Sergio Mattarella, memoria di Borsellino
(Ansa)
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Mattarella: «La Repubblica si inchina alla memoria di Borsellino»

Il presidente della Repubblica ha aggiunto: «quel barbaro eccidio, compiuto con disumana ferocia, colpì l'intero popolo italiano e resta incancellabile nella coscienza civile»

Le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il trentunesimo anniversario della Strage di via D’Amelio: «Nell'anniversario della strage di via D'Amelio la Repubblica si inchina alla memoria di Paolo Borsellino, magistrato di straordinario valore e coraggio, e degli agenti della sua scorta - Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina - che con lui morirono nel servizio alle istituzioni democratiche». Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in una dichiarazione aggiungendo: «quel barbaro eccidio, compiuto con disumana ferocia, colpì l'intero popolo italiano e resta incancellabile nella coscienza civile».

Secondo Mattarella Borsellino e Falcone avevano dimostrato che la mafia poteva essere sconfitta. «In questo anniversario, desidero rinnovare i sentimenti di cordoglio e vicinanza ai familiari di Paolo Borsellino e degli altri servitori della Stato che pagarono con la vita la difesa della nostra libertà», conclude il capo dello Stato.

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Francesca Catino