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Tecnologia

StorySign, una app spalanca ai bambini sordi la magia della lettura

Basata sull'intelligenza artificiale di Huawei, traduce le pagine dei libri nel linguaggio dei segni. E continua ad arricchirsi di nuovi titoli

La difficoltà delle cose semplici, quelle che da bambini sono necessità urgenti, bisogni quasi primari. Come godersi una favola della buonanotte, coccola messaggera di sogni, chiave d’accesso per altri mondi stupendi. Per i piccoli sordi, l’ovvio tra i loro coetanei è invece un traguardo e un privilegio: in Italia, nel 48 per cento dei casi, hanno genitori che non hanno alcuna conoscenza della lingua dei segni, il loro vocabolario gestuale di parole. Mamme e papà non possono raccontare perché non sanno come fare. E anche se i bambini si sono resi autonomi, devono essere molto pazienti: sono necessari 70 minuti per completare in media una lettura di un libro, rispetto a un piccolo udente a cui basta circa la metà, 38 minuti. «Forse non tutti sanno che imparare a leggere, per un bambino sordo, può essere più difficoltoso rispetto a un bambino udente. La difficoltà sta proprio nella corrispondenza tra i suoni e i grafemi di questi suoni» spiega Pietro Celo, docente di Lis, la lingua dei segni italiana, presso l’università di Bologna.

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Un respiro internazionale

Qualsiasi aiuto per rendere l’esperienza dei bambini più semplice e naturale è benvenuto. E la tecnologia si è dimostrata capace di fare la differenza: qualche mese fa Huawei ha presentato StorySign, una app scaricabile gratuitamente dal Play Store di Google e dalla AppGallery del brand. StorySign funziona in 11 diverse lingue dei segni tra Europa Occidentale e Australia. E grazie all’intelligenza artificiale sviluppata dalla casa cinese, trasforma la lettura per i piccoli sordi in un’esperienza fluida, agevole, naturale: basta che inquadrino con il loro smartphone un libro presente nel catalogo del software e, sullo schermo del telefono, vedranno un avatar animato (Star, sviluppato con gli specialisti di Aardman Animation, gli stessi della serie cult Wallace and Gromit) che tradurrà in tempo reale il contenuto della pagina nella lingua dei segni. Come se un genitore, un maestro o un amico, lo stia facendo per loro.

È solo l’inizio

Perché parlarne adesso? La novità è che la biblioteca si sta sempre più ampliando e conta classici come Tre Piccoli Coniglietti di Beatrix Potter, Questo (non) è un leone di Ed Vere, Il Tuo amico Spotty di Eric Hill. Racconti che renderanno l’esperienza non solo intensiva, ma estensiva. «Huawei sta utilizzando la potenza dell’intelligenza artificiale per migliorare la vita dei bambini sordi, offrendo un contributo concreto alle famiglie di tutta Europa attraverso l’applicazione StorySign» ha commentato Mark Wheatley, executive director dell’Unione Europea Sordi. Mentre Isabella Lazzini, marketing & retail director di Huawei CBG Italia, ha promesso che lo sforzo dell’azienda non si fermerà qui: «In Huawei, mettiamo sempre le persone al primo posto e siamo sempre alla ricerca di nuovi utilizzi della nostra tecnologia per rendere il mondo un posto migliore. Ci impegneremo per fare in modo che ogni bambino abbia la possibilità di godersi il momento della storia della buonanotte e continueremo a lavorare con i nostri partner per continuare ad ampliare la biblioteca di StorySign e supportare i bambini non udenti quando si approcciano alla lettura». Nel frattempo, Huawei ha effettuato una donazione di 500 mila dollari all’Unione Europea Sordi, per finanziare numerosi progetti che vedranno vita nel 2019 in tutto il Vecchio Continente.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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