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(Ansa)
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La marcia della Wagner su Mosca

Giorgio Battisti, Generale di Corpo d’Armata, spiega cos'è successo fino ad ora da punto di vista militare e cosa potrebbe succedere con l'arrivo dei mercenari nella zona della capitale russa

Più fonti – non confermate – riportano che unità della compagnia privata di sicurezza Wagner, dopo aver occupato senza colpo ferire le infrastrutture militari russe di Rostov, principale hub logistico di Mosca per il supporto alle truppe schierate in Ucraina, stiano procedendo speditamente verso la Capitale russa, che dista circa 1.000 km, senza incontrare una resistenza organizzata.

Altre fonti più recenti, sempre non confermate, informano che i contractor avrebbero già raggiunto e superato la città di Voronezh e sarebbero a meno di 450 km da Mosca.

Queste notizie, da un punto di vista militare, si prestano ad alcune considerazioni.

La prima, riguarda, la velocità di progressione che appare eccessiva per una forza di circa 25.000 uomini in movimento con mezzi da combattimento (come affermato dal capo della Wagner Prigozhin): oltre 500 km ancorché su autostrada/superstrada che collega Rostov a Mosca in poche ore risultano, a mio avviso, di difficile percorrenza in termini di tempi, ammesso anche che le truppe russe e i miliziani della Guardia Nazionale (Rosgvardija che dipende direttamente dal Presidente Putin) non oppongano una minima resistenza, come avrebbe affermato il capo della Wagner.

La seconda, è relativa ad immagini diffuse da vari blogger che mostrerebbero interventi aerei e di elicotteri d’attacco russi che avrebbero iniziato a colpire la colonna dei contractor che starebbe procedendo su un’unica rotabile.

Altre immagini rivelano iniziative russe volte a predisporre ostacoli stradali e posti di sbarramento mano a mano che ci si avvicina alla Capitale, lasciando presupporre un irrigidimento della reazione che al momento risulterebbe di limitata entità. È riportato, inoltre, che miliziani ceceni (filo russi) di Kadyrov si stiano portando verso Rostov per riprendere il controllo della città.

Un terzo punto, forse il più importante, concerne la logistica. Questa colonna motorizzata per percorrere 1.000 km deve disporre assolutamente dalla possibilità di rifornirsi lungo l’itinerario di una grande quantità di carburante. Questa esigenza, se non predisposta per tempo, potrebbe imporre temporanee (e prolungate) battute di arresto a questa rapida avanzata, come avvenuto nell’offensiva tedesca delle Ardenne nel Natale del 1944, esponendo la colonna ad attacchi aerei avversari.

Siamo ancora, tuttavia, in presenza di notizie non chiare e talvolta contrastanti, frutto anche di manipolazione mediatica. Indubbiamente, se queste frammentarie notizie fossero confermate nelle prossime ore, ci troveremmo di fronte ad una imprevista e imprevedibile crisi delle forze armate russe, simile alla repentina avanzata dei Talebani nell’agosto del 2021.

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