Mostra del cinema di Venezia 2023, i film più attesi
Emma Stone e Mark Ruffalo nel film "Povere creature!" (Credits: Atsushi Nishijima)
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Mostra del cinema di Venezia 2023, i film più attesi

Pierfrancesco Favino in divisa da Comandate dà il la all'edizione numero 80, tra big assenti e altri che hanno detto «sì» nonostante lo sciopero degli attori di Hollywood. Ecco i film che non vediamo l'ora di vedere

Mentre lo sciopero degli sceneggiatori e degli attori di Hollywood sembra lontano dalla fine, la Mostra del cinema di Venezia 2023, edizione numero 80, accende sale e schermi e stende il suo red carpet. Che non sarà calcato da tutti i divi più di grido, ma avrà comunque le stelle europee - come Mads Mikkelsen - e i big dei film indipendenti. Ovvero: Emma Stone out, Adam Driver in.
Se paillettes e luccichini hanno comunque il loro appeal glamour attraente, saranno le storie, una volta di più, a dover brillare e a cercare la luce.
L’apertura è affidata a Comandantedi Edoardo De Angelis, regista napoletano fattosi notare con Indivisibili: debutta in Sala Grande, subito dopo la consegna del Leone d’oro alla carriera a Liliana Cavani, con una storia di eroismo italiana, quella del militare italiano Salvatore Todaro, un Pierfrancesco Favino in divisa, che durante la seconda Guerra mondiale salvò i nemici da morte certa in mare, portandoli verso un porto sicuro: affondava il ferro nemico, ma l’uomo lo salvava.

Tra gli 82 lungometraggi che dal 30 agosto al 9 settembre saranno presentati al Lido di Venezia, ecco i 10 film più attesi.

Povere creature! di Yorgos Lanthimos

Yorgos Lanthimos è una delle voci più interessanti del cinema internazionale. Con Dogtooth (2009) il regista greco ci ha raggelati con un’allegoria di dittatura in formato famiglia, con The Lobster (2015) ecco un’inquietante e grottesca distopia sull’amore, con La favorita (2018) ci ha divertito e ammaliati con bassezze, desideri e giochi di poter attorno a una regina poco regale. Ed ecco Povere creature, film in concorso prodotto e interpretato da Emma Stone che purtroppo non sarà al Lido per lo sciopero degli attori di Hollywood.
La sceneggiatura scritta da Tony McNamara (candidato all’Oscar per La favorita), basata sul romanzo di Alasdair Gray, narra la fantastica evoluzione di Bella Baxter (Stone), una novella Frankenstein. È una giovane donna riportata in vita dal brillante e poco ortodosso scienziato Dr. Godwin Baxter (Willem Dafoe). Sotto la protezione di Baxter, Bella è desiderosa di imparare. Affamata della mondanità che le manca, Bella fugge con Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), un abile e dissoluto avvocato, in una travolgente avventura attraverso i continenti. Libera dai pregiudizi del suo tempo, Bella è sempre più decisa nel suo proposito di difendere l'uguaglianza e l’emancipazione.

Ferrari di Michael Mann

Inossidabile Michael Mann che a 80 anni, a otto anni da Blackhat (2015), torna per raccontare un’icona italiana, genio e cupezze di Enzo Ferrari, interpretato da Adam Driver. Penélope Cruz è sua moglie Laura.
Nella Modena del 1957 l’Enzo Ferrari di Driver, ex pilota e costruttore delle auto più famose al mondo, sta vivendo una crisi personale e professionale. L’azienda che dieci anni prima aveva creato dal nulla è in grave difficoltà e anche il matrimonio con la moglie sta diventando sempre più tempestoso dopo la morte del loro unico figlio Dino e la scoperta dell’esistenza di Piero, il figlio che Ferrari aveva avuto da una relazione extraconiugale. In cerca di riscatto, il Drake decide di puntare tutto su una gara di velocità che si disputa in Italia: la leggendaria Mille Miglia.
Nel cast anche Shailene Woodley nel ruolo di Lina Lardi, Patrick Dempsey e Jack O'Connell indossano le tute dei piloti Piero Taruffi e Peter Collins, Sarah Gadon è Linda Christian e Gabriel Leone il carismatico Fon De Portago.

The Killer di David Fincher

Tanta attesa per David Fincher, che alle spalle ha seminato cult o titoli di successo, da Fight Club a Panic Room, da The Social Network a Il curioso caso di Benjamin Button.
Il regista americano riporta sul set Michael Fassbender, che mancava dal 2019. È lui il killer protagonista del titolo, in piena crisi mentale. Il film, in concorso, è tratto dalla graphic novel omonima scritta da Matz e disegnata da Luc Jacamon.
Nel cast anche Tilda Swinton, Charles Parnell, Arliss Howard, Kerry O’Malley, Sophie Charlotte.

Dogman di Luc Besson

Luc Besson in concorso tra i grandi autori di Venezia? Sì. E il direttore della Mostra Alberto Barbera ha acceso le attese presentando così Dogman: «Mi auguro che convinca anche chi crede che Besson sia solo un ottimo autore di action movie».
Il regista francese di Nikita, Léon e Il quinto elemento ha assoldato uno dei più interessanti attori emergenti, Caleb Landry Jones, già premiato come migliore attore a Cannes nel 2021, per raccontare in un thriller d’azione la storia di Douglas, un ragazzo con alle spalle un’infanzia difficile che trova la salvezza nell’amore dei suoi cani.

