Cuciniamo insieme: tagliatelle al ragù rapido
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in cucina

Cuciniamo insieme: tagliatelle al ragù rapido

Ecco una ricetta con cui potete accontentare anche i palati più difficili con questo ragù rapido - per cui sempre un’oretta ci vuole - immancabile compagno delle tagliatelle.


Se potete andate a teatro a vedere Sabato, domenica e lunedì e godetevi il dialogo sul ragù tra Rosa e Virginia. Siamo a vette altissime e peraltro Eduardo De Filippo, oltre a questa commedia a «o rraù» ha dedicato altre pagine e versi immortali che compiono un discrimine assoluto: da una parte sta il ragù che deve pipiare almeno sei ore e dall’altra sta la carne con la pummarola. Per non parlare del ragù alla bolognese che deve esser lucido, o di quello toscano che deve essere sodo. Ognuno ha il suo ragù. Eppure se volete senza raggiungere queste raffinatezze gastronomiche potete accontentare anche i palati più difficili con questo ragù rapido (sempre un’oretta ci vuole). Immancabile compagno delle tagliatelle.

Ingredienti - Se fate le tagliatelle in casa vi servono 350 grammi di farina 00, 50 grammi di semola, 4 uova intere e due tuorli. Se invece comparte le tagliatelle già fatte bastano 350 grammi. Per il ragù rapido occorrono 450 grammi di macinato di manzo magro di ottima qualità, due salsicce, 100 grammi di burro e 100 millilitri di olio extravergine di oliva, 450 grammi di passata di pomodoro, un cucchiaio abbondante di concentrato di pomodoro, una carota, una cipolla di generose dimensioni, una costa di sedano, sale, pepe e noce moscata q.b.

Procedimento - Per fare la tagliatelle mescolate le due farine poi fate la solita fontana, rompetevi al centro le uova e i tuorli e cominciate a batterli con una forchetta. Piano piano fate incorporare le uova alla farina poi impastate con energia con un buon gioco di polsi. Una volta che avrete ottenuto la pasta liscia, omogena e bella compatta lasciatela riposare coperta con un canovaccio per una mezz’ora. Dopo stendetela con il mattarello, fatta la sfoglia arrotolatela e con un coltello ben affilato ricavatele tagliatelle tagliando la sfoglia a fettine e poi srotolando i nastri di pasta; abbiate cura di infarinarli di quando in quando per evitare che si appicchino. Potete anche tirare la sfoglia con la “nonna papera” la speciale macchinetta che vi servirà anche per ricavare le tagliatella. Ma ora dedicatevi al ragù. Tritate finemente le verdure, in una pentola con il fondo spesso fate sciogliere il burro nell’olio extravergine e poi mettete a stufare a fuoco moderato le verdure tritate. Se si asciugano troppo aggiungete un po’ di acqua calda. Appena le verdure sono trasparenti mettete la carne, le salsicce che avrete sbriciolato e alzando un po’ la fiamma fate rosolare aggiungendo il concentrato di pomodoro che avrete disciolto in po’ d’acqua. Salate, pepate e profumate con una generosa dose di noce moscata. Volendo potete sfumare anche con del vino bianco. Quando la carne è ben rosolata aggiungete la passata di pomodoro incoperchiate e fate cuocere per una quarantina di minuti a pentola coperta. Di quando in quando girate il ragù. Mettete a bollire una pentola d’acqua leggermente salata e cuocete le tagliatelle, bastano un paio di minuti. Scolatele bene e condite con generoso ragù e se piace con abbondante Parmigiano Reggiano o Grana padano grattugiati.

Come far divertire i bambini - Date a loro il compito di sbriciolare le salsicce.

Abbinamento - Abbiamo scelto un Sangiovese di Romagna Doc riserva (meglio la zona di Predappio) in alternativa vanno bene tutti i Sangiovese di carattere: Rosso di Montepulciano, Rosso di Montalcino, Chianti Classico o delle diverse denominazioni geografiche (Siena, Pisa, Colli Fiorentini, Rufina), Morellino di Scansano o Monteregio di Massa Marittima.

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Carlo Cambi

Toscano di nascita e di formazione (economico-giuridica) diventa giornalista professionista a 23 anni. Percorre tutto il cursus honorum a Repubblica fino a dirigere le pagine di economia. Nel 1997 fonda I Viaggi di Repubblica - primo e unico settimanale di turismo - che dirige fino al 2005 quando sceglie di vivere a Macerata insegnando marketing del territorio e incontra Maurizio Belpietro col quale stabilisce un sodalizio umano e professionale. Autore radiofonico e televisivo continua a occuparsi di economia ed enogastronomia. Ha scritto una trentina di libri. Il suo best seller? Il Mangiarozzo.

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Petra Carsetti