Così il lusso si prende le Olimpiadi
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Moda

Così il lusso si prende le Olimpiadi

Per la prima volta nella storia, un gruppo come LVMH diventa partner ufficiale dei giochi olimpici. A dimostrazione che il binomio moda e sport è davvero vincente

LVMH sarà lo sponsor ufficiale delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi nel 2024. A un anno esatto dall’inizio dell’evento, Bernard Arnault ha annunciato, all’ombra della Tour Eiffel, che il gruppo da lui capitanato sarà un partner «premium» per tutta la durata degli eventi con alcune maison impegnate in iniziative specifiche quali la produzione di uniforme per gli atleti (Louis Vuitton, Dior, Berluti), la produzione delle medaglie della competizione (Chaument) e il rifornimento di champagne per le celebrazioni (Möet Hennessy). Sephora sarà poi partner per la staffetta della torcia olimpica. Ancora incerta la presenza della divisione orologi, essendo Omega - Gruppo Swatch - cronometrista ufficiale.

«Era naturale che LVMH e le sue maison prendessero parte a questo eccezionale evento internazionale» ha dichiarato il CEO. «Lo sport è una straordinaria fonte di ispirazione per le nostre maison, che uniranno l'eccellenza creativa e le prestazioni atletiche contribuendo con il loro savoir-faire e la loro audace innovazione a questa straordinaria celebrazione».

«È una partnership di superlativi, la città più bella del mondo, il più grande gruppo di lusso del mondo e il più grande evento sportivo del mondo», ha affermato Oudéa-Castéra, ministro dello sport durante il suo discorso.

Una partnership da 150 milioni di euro che arriva a poche settimane dall’annuncio dell’ultimo ambassador di Louis Vuitton: il campione di tennis Carlos Alcaraz. A riprova che il mondo dello sport può offrire grandi opportunità anche al settore del lusso. LVMH è l’unico partner della categoria, al fianco della banca francese BPCE, della società di telecomunicazioni Orange, del gruppo energetico francese EDF, del gruppo di ipermercati francese Carrefour e del gruppo farmaceutico francese Sanofi.

(Philippe Servent)

Il gruppo ha inoltre annunciato che fornirà «un sostegno diretto ad alcuni atleti i cui viaggi il cui percorso esemplare li rende “Artigiani di tutte le vittorie”» come il nuotatore Léon Marchand, attuale detentore del record mondiale per i 400 metri misti (ultimo record “rubato” a Micheal Phelps). Infine, LVMH sta unendo le forze con Secours Populaire Français, un ente di beneficenza con cui collabora da diversi anni, per rafforzare un programma che consentirà a 1.000 bambini in condizioni di vulnerabilità di accedere a iscrizioni ad associazioni sportive, allenamenti e lezioni.

«Proprio come l'ideale olimpico è spingere i limiti [dei risultati atletici], la bellezza di Parigi ci ispira a spingerci sempre oltre nella ricerca della bellezza» ha sottolineato Bernard Arnault durante la conferenza stampa di ieri. «Lo sport sta diventando sempre più culturalmente rilevante. Gli eventi sportivi riuniscono sempre più persone della musica e del cinema. E gli atleti si interessano alla moda e indossano marchi di alta moda come non facevano prima. Quindi sport e moda iniziano ad avere sempre più in comune», ha aggiunto Antoine Arnault.

Storicamente, il rapporto tra sport e moda è sempre stato uno di reciproco scambio e influenza. A partire dagli abiti in jersey, «in stile sportivo» di Coco Chanel negli anni Venti passando alle radici equestri di Thierry Hermès, fino al contributo di Calvin Klein e Ralph Lauren nella creazione dello «sportswear americano». Un’influenza arrivata fino ai giorni nostri, racchiusa nel termine «athleisure» che, durante gli anni del Covid, ha raggiunto 300 miliardi di dollari.

Ma basta guardare ai numeri pubblicati da Lefty in merito all’ultima edizione di Wimbledon per comprendere l’enorme opportunità che gli eventi sportivi rappresentano per il mondo della moda. L’Earned Media Value per il settore moda - dal primo luglio al 18 luglio - è stato pari a 13,5 milioni di dollari (contro i 4,4 dello sport). Ralph Lauren, assoluto protagonista a Wimbledon ha raggiunto un EMV pari a 20,1 milioni di dollari, seguito da Rolex (3,6 milioni) e Louis Vuitton (1,1 milione). Nel complesso, 140 giocatori hanno condiviso post Instagram in cui venivano menzionati brand di moda, per un engagement totale del 9,9%.

Al tempo stesso, guardando alle ultime presentazioni delle collezioni di moda maschile per la primavera/estate 2024, lo sport è stato assoluto protagonista. Tra le discipline a registrare i tassi più alti di EMV: Basket (36,8%), Calcio (15,5%), Danza (6,6%), Boxe (5,3%), Skateboarding (5,5%), Racing (5,3%) e Football americano (3,9%).

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Mariella Baroli