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(Aesop)
Beauty

Grazie a Aesop, la saponetta si trasforma in un'opera di design

L'installazione, a cura di Nicolas Schuybroek, sarà in scena nello store del brand in Piazza Cordusio. L'artista: «Andare all'essenza non è una tendenza ma una vera e propria necessità».

Fino al 21 aprile 2024, nella cornice della Milano Design Week, il nuovo store Aesop di Milano in Piazza Cordusio si trasforma in un'opera sensoriale, con la firma di Nicolas Schuybroek. Al centro dell’installazione, una saponetta — oggetto funzionale per la casa — utilizzato in massa in una formazione a griglia. All'interno dell'assemblaggio, piccole cavità rettangolari sono create rimuovendo le saponette, generando portali attraverso i quali entrare nel mondo sensoriale dei prodotti di Aesop.

Nella calma silenziosa della struttura, un terapista del viso Aesop eseguirà un trattamento performativo e informativo alle 17.55 di ogni giorno. Questa sorta di soap opera illustrerà l'approccio unico del brand alla cura di sé, la scienza della pelle e l'importanza dei sensi. Movimenti meticolosamente coreografati saranno narrati da una voce ultraterrena, che impartirà una saggezza viscerale che fa eco alla dedizione di Aesop nel nutrire sia la pelle che la psiche.

«La forma che segue la formulazione è un'espressione olistica del brand», racconta Aï Kato, direttore creativo di Aesop. «Riunisce la nostra venerazione per il design con il nostro desiderio di elevare atti banali come il lavaggio delle mani o l'idratazione in qualcosa di eccezionale e persino divertente. Ma soprattutto è una celebrazione di ciò che ci ha sostenuto e ispirato per trentotto anni: il nostro prodotto».

Protagonista assoluta è la visione di Nicolas Schuybroek che, insieme a Panorama, ripercorre l’ispirazione dietro al progetto e l’importanza di un approccio attento e sostenibile.

Qual è l'ispirazione alla base dell’installazione?

Una delle caratteristiche di Aesop sono i prodotti riconoscibili, perfettamente impilati e allineati in ogni negozio del mondo. L'impressione generale di questa griglia, composta da confezioni dal design perfetto, unifica ogni singolo punto vendita, mantenendo l’unicità di ogni negozio. Abbiamo voluto reinterpretare questa idea e sviluppare una riconoscibilità simile, utilizzando un prodotto emblematico con una configurazione diversa. Essendo da sempre ammiratori di movimenti artistici come l'Arte Povera o il Superstudio, il famoso studio di architettura italiano degli anni Sessanta e Settanta, questa combinazione ha portato rapidamente all'idea di utilizzare un oggetto domestico semplice come un blocco di sapone per comporre una struttura a griglia. Il motivo lineare e geometrico di questa installazione crea un sottile ma sorprendente contrasto con le forme circolari del negozio.

Tutto inizia con una saponetta. Perché avete utilizzato un oggetto così comune per creare questa installazione?

È stato naturale per entrambe le parti scegliere il blocco di sapone come mezzo ideale per creare una scenografia unica. La scenografia è un'installazione architettonica, che può essere letta come una parete in muratura incollata con le lastre Body Cleansing Slabs. La forza dei prodotti Aesop deriva dall'attenta cura di ciò che è essenziale e di ciò che non lo è. Concentrandosi sugli ingredienti del prodotto e lasciando che parlino da soli. È così che ci piace affrontare anche i nostri progetti. Curando con attenzione e creando uno sfondo forte per tutta la splendida abilità artigianale e il savoir-faire che c'è dietro.

La sostenibilità è al centro di Aesop e anche di questa creazione. Che ruolo ha avuto durante il processo creativo?

Con Aesop ci siamo assicurati che la scenografia fosse smontabile e riutilizzabile per progetti futuri. Alla fine abbiamo anche deciso insieme di realizzare la scenografia in una struttura in MDF riciclato invece che in metallo, per ridurre l'impronta di carbonio dell'installazione. Non c'è altro modo di concepire un progetto temporaneo. Il nostro lavoro è profondamente influenzato e caratterizzato dall'uso di materiali naturali, come la pietra, il lino o il legno. È una scelta sostenibile perché questi materiali ci dureranno più a lungo e diventeranno sempre più belli nel tempo, il che è una parte essenziale di questo processo sostenibile. Progettare e realizzare qualcosa che resista alla prova del tempo, per allontanarsi dall'usa e getta delle cose.

Quali sentimenti vuole evocare con il suo progetto?

In un mondo estremamente complesso e polarizzato come quello di oggi, la necessità , sia fisica che intellettuale, di spazi contemplativi e tranquilli è accentuata e probabilmente ancora più importante di anni fa. Le case e i progetti in generale tendono a diventare rifugi, spazi protettivi, meditativi e appartati, dove il disordine quotidiano non è di casa. Andare all'essenza, a mio avviso, non è una tendenza ma una vera e propria necessità al giorno d'oggi, ed è per questo che l'architettura minimale e gli interni tattili, senza tempo e caldi che emanano una certa emozione continueranno a funzionare.

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Mariella Baroli