inter oaktree cosa succede
(Ansa)
Calcio

Addio Zhang, l'Inter è di Oaktree

Tempo scaduto e debito non ripagato: si apre una nuova era per il club nerazzurro. L'avvio all'insegna della continuità, la possibile cessione a un nuovo compratore e tutto quello che c'è da sapere - CHI E' OAKTREE E COME LAVORA

Il tempo è scaduto senza che accadesse nulla. L'Inter è ufficialmente nelle mani di Oaktree, fondo californiano che non ha ricevuto da Steven Zhang i 395 milioni di euro dovuti dopo il prestito da 275 più interessi al 12% erogato nel 2021, in piena crisi pandemica. In pegno le azioni del club che Oaktree si è ora preso facendo valere i propri diritti.

Il comunicato che ha ufficializzato il passo è stato pubblicato nella mattinata di mercoledì 22 maggio.

Cosa accadrà ora? Oaktree aveva già reso noto il giudizio positivo e di fiducia nei confronti dell'attuale management e in particolare di quello che ha costruito il progetto sportivo che ha portato alla seconda stella. Dunque, Beppe Marotta va considerato il centro operativo di questa fase la cui durata è incerta. Le speculazioni su possibili compratori già in contatto con il fondo non hanno fin qui trovato riscontro e, anzi, tra le righe della prima comunicazione ufficiale si legge un atteggiamento non di passaggio nel calcio Italiano: "Siamo impegnati per il successo a lungo termine" ha detto Alejandro Cano, Managind Director e Co-Head Europa per la strategia Global Opportunities di Aoktree. Allo stesso modo, anche Alessandro Antonello che è stato amministratore delegato corporate gode della fiducia della nuova proprietà.

La priorità sarà assicurarsi la "stabilità operativa e finanziaria" del club perché possa proseguire nel suo corretto funzionamento. Quando nel 2021 Oaktree concesse il prestito da 275 milioni di euro a Zhang, l'Inter versava in cattive acque con la prospettiva di non poter onorare i propri impegni verso calciatori e dipendenti. Ora la situazione è mutata in meglio, ma il fondo vuole fare in modo che non si possa riprodurre lo stesso scenario.

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Ci sarà una dieta lacrime e sangue sotto forma di cessioni di calciatori importanti o riduzione del monte ingaggi? Al momento la risposta è no. Il mantenimento dell'attuale livello competitivo della squadra è considerato un valore anche dai nuovi proprietari. E' chiaro che chi avrà la delega per la parte sportiva (Marotta) sarà chiamato ad operare su binari decisi negli Stati Uniti: cornice di un disegno che dovrà garantire sia la sostenibilità che la possibilità di ripetere questa stagione si successi aperta nel 2021. E' presto per declinare in concreto, ma bisogna immaginare che non ci sarà un veto sui rinnovi di top player come Lautaro Martinez e Barella; sarà Marotta gestire il tutto.

Del resto Oaktree segue dal 2021 il lavoro del management dell'Inter nel cui cda siedono due consiglieri indipendenti spesso associati al fondo. E dal 2021 la parte sportiva dell'Inter ha fatto registrare una crescita notevole fatta di vittorie e valore patrimoniale. Si riparte da qui per un viaggio forse più lungo di quanto ci si poteva aspettare.

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Giovanni Capuano