Aeroporti italiani, caos voli e polizia
(Ansa)
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Aeroporti italiani nel caos perché mancano i poliziotti

Le vacanze estive si stanno trasformando in un incubo non solo a causa di cancellazioni, ritardi dei voli e maltempo ma anche per la carenza di poliziotti agli imbarchi

Finita la pandemia e con la ripresa del turismo per i milioni di persone che hanno deciso di mettersi in viaggio, le vacanze estive si stanno trasformando in un incubo non solo a causa di cancellazioni, ritardi dei voli e maltempo ma anche per la carenza di poliziotti aI controlli di imbarchi ed arrivi, in numero davvero insufficiente per sostenere un aumento così elevato di utenti.

Come il caso del volo diretto in Albania e partito dall’aeroporto di Roma Fiumicino venerdì sera alle 22. Un utente racconta: «In fila con 300 persone abbiamo atteso il nostro turno per imbarcarci sull’areo diretto in Albania e partito con un’ora di ritardo. Eravamo tutti molto agitati al pensiero di perdere il volo perché ad occuparsi dei controlli all’imbarco c’erano solo due poliziotti. Poi all’improvviso come se non bastasse hanno anche spostato il Gate dal numero 55 al 2, così abbiamo iniziato tutti a correre ma per fortuna siamo riusciti ad imbarcarci». Una situazione al limite che vede i principali aeroporti italiani che accolgono milioni di viaggiatori in grande difficoltà; ad esempio a Malpensa, dove transitano circa 21 milioni di persone l’anno ci sono a disposizione in tutto 500 agenti che si occupano di tutti i servizi di Polizia (controlli dei documenti e sicurezza).

Mentre a Roma Fiumicino nel primo semestre del 2023 sono passate 16 milioni di persone e si stima ne arriveranno entro la fine dell’anno 40 milioni ma si dispone anche qui solo di 500 agenti. Va ancora peggio all'altro scalo lombardo, quello di Orio al Serio dove a fronte di 15 milioni di passeggeri ci sono solo 150 agenti. Stessi problemi dell’aeroporto di Catania dove si è richiesto l’intervento del Prefetto per la grave carenza di agenti. Una condizione esasperante per chi si mette in viaggio ma soprattutto per le forze dell'ordine come denunciano i sindacati di Polizia

Cosa sta succedendo negli aeroporti?

«Gli Uffici di Polizia di Frontiera presso gli aeroporti italiani soffrono di una storica carenza di personale che oscilla tra il 20 ed il 30%. Carenze di organico che si sono create soprattutto negli anni del blocco del turnover che non ha consentito la sostituzione dei poliziotti che andavano in pensione ed aggravata ulteriormente dalla Legge Madia che ha tagliato gli organici di 10.000 unità per la Polizia di Stato».

Cosa comporta con la ripresa del turismo?

«Comporta che siamo in continua emergenza soprattutto nei periodi di maggiore affluenza turistica. Negli aeroporti le criticità si stanno verificando soprattutto con i controlli da effettuare per chi proviene da nazioni extra shengen che richiedono verifiche più approfondite. Purtroppo ora recuperare quando abbiamo perso nel Sistema Sicurezza del Paese è necessario effettuare un pluriennale piano di investimenti per risorse umane e logistiche cosa che l’attuale Governo sembra abbia voglia di fare ma che verificheremo nel corso della predisposizione della Legge di Bilancio per il 2024».

Quali sono gli aeroporti più problematici?

«Sicuramente Roma Fiumicino dove hanno stimato che transiteranno oltre 40 milioni di passeggeri a fronte di un organico di 600 agenti, insufficienti per un flusso così elevato perché che si occupano di tutti i servizi. Stesso discorso per l’aeroporto di Bergamo che con circa 150 Poliziotti deve gestire un flusso di 16 milioni di passeggeri. Mentre a Catania oltre alle carenze organiche ci sono anche problematiche gestionali, infatti, tra i poliziotti che prestano servizio all'ufficio polizia di frontiera del controllo dei passeggeri in entrata e uscita dal territorio nazionale e gli operatori che prestano servizio nell'ambito della sicurezza aeroportuale non c’è differenza. Ossia in caso di emergenza si devono rendere immediatamente disponibili al fine di dare man forte e attivare le previste procedure. Una confusione che specialmente in questo periodo di grande affluenza passeggeri mette in difficoltà la Polizia di Stato, i passeggeri e quanti lavorano nello scalo aereo. Una circostanza che ha messo alcuni operatori della Polizia di Stato effettuare interventi da soli, circostanza che, come noto, rappresenta un pericolo non indifferente».

Cosa si rischia in questo periodo a causa delle carenze di organico?

«Il rischio è che i Poliziotti che lavorano presso gli aeroporti italiani siano sottoposti ad ulteriori sacrifici, quindi costretti a rinunciare alle ferie, magari anche ai riposi settimanali ed a prolungare oltremodo i turni di servizio e poi a doversi confrontare con turisti giustamente arrabbiati a causa delle code per i controlli».

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Linda Di Benedetto