Torino Jazz Festival 2015: i concerti da non perdere
Ufficio stampa Maurizio Quattrini
Musica

Torino Jazz Festival 2015: i concerti da non perdere

Anthony Braxton inaugurerà il 28 maggio la kermesse con l’evento Sonic Genome al Museo Egizio

Blues Brothers, Ron Carter e Omar Sosa sono tra i nomi più attesi

Da giovedì 28 maggio al 2 giugno Torino diventerà la capitale del jazz italiano con la quarta edizione del Torino Jazz Festival, manifestazione che è ormai un appuntamento fisso per gli appassionati di questa musica in costante mutamento. La kermesse, con la direzione artistica di Stefano Zenni,  è pensata come un’occasione per trasformare, riplasmare e far risuonare in modo diverso i luoghi della città attraverso la musica. Gli appuntamenti principali del festival si svolgeranno gratuitamente in piazza San Carlo, mentre quelli a pagamento (10 euro) si terranno alle 18 all’Auditorium Rai, al Teatro Carignano e al Teatro Colosseo. Sono in calendario in altri spazi del centro incontri letterari, rassegne cinematografiche, lezioni, workshop ed eventi a tema in un programma di ampio respiro. Il Fringe Festival, curato da Furio Di Castri, animerà con le 90 performance di oltre 200 artisti i suggestivi  Murazzi lungo il Po e i locali limitrofi.

Vediamo insieme i concerti da non perdere del Torino Jazz Festival.

Anthony Braxton (28 maggio)

La quarta edizione del Torino Jazz Festival sarà inaugurata giovedì 28 maggio da un evento straordinario al Museo Egizio, il Sonic Genome del maestro Anthony Braxton che, in esclusiva per il Torino Jazz Festival, guiderà una performance di otto ore con 70 musicisti. Più che un concerto,  il Sonic Genome è la creazione di un ambiente musicale interattivo sia per gli esecutori sia per gli ascoltatori. Braxton e i 70 strumentisti dialogherannocon l’arte antica, la storia e i visitatori dell’Egizio (ingresso consentito previo l’acquisto del biglietto Open Ticket per l’accesso al Museo, in vendita esclusivamente giovedì 28 maggio alla biglietteria, al costo di 13 euro). Lunedì 25 maggio alle ore 18, nella Galleria dei Re del Museo Egizio, si terrà l'anteprima dell'evento con Anthony Braxton e i musicisti del Sonic Genone. Braxton illustrerà gli aspetti più innovativi e ambiziosi della performance musicale.

Hugh Masekela Sextet (29 maggio)

Emozioni assicurate con l'intensità e il carisma di Hugh Masekela, uno dei più importanti musicisti e performer africani.

Fabrizio Bosso e Randy Brecker (30 maggio)

L'incontro tra due giganti della tromba in un originale omaggio a Il Sorpasso, proiettato in contemporanea alle spalle dei due musicisti.

Shibusa Shirazu (31 maggio)

Non solo jazz, ma musica, danze, pitture, teatro e draghi volanti renderanno indimenticabile la suggestiva performance dell'orchestra di Shibusha Shirazu in esclusiva europea per il Torino Jazz Festival.

Omar Sosa (1 giugno)

Troppo spesso si abbina la musica cubana alla salsa, al merengue e alla rumba mentre la penisola caraibica è anche la culla del latin-jazz, di cui il pianista Omar Sosa è  uno dei massimi esponenti a livello mondiale. La musica di Sosa è intrisa di spiritualità e aperta alla world, all'elettronica e all'hip hop.

Festa della Repubblica in Jazz (2 giugno)

Un grande evento di piazza con le magie vocali di John De Leo, il sorpendente Monk’nRoll di Francesco Bearazatti, l'eleganza di Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, l’energia funk/rock del Trio Bobo con Faso e Meyer degli EELST fino al gran finale, tutto da ballare, con i successi senza tempo dell'Original Blues Brothers Band. 

James Newton (30 maggio-Auditorium Rai)

Originale è l'aggettivo che meglio si addice alla musica del flautista James Newton, in bilico tra musica classica europea e tradizione afroamericana.

Ron Carter (31 maggio-Teatro Colosseo)

Ron Carter, che ha da poco festeggiato i 78 anni, è considerato il miglior contrabbassista vivente. Basti ricordare che nel 1963 è stato chiamato da Miles Davis a far parte del suo quintetto, una delle migliori formazioni jazz della storia con Herbie Hancock e Tony Williams.

Danilo Rea (29 maggio-Auditorium Rai)

Danilo Rea è uno dei pianisti italiani più lirici e creativi, in grado di passare con disinvoltura dal jazz alla musica classica. Il musicista vicentino, ma ormai romano d’adozione, con il suo tocco vellutato ha la capacità di rendere nuovo ogni pezzo, grazie alle sue eccezionali capacità di improvvisazione. Al Torino Jazz Festival presenterà il progetto Danilo Rea Plays Billy Strayhorn.

Lydian Sound Orchestra (1 giugno-Teatro Carignano)

La musica del sassofonista e compositore David Murray con la Lydian Sound Orchestra è in grado di contenere, in un sound unico, tutta la tradizione del jazz, dagli albori di New Orleans al free jazz degli Anni Settanta.

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Gabriele Antonucci