Caleb Landry Jones nel film "Dogman" (Credits: Shana Besson)

Maestro di Bradley Cooper

Bradley Cooper è chiamato alla conferma come regista dopo il suo buon debutto con A star is born (2018), in duetto – anche canoro – con Lady Gaga. Il divo americano rimane nel mondo della musica per questa sua opera seconda in un biopic su Leonard Bernstein, compositore, direttore d'orchestra, pianista, multiforme genio musicale che ha cambiato il rapporto del pubblico americano (e non solo) con la musica classica. Lo interpreta lo stesso Cooper.
Ma Maestro – film in concorso - è anche la storia d’amore con l’attrice e attivista di origine costaricana Felicia Montealegre (Carey Mulligan), dal momento in cui si incontrarono nel 1946 a una festa, passando per due fidanzamenti, un matrimonio durato 25 anni e tre figli. Sceneggiatura di Cooper e Josh Singer.
Si sperava nella presenza di Bradley Cooper a Venezia, in quanto regista oltre che attore, ma sembra che non ci sarà: esserci non sarebbe stato visto come una bella mossa dal sindacato degli attori.

Priscilla di Sofia Coppola

Sofia Coppola torna al Lido dopo il Leone d’oro vinto nel 2010 per Somewhere.
Quasi come replica al luccicante Elvis (2022) di Baz Luhrmann, la regista figlia d’arte sposta lo sguardo a lato del mito, raccontando la vera e tormentata storia di Priscilla Beaulieu (Cailee Spaeny), giovane moglie di Elvis Presley, conosciuta quando il cantante già famoso era in servizio militare in Germania. Quando l’adolescente Priscilla incontra Elvis (Jacob Elordi) a una festa lui, che è già una superstar del rock’n’roll, rivela a lei un lato inaspettato di sé. Lui sarà un colpo di fulmine, ma anche un uomo capace di rappresentare un alleato nella sua solitudine, un vulnerabile migliore amico. Una storia iniziata in una base dell’esercito tedesco e proseguita nella loro tenuta da sogno a Graceland.
Film in concorso, è basato sulla biografia del 1985 Elvis and me, scritta dalla stessa protagonista.

Coup de chance di Woody Allen

A 87 anni Woody Allen sforna lungometraggi al ritmo delle sue sedute di psicoterapia. Ed ecco il suo cinquantesimo film, presentato a Venezia fuori concorso, il primo in lingua francese.
Riflessione semiseria sul peso determinante del caso nella vita umana, Coup de chance racconta di Fanny (Lou de Laâge) e Jean (Melvil Poupaud), due giovani innamorati a cui la vita sembra sorridere, che trascorrono esistenze tranquille e vivono in un bellissimo appartamento di Parigi. Quando però Fanny reincontra il compagno di scuola Alain (Niels Schneider), rimane irrimediabilmente affascinata da lui e la storia tra lei e Jean viene compromessa. Allen la definisce una storia di romanticismo, passione e violenza nella Parigi contemporanea.

Immagine del film "El Conde" (Credits: Netflix)

El Conde di Pablo Larraín

Da Jackie (2016) a Ema (2019) fino a Spencer (2021), Pablo Larraín è ormai un habitué di Venezia e del concorso principale. Regista cileno molto apprezzato, dopo i ritratti di donne su Lady Diana e Jackie Kennedy torna nel suo Cile, da cui finora sono usciti i suoi film più incisivi (Tony Manero e Post Mortem).
Rivisitazione del genere vampiresco, El Conde racconta del dittatore Augusto Pinochet (Jaime Vadell) che si risveglia dopo aver finto di morire, per continuare a succhiare il sangue, metaforico e reale, dei suoi concittadini.
Nel cast anche Gloria Münchmeyer, Paula Luchsinger e l’attore feticcio di Larraín, Alfredo Castro.

Aku wa sonzai shinai (Evil does not exist) di Ryūsuke Hamaguchi

Il regista giapponese, premio Oscar con Drive my car e Orso d'argento a Berlino con Il gioco del destino e della fantasia, ora con Aku wa sonzai shinai (Evil does not exist) – film in concorso - ci porta nel piccolo villaggio di montagna di Mizubiki, vicino a Tokyo, dove un padre e una figlia conducono una vita modesta secondo i cicli e l’ordine della natura. La loro quotidianità, come anche l’equilibrio ecologico del villaggio e il modo di vivere civile dei suoi abitanti, sono però messi in pericolo quando una grande azienda vuole costruire proprio lì un glamping, un campeggio di lusso...

Io capitano di Matteo Garrone

È il film italiano più atteso tra i sei in concorso. Matteo Garrone, già Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2008 con Gomorra, torna a quattro anni da Pinocchio. Questa volta racconta il viaggio avventuroso di due giovani che lasciano Dakar per raggiungere l'Europa: un'Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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