la sua collezione nel 2001, il valore della maggior parte dei pezzi è semplicmente raddoppiato. Non stupisce, dunque, che pochi giorni fa il costume di scena di Judy Garland de ‘Il Mago di Oz’ stia stato battuto a 480mila dollari. Una cifra a sei zeri è stata pagata a Colonia, sempre la scorsa settimana, alla casa d’asta specializzata in articoli tecnologici Breker . Un acquirente misterioso ha portato a casa uno dei sei ‘Apple 1’ esistenti al mondo perfettamente funzionanti, con tanto di libretto di istruzioni autografato da Steve Wozniack nel 1976.

Fra i settori in espansione in tempi di crisi, fa sapere Business Insider , c’è la filatelia. I pezzi rari, infatti, possono valere diversi milioni di dollari. È il caso, a quanto pare, del francobollo americano stampato durante la Guerra di Indipendenza e ritrovato casualmente il mese scorso da un pensionato tedesco che, se sarà riconosciuto autentico , varrà la bellezza di tre milioni di dollari. Spink & Son , casa d’aste specializzata in francobolli, monete e medaglie, nota un incremento del valore delle aste e una più forte presenza di investitori provenienti da economie emergenti come Brasile, Russia, India e Cina.

Anche l’arte non conosce crisi. Sotheby’s due settimane fa ha archiviato un’asta da record. Per la prima volta nei suoi 268 anni di storia, infatti, la casa londinese ha concluso in una sera vendite per 375 milioni di dollari, complici un Mark Rothko da 75 miloni e un Jackson Pollock da 40 milioni. Infine, anche meteoriti e reperti spaziali iniziano a essere sotto ai riflettori degli investitori. A ottobre, a New York, si è tenuta la più grande asta di reperti spaziali, compreso un sasso lunare da due chili stimato nell’ordine di 340mila dollari. Il valore dei pezzi ? Da pochi dollari al grammo a mille dollari e oltre, circa quaranta volte il prezzo dell’oro.

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Stefania Medetti

Sociologa e giornalista, ho barattato la quotidianità di Milano per il frenetico divenire dell'Asia. Mi piace conoscere il dietro le quinte, individuare relazioni, interpretare i segnali, captare fenomeni nascenti. È per tutte queste ragioni che oggi faccio quello che molte persone faranno in futuro, cioè usare la tecnologia per lavorare e vivere in qualsiasi angolo del villaggio globale. Immersa in un'estate perenne, mi occupo di economia, tecnologia, bellezza e società. And the world is my home.

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