Pizza al taglio, storia e ricette
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Pizza al taglio, storia e ricette

La Rubrica - Chef in Camicia

La pizza al taglio la conosciamo tutti, famosa grazie al grande Gabriele Bonci e un’istituzione a Roma, infatti viene chiamata anche pizza romana data la sua origine. Si tratta di una pizza davvero deliziosa, perfetta da mangiare a ogni ora e con ogni condimento. Rappresenta anche un ideale street food della capitale, in virtù delle dimensioni dei pezzi che permettono di mangiarla senza usare le posate, godendo appieno della sua croccantezza anche mentre si passeggia. Ma sapevate che la sua origine è davvero molto recente?

Le origini della pizza al taglio

Durante gli anni ‘70, grazie all’idea di alcuni pizzaioli di modificare la forma del classico impasto del pane per realizzare la pizza dalla forma rettangolare nacque quella che oggi chiamiamo “pizza al taglio”.

L’impasto, però, senza alcuna perfezione, risultava particolarmente pesante, e per questo per niente digeribile, quindi di primo acchito rappresentava un po’ un fallimento.

Ma dobbiamo arrivare al 1987 per vedere la sua rinascita, attuata dal giovane pizzaiolo Angelo Iezzi, che preso dalla creatività e dalla volontà di sperimentare, riuscì a realizzare un nuovo impasto a lunga lievitazione, particolarmente idratato e con l’olio d’oliva. Il risultato fu sorprendente, tanto che in poco tempo molti altri pizzaioli della Capitale si specializzarono nella pizza formato teglia conosciuta anche come pizza alla romana o pizza al taglio - oggi apprezzata soprattutto quella di Gabriele Bonci.

Condimenti perfetti

Sapevate che all’inizio la pizza al taglio esisteva soltanto in due varianti, bianca o rossa? Ebbene sì, perché solo successivamente si cominciò ad aggiungere la mozzarella e altri ingredienti, per renderla più saporita.

Oggi gli abbinamenti più gettonati sono: salamino e gorgonzola, patate e cipolle, acciughe e fiori di zucca, ma anche l’indimenticabile quattro formaggi.

Info: chefincamicia.com

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Federico Pizzileo