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(Ansa)
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Come preservare la casa da una alluvione

Quanto successo in Emilia Romagna deve farci riflettere, soprattutto per la prevenzione. Questi i consigli degli esperti

Ora che l’acqua si è ritirata e il fango ha preso a seccare i romagnoli devono fare i conti con ciò che rimane delle loro case: tra arredamenti danneggiati al punto di dover essere buttati e pareti che continuano a trasudare umidità, rendendo gli ambienti malsani e ben poco vivibili. È il momento della conta dei danni, quello in cui la realtà si presenta alle vittime dell’alluvione e le lascia, se non inermi, ché i romagnoli non lo sono e lo abbiamo ben visto, di certo atterriti.Ma qualcosa, in attesa di grandi lavori di ristrutturazione, si può fare e qualcos’altro, invece è assolutamente da evitare, come spiega l’architetto Vincenzo Polimeni, AD di Facile Ristrutturare: “Abbiamo pensato di usare a favore del maggior numero di persone possibile le competenze del nostro Ufficio Tecnico - spiega Polimeni - affinché sappiano come comportarsi per limitare i danni alle loro abitazioni. Innanzitutto dobbiamo fare una differenza: le case in cui è entrata solo acqua hanno probabilmente riportato meno danni, come ad esempio quelli agli scarichi o all’impianto elettrico, rispetto a quelle invase dal fango. Se nelle prime, solo a titolo di esempio, una volta asciugati corrugati attraverso i quali passano i fili elettrici, la situazione è praticamente risolta, nelle seconde i fango che si è solidificato ha danneggiato irrimediabilmente l’impianto, ragion per cui sarà necessario prevedere tra le spese da sostenere anche quella del suo completo rifacimento.In linea generale, però, i consigli elaborati dai nostri tecnici che possiamo dare in questa prima fase sono comuni a tutti, sono semplici e veloci da mettere in pratica e possono, in alcuni casi, fare la differenza rispetto ai costi che dovranno poi essere sostenuti”.Ecco dunque cosa fare e non fare secondo gli esperti nelle ristrutturazioni chiavi in mano.

COSA NON FARE:

Non buttare il fango negli scarichi o fognature, rispettare le indicazioni degli enti preposti per lo smaltimento dello stesso.Non utilizzare apparecchi elettrici (compresi eventuali deumidificatori che necessitino dell’allaccio alla rete domestica) se l’impianto elettrico non è stato perfettamente ripristinatoNon entrare dentro gli ambienti da trattare per la presenza di muffe senza l’utilizzo di dpi specifici (mascherine protettive, guanti e occhiali)

COSA FARE:

Far asciugare gli ambienti facendo areare ogni singola stanza:Eliminare tutta l’umidità accumulata, eventualmente anche tramite l’aiuto di ventilatori e/o deumidificatori passivi (senza utilizzo di elettricità). È possibile utilizzare dei deumidificatori classici solo nel caso l’impianto elettrico sia già stato verificato;Portare fuori dall’abitazione tutti gli oggetti danneggiati specialmente tutti i tessuti che trattengono maggiormente acqua e umidità.

Verificare lo stato dei supporti murali:

Eliminare le eventuali muffe formatesi su pareti e/o arredo mediante l’utilizzo di prodotti specifici a base di ipoclorito di sodio. Assicurarsi che le pareti siano ben asciutte e, con un pennello o con l’utilizzo di un vaporizzatore, trattare le zone interessate e far agire per alcune ore. Assicurarsi che le pareti siano totalmente asciutte prima dell’eventuale ritinteggiatura;

Eliminare gli eventuali rigonfiamenti o difformità degli intonaci su pareti e soffitti mediante appositi “raschietti” o “spatole”;

Verificare la presenza di crepe su muri e architravi ed eventuali distacchi tra travi, pilastri e solai (rivolgersi ad un tecnico specializzato qualora queste fossero particolarmente evidenti).

Verificare lo stato degli impianti elettrici tramite un tecnico specializzato:Ispezionare il quadro elettrico e verificare se l’interruttore presente sul generale è ancora attivo, in tal caso staccarlo immediatamente. Azionare il “salvavita” se presente;

Verificare la presenza di cortocircuiti nell’impianto o eventuali danni evidenti su prese, interruttori o luci;

Assicurarsi che tutti i collegamenti elettrici ed elettrodomestici non presentino umidità eventualmente smontando le placche degli interruttori per far defluire l’acqua presente all’interno dei corrugati nei muri.

Verificare il corretto funzionamento di tutte le utenze idrauliche:

Rimuovere le eventuali otturazioni evidenti dovute alla presenza di detriti od oggetti che ostruiscano l’imbocco degli scarichi fognari;Aprire ogni rubinetto (non simultaneamente), e assicurarsi che eroghino la corretta quantità d’acqua. In caso contrario, rimuovere i filtri e riprovare;

Verificare, contestualmente, che l’acqua defluisca agevolmente negli scarichi. In caso contrario, provare a cercare elementi d’ostruzione presenti all’interno dello scarico; In caso di portata di carico insufficiente o difficoltà di scarico, contattare un tecnico specializzato. Contattare un tecnico specializzato per far analizzare l’acqua e farne verificare la potabilità.

“Infine il nostro consiglio più difficile da mettere in atto è di non affrettare i tempi: l’asciugatura delle pareti e dei pavimenti è un processo lento di cui, per una corretta ristrutturazione, prima di procedere cioè con il rifacimento di intonaci e tinteggiature, bisogna tenere conto. La fretta, ossia il mancato rispetto dei tempi, potrebbe causare alla vostra casa ulteriori danni come la formazione di muffe future. Ovviamente i nostri tecnici sono a disposizione, a titolo gratuito, per aiutare la popolazione colpita dall’alluvione con sopralluoghi e stime dei danni”.

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