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(Ansa)
Economia

Brics, numeri, dati, fatturato l'organismo geopolitico che domina il mondo

Molto più dell'Europa, molto più degli Stati Uniti. L'assieme di India, Cina, Russia, Sud Africa e Brasile sta mettendo in un angolo l'occidente

Brics è l'acronimo di un'organizzazione politico-economica che unisce Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa. L'organismo ha visto la luce nel 2016 e da quel momento ha cresciuto affari ed influenza.

Dal 1° gennaio 2024 i Brics includeranno altri sei Paesi: Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Un ampliamento massiccio che preoccupa l'Occidente soprattutto dal punto di vista economico, dal momento che "rappresenteranno il 36% del Pil mondiale e il 47% della popolazione dell'intero pianeta", ha precisato il Presidente brasiliano Lula da Silva in vista dei futuri ingressi.

La nascita dei Brics

Il loro scopo dichiarato è costruire un ordine economico, commerciale e finanziario alternativo a quello creato dagli Stati Uniti alla fine della Seconda guerra mondiale. Il primo passo è già stato fatto, attraverso la costituzione della «Nuova Banca di Sviluppo» (Nbd), che ha cominciato a operare nel 2016. L’istituto nasce con l’ambizione di diventare il Fondo monetario dei Paesi emergenti. Ciò significa prestare denaro ai governi in difficoltà senza chiedere drastiche riforme. Gli azionisti della Banca sono i cinque Brics, a cui si sono aggiunti Egitto, Bangladesh ed Emirati Arabi. In sette anni di attività la Ndb ha messo in campo l’equivalente di 30 miliardi di dollari per finanziare circa 100 progetti legati alle infrastrutture, con il proposito di arrivare a 350 miliardi entro il 2030, scavalcando quindi il Fmi. La Nbd movimenta soprattutto le valute locali, nel quadro di una strategia più ampia: liberarsi della cosiddetta «dittatura del dollaro».

Ciò che ci si chiede è se questo ordine alternativo può rappresentare una “minaccia” per l’Europa. I numeri parlano chiaro:

Popolazione

Brics: Secondo le statistiche disponibili, la popolazione combinata dei BRICS è di 3,24 miliardi di persone, ovvero il 40% circa della popolazione mondiale. In termini demografici il peso di Cina e India, entrambe con oltre 1,4 miliardi di persone, hanno la fetta più consistente. Inoltre, i BRICS, ad accezione della Russia, sono anche i Paesi con i tassi di natalità più elevati del Pianeta.

Dal 2024, con circa 404 milioni di abitanti dei nuovi Paesi membri, la popolazione dei Brics allargati arriverà a contare oltre 3 miliardi e 600milioni di individui sfiorando il 48% degli 8 miliardi che abitano il Pianeta.

UE: Per quanto riguarda l’Unione europea, dopo un calo della popolazione registratosi nel 2020 e nel 2021 a causa dell'impatto della pandemia di COVID-19, la popolazione dell'UE è aumentata nel 2022, passando da 446,7 milioni il 1° gennaio 2022 a 448,4 persone il 1° gennaio 2023. Ma le tendenze demografiche mondiali si ripercuoteranno sul ruolo dell'Europa: Secondo le Nazioni Unite, la popolazione mondiale dovrebbe continuare a crescere, passando da 7,8 miliardi nel 2020 a 10,5 miliardi nel 2070. Nel 1950 la popolazione dei 27 paesi che compongono attualmente l'Unione rappresentava il 12,9% della popolazione mondiale; Oggi ne rappresenta il 5,7%. Le previsioni future non risultano migliori, anzi, entro il 2070 l'UE dovrebbe costituire solo il 3,7% dell'umanità.

PIL

Brics: Secondo dati IMF (International Monetary Fund), le economie attuali dei Brics valgono in termini aggregati circa il 32% del Pil globale. Una crescita sempre più in aumento, considerando che 20 anni fa pesavano poco più del 15%. Si nota tuttavia che il Pil cinese, da solo, pesa più di quello degli altri partner messi insieme.

Nel futuro si prevede che i Brics, grazie ai nuovi membri, aggiungeranno altri 3mila miliardi al Pil dei Brics portando il dato complessivo a sfiorare i 30 mila miliardi di dollari. Per misurare il peso relativo del nuovo gruppo basti pensare che il Fmi ha stimato la crescita mondiale a fine 2023 a 105 trilioni di dollari.

Gli Usa, da soli, quest'anno dovrebbero essere confermati la prima economia mondiale, con un Pil previsto di $26,9 trilioni, mentre la Cina dovrebbe rimanere al secondo posto, con un Pil previsto di 19,4 trilioni di dollari. L'unico soprasso sicuro, stando alle stime, è quello di Nuova Delhi, candidata a diventare la quinta economia mondiale, al posto di Londra.

UE: L’economia dell’Unione europea vale quasi 17 miliardi. In una classifica elaborata dal Fondo Monetario Internazionale (IMF) che prende in esame il Pil, primeggia quella che è considerata la locomotiva d’Europa. Infatti, la Germania, con i suoi quattromila miliardi di euro prodotti nel 2022, rappresenta da sola il 24,3% dell’intera economia europea. La segue con quasi tremila miliardi la Francia, che invece ne garantisce il 16,7%.

A quanto dicono le previsioni della Commissione europea, il PIL della zona euro è previsto in crescita dello 0,8% nel 2023 (la stima precedente era dell'1,1%). Nel 2024, l'economia dovrebbe crescere dell'1,3% (rispetto al precedente 1,6%).

È evidente quindi come i BRICS+ abbiano tutte le carte in regola per riuscire ad ampliare le proprie sfere di influenza, sfidando l’occidente e presentandosi come guida alternativa all’attuale ordine liberale. In particolare, l’UE dovrà fare attenzione a quelle che sono le loro potenzialità ed agire per poter confermare il suo ruolo nel futuro.

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Chiara De Zuani