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Calcio

Juventus in rosso: dal 2019 bruciati 662 milioni (e ne arrivano altri 200 dalla proprietà)

Nell'ultimo bilancio passivo dimezzato (-123) a sempre pesante. E alle viste c'è un 2024 ancora in difficoltà, tanto che Exor vara il terzo aumento di capitale dal 2019 arrivando a quota 900 milioni

Negli ultimi quattro anni la Juventus ha accumulato perdite per 662 milioni di euro, bruciando 453.630 euro al giorno (feste comprese). Una fotografia impietosa dello stato di difficoltà in cui versa il club che per un decennio ha dominato il calcio italiano, mettendo in fila scudetti (9) e gestioni virtuose a livello economico e finanziario. Poi la ruota si è inceppata, prima nei bilanci e infine anche in campo.

Il Consiglio d'amministrazione ha approvato una proposta d'esercizio per la scorsa stagione con un passivo ancora pesante: -123,7 milioni milioni di euro. Un miglioramento rispetto allo sprofondo del -239,9 del 30 giugno 2022 ma comunque lontanissimo dall'equilibrio tra costi e ricavi che nemmeno in questi mesi, pur con la dieta imposta dal nuovo corso affidato a Cristiano Giuntoli, potrà dare benefici consistenti. Mancano i premi della Champions League e i risparmi sul monte ingaggi non arrivano a coprire quello che viene meno; il calciomercato in difesa si spiega così e la mission per Massimiliano Allegri sarà garantire almeno quel quarto posto che serve per rientrare in Europa dalla porta principale.

tratto da www.juventus.com

Nel comunicato ufficiale si legge che “il decremento della perdita dell’esercizio 2022/2023 è imputabile sia a maggiori ricavi e proventi che a riduzione di costi. Con riferimento ai ricavi e proventi, l’incremento complessivo per € 64,3 milioni è correlato soprattutto a maggiori proventi da gestione diritti calciatori (€ 29,4 milioni) e a maggiori ricavi da gare (€ 29,2 milioni). Per quanto riguarda i costi, il miglioramento economico è imputabile a minori costi correlati al personale tesserato per € 89,5 milioni complessivi, di cui € 55,5 milioni per compensi, € 19,8 milioni per oneri da gestione diritti e € 14,2 milioni per ammortamenti e svalutazioni". Non abbastanza per rimettere dritta la barra senza l'intervento della proprietà. Da qui la decisione di procedere a un nuovo aumento di capitale per 200 milioni di euro.

Exor metterà mano subito al portafoglio: "L'azionista di maggioranza si è impegnato a sottoscrivere la porzione di Aumento di Capitale di propria pertinenza e ha manifestato la propria disponibilità ad effettuare uno o più versamenti in conto futuro aumento di capitale, per complessivi massimi € 128 milioni circa, al fine di rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria della Società nelle more dell’esecuzione dell’Aumento di Capitale".

La situazione fotografata, infatti, ha impattato anche sul patrimonio netto, sceso da 135 a 44 milioni di euro. I 200 milioni si aggiungono alle ricapitalizzazioni recenti visto che nel 2019 e nel 2021 erano già stati messi in campo aumenti di capitale per complessivi 700 milioni di euro. In arrivo c'è anche la scadenza del cosiddetto 'Bond Ronaldo': 175 milioni da rimborsare nel mese di febbraio 2024 e che potrebbero essere rifinanziati per dare nuovo impulso al progetto sportivo.

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Giovanni Capuano