caro bollette
(Ansa)
Economia

Caccia ai miliardi contro il caro bollette

Il Governo sta lavorando per recuperare più risorse possibili ma il passare del tempo rende solo più grande la montagna di soldi necessari ad aiutare famiglie ed economia

Il Governo Draghi è al lavoro per mettere a punto il nuovo decreto contro il caro bollette. Ieri il ministro dell’Economia, Daniele Franco ha avuto una riunione con il sottosegretario alla Presidenza, Daniele Garofoli, e poi i due hanno anche incontrato il Direttore generale di Confindustria, Francesca Mariotti, per fare il punto sulle linee generali del provvedimento contro il caro bollette. Gli obiettivi del nuovo decreto sono dunque, da una parte quello di concedere nuovi aiuti alle famiglie e alle imprese, e dall’altro di aumentare la produzione di gas nazionale e delle rinnovabile (nel medio periodo). A lavorare al tema energia c’è però anche il sistema Lombardia. Questo ha infatti deciso di redigere un nuovo documento, da sottoporre al Governo per presentare diverse proposte per affrontare l’emergenza energetica e per sostenere il credito. L’idea è emersa ieri durante il “Tavolo competitività” al quale hanno partecipato, presso Regione Lombardia: Confindustria, Confartigianato, Confapindustria Confimi, Ance, Cna, Claai, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Sistema Impresa, Alleanza della cooperazione Lombarda (Confcooperative, Legacoop, Agci), Abi, Confprofessioni, Unioncamere, Anci e Cisl.

Le posizioni politiche dei leader

"Servono almeno 7 miliardi sui conti correnti di famiglie e piccoli imprenditori e artigiani, perché possano rateizzare le Bollette. Ovviamente ci sono dei limiti di fatturato e spesa, ma la bolletta è mediamente raddoppiata e sui piccoli bisogna intervenire subito". Queste le parole del segretario della Lega, Matteo Salvini in diretta ieri su Radio Rtl 102.5. "In prospettiva – continua - occorre produrre, estrarre e importare più gas e sperare che non ci sia alcuna guerra tra Ucraina e Russia”.Ma non solo, perché Salvini punta anche sul nucleare e sull’aumentare l’estrazione del gas nel nostro Paese: “Servono subito il decreto Energia e idee chiare per il futuro. L'Italia ha bisogno di aumentare l'estrazione di gas e, per i prossimi anni, serve una riflessione seria sul nucleare di ultima generazione. I troppi No ideologici fanno male al Paese".

Per Forza Italia i fronti di azione devono essere due: uno di breve e l’altro di lungo termine. “Sul caro bollette, se nell'immediato la priorità è abbattere subito gli aumenti, poi occorrerà sostenere forti investimenti sulle fonti alternative, pulite e rinnovabili, pannelli solari in ogni tetto d'Italia e rilancio per la produzione di gas e per la ricerca sul nucleare, al fine di rendere il nostro Paese autonomo dal punto di vista energetico”, si legge in una nota di Forza Italia del deputato, Sestino Giacomoni, membro del coordinamento di presidenza del partito.

M5S e Partito democratico hanno invece avuto reazioni più tiepide sul tema. Per il M5s l’obiettivo è agire per aumentare il contributo delle fonti rinnovabili e per abbattere i costi per i consumatori finali. Il Pd si è invece limitato ha sottolineare, tramite il Segretario, Ernico Letta, come: “Questa è la settimana giusta in cui è necessario dare un messaggio forte alle imprese e alle famiglie, perché la ripresa è a rischio per colpa del caro bollette e dei costi dell'energia, e a questo si aggiunge un grande rischio quello della crisi in Ucraina".

Posizione netta quella della leader di Fratelli d’Italia che tramite un tweet ha ben delineato la posizione del partito: “Famiglie e imprese, già in difficoltà a causa della crisi economica, subiranno l'ennesima stangata dovuta al rincaro di luce e gas. Il governo, incapace e senza alcuna strategia, continua a non fare nulla".

Le richieste della società

Secondo il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, i provvedimenti annunciati dal Governo per contenere il caro-energia "non sono adeguati: noi stimiamo che nel 2022 l'aumento dei costi dell'energia inciderà su famiglie e imprese per oltre 80 miliardi". "Il governo ha messo sul tavolo fino a oggi 3 miliardi - ha proseguito -, nel prossimo provvedimento nelle prossime ore si parla di 6-7 miliardi, e quindi queste sono misure per le parti più fragili della società, ma occorrono delle misure anche più strutturali, occorre aumentare la capacità nazionale di estrazione di gas”. Chiede un intervento immediato e concreto anche il presidente di Confcommercio Lombardia, Carlo Sangalli per rispondere ad uno shock energetico che sta investendo più di 530 mila imprese del terziario. Sono previsti aumenti del 73% per più di 28 mila ristoranti e per oltre 20 mila imprese del commercio alimentare il rincaro medio sarà del 62%. Ma non finisce qua perché secondo i dati del centro studi di Confcommercio gli aumenti toccheranno anche altri settori, come quello dello sport che vedrà un +70%. Secondo la confederazione questa "è una situazione oggettivamente insostenibile per migliaia di imprenditori che stavano cercando di consolidare la ripresa. Senza dimenticare l'impatto devastante sui consumi". A livello nazionale "occorre agire subito sul versante della fiscalità energetica. Per le imprese del terziario di mercato, va almeno ridotta dal 22% al 10% l'aliquota Iva applicata per le bollette elettriche, allineandola così con quella già prevista per gli altri settori produttivi e per le famiglie. Inoltre, va diminuito il peso di accise ed Iva sui carburanti" sottolinea Sangalli.
Al coro di chi chiede azioni urgenti si è unita anche la Federazione dei benzinai Confesercenti di Roma e del Lazio. La Faib ha infatti lanciato l’allarme sul caro bollette chiedendo misure mirate ad assicurare il contenimento dei costi che già adesso stanno gravando sulle attività di distribuzione dei carburanti, attraverso sgravi o ristori mirati

I più letti

avatar-icon

Giorgia Pacione Di Bello