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Viaggi

Cicloturismo, una crescita da Oscar

Il settore in Italia è cresciuto notevolmente, generando miliardi e milioni di presenze

Il cicloturismo è oggi uno dei turismi di punta in ambito esperenziale ed emozionale. Nel 2019 era un semplice fenomeno emergente tra tanti, oggi è una voce dell’offerta turistica del nostro paese. Non sono parole ma fatti. Lo dice il rapporto “Viaggiare con la bici 2024” realizzato da ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) e Legambiente, in collaborazione con Bikenomist. Parliamo di numeri quindi, perché a loro si guarda quando si fa sul serio. Bene, i cicloturisti hanno generato 56,80 milioni di presenze nel 2023 (+4% rispetto al 2019, anno in cui fu registrato il picco del turismo italiano nell’ultimo decennio), con un impatto economico di oltre 5,5 miliardi di euro (+35% rispetto al 2022). Sono turisti attivi, consapevoli, che per il 22% sono dei repeater (vuol dire che si sono lasciati fidelizzare). Turisti trasversali, che arrivano nel nostro Paese per le ciclovie ma hanno motivazioni turistiche variegate, a partire dal nostro patrimonio artistico-monumentale. Turisti che per il 47% sono dei Millennial (i nati tra il 1980 e il 1994, ndr).

Sebastiano Venneri, responsabile nazionale Legambiente Turismo parla di una rivoluzione gentile ma disordinata, quella che si muove sulle due ruote dal nord al sud del Paese: “Gentile, perché lenta, sostenibile e lontana dalle logiche di fruizione ‘mordi e fuggi’ delle nostre città, coste, borghi ed aree interne del Paese. Disordinata, perché molto resta da fare per costruire una ‘cultura del turismo slow’, a cominciare dal Codice della Strada”.


GLI OSCAR

Sono stati assegnati in Toscana i Green Road Award, gli Oscar italiani del Cicloturismo 2024, giunti quest’anno alla nona edizione. Hanno diretto i lavori Ludovica Casellati, punto di riferimento per il mondo a due ruote e Peppone Calabrese di Rai Linea Verde.

Lucca con Viareggio vinse lo scorso anno per la Ciclopedonale Puccini, la prima ciclovia musicata che raccoglie il patrimonio culturale e naturale tra Lucca e la Versilia, raccontando la storia del grande compositore, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte.

Al Teatro Boccherini di Lucca, protagoniste sono state le vie verdi delle regioni italiani che più di altre si sono distinte per l’attenzione al turismo “lento”.

Vince su tutti il Friuli-Venezia Giulia per la Ciclovia Pedemontana, 180 km tra Salice e Gorizia, che sarà Capitale europea della Cultura nel 2025. La motivazione? “È stata premiata all’unanimità una ciclovia che valorizza il territorio e arricchisce l’offerta turistica complessiva grazie anche all’integrazione intermodale lungo il tutto il percorso, che rende ancora più accessibile la visita a località e borghi di assoluto pregio naturalistico, storico e culturale. La Ciclovia Pedemontana del Friuli-Venezia Giulia, con i suoi servizi, è un modello da seguire perché rappresenta un eccellente biglietto da visita del nostro Paese verso i cicloturisti provenienti dall’estero”, questa la motivazione espressa dalla giuria, composta da personalità di spicco del giornalismo, ma anche da rappresentanti dei settori bike, ambiente, ospitalità e turismo.

Secondo posto alla Regione Calabria per la Ciclopedonale della Val di Neto, 42 km lungo l’antica mulattiera sull’argine dell’omonimo fiume. Siamo in un’area dell’Antica Grecia. Terzo posto alla Provincia Autonoma di Trento per la Green Road dei Fiori, 57 km che uniscono in un unico itinerario la Val Rendena e la Valle del Chiese.

Menzione speciale da parte della giuria per la Liguria con la sua Appennino Bike Tour, la più grande direttrice di mobilità sostenibile del Paese: 3100 km su strade secondarie a basso traffico che unisce 300 piccoli comuni attraverso 14 regioni, 33 province e 56 aree protette tra parchi e riserve naturali.

Menzione Legambiente per la Sardegna e il suo Cammino Minerario di Santa, un percorso ad anello di 600 km che parte e arriva a Iglesias. Siamo nella Sardegna Sud Occidentale.

Menzione della stampa per la Campania con la sua Via Silente, un itinerario, ad anello, di 600 km su strade asfaltate a bassa percorrenza nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, uno dei parchi nazionali più grandi d’Italia.

Non poteva certo mancare uno sguardo oltre confine, al di là di casa nostra. Il Green Road Award 2024 viene assegnato alle Fiandre, destinazione bike friendly per eccellenza.

Territori, paesi che in definitiva meglio di altri hanno lavorato e investito risorse ed energie nella costruzione di servizi mirati al turismo lento, alla vacanza su due ruote. Ciclovie che non hanno lasciato nulla indietro a partire dalla progettazione, promozione, dalle attrezzature, la segnaletica, i servizi green.

LO SPETTACOLO TEATRALE.

I giorni degli Oscar Italiani del Cicloturismo, a Lucca, si sono conclusi in poesia, dal palco di un Teatro, il Boccherini, con lo spettacolo teatrale di Marino Bartoletti, protagonista, attore e narratore di “Zazzarazzaz, pedalando e cantando nella storia” affiancato dal Duo Idea, comici e musicisti all’anagrafe Daniele Mignatti e Adriano Battistoni.

I racconti di chi ha fatto la storia del ciclismo in Italia e la musica che ne ha fatto da colonna sonora “si sono inseguiti come ciclisti in volata” per l’intera durata dello show. Lo spettatore ha rivissuto attimo per attimo le vicende sportive e di vita di uomini che hanno segnato la storia d’Italia, mentre la mente volava ancora alla frase con cui Marino Bartoletti ha aperto le danze:

Da quanto tempo non ascolti la voce del silenzio mentre pedali? La gioia percepibile di quello che ti sta attorno? Il fruscio delle ruote, la carezza del vento che ha un odore, un sapore, un rumore? Che ha un suono… forse persino una SUA musica” probabilmente non c’era un modo migliore per concludere la tre giorni lucchese in cui il mondo della bici si è dato appuntamento per onorare al meglio l’Italia virtuosa.

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Nadia Afragola