U2: le nuove canzoni diventano "Films of innocence"
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U2: le nuove canzoni diventano "Films of innocence"

Undici artisti hanno realizzato altrettanti videoclip per le canzoni di "Songs of innocence"

Le polemiche dei mesi scorsi, relative alle singolari modalità di distribuzione del nuovo album Songs of innocence, hanno ora lasciato spazio ai sold out dei concerti degli U2.


Dopo che hanno dovuto subire l’onta di chiedere scusa agli utenti di iTunes per il regalo non richiesto, Bono e compagni si sono presi la rivincita con il grande successo delle prevendite del nuovo Innocence +eXperience Tour, che prenderà il via  il 14 maggio 2015 a Vancouver.


I due concerti al  Pala Alpitour di Torino, il 4 e il 5 settembre, sono già andati esauriti e restano solo alcuni pacchetti vip da 480 euro, un prezzo non esattamente popolare.


Per fare fronte alla grande richiesta di biglietti, la Live Nation ha deciso di raddoppiare le date di Stoccolma, Amsterdam e Parigi e di inserire inoltre quattro concerti, tra il 24 e il 29 settembre, a Berlino, che inizialmente era rimasta esclusa dal tour.


Intanto il nuovo album Songs of innocence, che nei prossimi mesi avrà un seguito in Songs of experience, si arricchisce di undici video, uno per ogni canzone, realizzati da undici artisti che hanno avuto la massima libertà espressiva nell’ interpretare un brano dell’album.


I clip, disponibili su iTunes e Amazon, mixano arte e messaggio sociale partendo da una serie di graffiti e murales di natura politica che si trovano in Irlanda del Nord.


I videoartisti coinvolti nel progetto sono Robin Rhode, D*Face, Mode 2, Chloe Early, Ganzeer, Vhils, Maser, ROA, DALeast, Todd James e Oliver Jeffers, ognuno con il suo inconfondibile stile.


Tredicesimo album della loro fortunata carriera, Song of innocence, registrato a Dublino, Londra, New York e Los Angeles con i produttori Danger Mouse, Paul Epworth, Ryan Tedder, Declan Gaffney e Flood, rivela le prime influenze musicali della band, dal rock e punk anni degli anni Settanta fino all’elettronica e all’ambient degli anni Ottanta.


Bono ha descritto Songs of innocence come “il disco più personale che abbiamo scritto”.


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Gabriele Antonucci