Attentato di Nizza, un anno dopo: le foto della polemica
Perché la procura di Parigi ha chiesto il ritiro dalla vendita del numero del settimanale Paris Match che contiene immagini crude dell’attacco
Morbosi astenersi. Chi pensava di andare in edicola e comprare l’ultimo numero del settimanale Paris Match con le immagini inedite dell’attentato di Nizza, resterà deluso.
La procura di Parigi ha disposto del ritiro dalle edicole del numero attuale citando in giudizio il settimanale francese che contiene le foto, particolarmente crude, ottenute dai sistemi di videosorveglianza del comune sull’attacco avvenuto il 14 luglio 2016.

La polemica sulla pubblicazione di Paris Match
A un anno dall’attentato rivendicato dall’Isis, dove sono morte 86 persone (tra cui 6 italiani), la pubblicazione del giornale ha fatto scatenare l’ira dei familiari delle vittime e del sindaco della città francese.
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Un référé pour empêcher la diffusion de Paris Match https://t.co/f1SO10BAim
; Eric Morain (@EricMorain) 12 luglio 2017
Ça me rappelle ce tweet du 15 juillet 2016 à 01h05.
; Eric Morain (@EricMorain) 12 luglio 2017
Mais ça c'était avant @ParisMatch pic.twitter.com/9o5eIcQCrd
Photos de l'attentat: des kiosquiers niçois boycottent Paris-Match https://t.co/8j22AxU6YI pic.twitter.com/ceCtEHPprl
— Nice-Matin (@Nice_Matin) 13 luglio 2017
Pensées aux familles endeuillées et aux blessés. A deux jours de la journée commémorative, ces images sont insoutenables et abjectes.
; Christian Estrosi (@cestrosi) 12 luglio 2017
Per questo motivo è prevista un'udienza d'urgenza affinché si possa decidere del blocco anche nel formato online. La procura ha anche aperto un'inchiesta per "violazione del segreto investigativo".
L’attentato del 14 luglio 2016
Quella sera doveva essere una festa di piazza, di tutti. Una grande festa fatta di musica e fuochi d’artificio per ricordare la presa della Bastiglia. Invece alle 22.34 un killer di Isis, il tunisino Mohamed Lahouaijei-Bouhel a bordo di un camion, si lancia sulla folla della Promenade des Anglais falciando centinaia di persone, uccidendone 86 e ferendone 450.
La difesa del settimanale
Paris Match ha difeso "il diritto all’informazione" sostenendo che dalle immagini fornite le persone non sono identificabili.