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ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
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Juve a Siviglia per il primato (e per un sorteggio soft)

Basta un punto ad Allegri per vincere il girone ed evitare le big. Fuori Mandzukic, torna Morata che cerca riscatto

La notte di Siviglia può essere dolce, ma anche tremendamente importante per la Juventus che in terra di Spagna ha raccolto qualche soddisfazione e tanti ko nella storia recente della Champions League. Partita da non sbagliare e che pesa tantissimo nell'economia della stagione bianconera, perchè basta un punto per chiudere da primi della classe il girone che sulla carta si presentava difficilissimo e garantirsi così un sorteggio più morbido verso gli ottavi di finale.

Attenzione, però, e non solo per la statistica che vuole la Juventus capace di vincere solo una volta su 8 in trasferta contro avversarie della Liga (anche 3 pareggi e 4 sconfitte). Il rischio, dopo aver corso tanto per rientrare in gioco in campionato e blindare la qualificazione europea, è pensare di potersi rilassare anche solo un po' tirando il fiato. Ragionare avendo in testa l'incrocio di domenica con la Fiorentina, ad esempio, potrebbe far perdere a Buffon e soci un po' di sacro furore.

Allegri e la Juve modello base

Rischi che Allegri conosce benissimo e anche per questo non farà esperimenti o turn over contro il Siviglia dell'ex Llorente. Gioca la Juve che sta facendo la corsa dall'inizio del mese di novembre, con il 3-5-2 che significa un esterno offensivo (Alex Sandro a sinistra ha vinto il ballottaggio autunnale con Evra) e davanti due attaccanti dentro l'area di rigore avversaria.

Un attacco influenzale ha messo ko Mandzukic consigliando prudenza. Ecco che torna al centro della scena Alvaro Morata con sulle spalle il carico di doversi riprendere il ruolo che fino alla gara d'andata contro Emery è stato suo. Quella sera allo Stadium, segnando il quinto gol consecutivo in Champions, lo spagnolo raggiungeva il record di Del Piero e sembrava avere il mondo in mano. Poi l'eclissi.

Gli occhi delle big su Dybala

Al suo fianco ci sarà il vero padrone di questa Juventus: Dybala. Il gioiellino ex Palermo sta viaggiando con i numeri di Tevez nella prima stagione a Torino anche se il percorso di crescita non è ancora completato e l'Apache era anche altre cose oltre ai gol segnati: leadership e lavoro tattico che Paul ancora non conosce.

Però le sue magie stanno impressionando ovunque, tanto che in tribuna a Siviglia ci saranno osservatori di Barcellona e Real Madrid per seguirlo in vista di un possibile assalto futuro. Già oggi il cartellino di Dybala vale molto più dei 40 milioni spesi in estate da Marotta per portarlo a Torino. La Juventus lo terrà perché su di lui costruisce il prossimo ciclo, ma le lusinghe stanno già arrivando.

Serve un punto per un sorteggio soft

La classifica dice che basta anche un pareggio per sigillare il primo posto nel girone della morte per entrare nell'urna nobile del sorteggio degli ottavi di finale. Significherebbe evitare certamente Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco (ma anche lo Zenit) e qualche altra insidia che uscirà dall'ultima due giorni dei raggruppamenti. E' vero che Psg, Atletico Madrid e Manchester United (se si salva) saranno dall'altra parte, ma meglio lasciar stare le corazzate.

La statistica degli ultimi dieci anni in Champions League dice che il 72,5% delle qualificate ai quarti di finale proviene dal primo posto nel raggruppamento: i numeri non mentono e spiegano alla perfezione perché non si può sbagliare serata a Siviglia.

Siviglia-Juventus: le probabili formazioni

Ecco le probabili formazioni in campo:

SIVIGLIA (4-2-3-1): Sergio Rico; Mariano Ferreira, Rami, Kolodziejczak, Tremoulinas; Iborra, Krychowiak; Vitolo, Banega, Konoplyanka; Llorente. Allenatore: Unai Emery

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Sturaro, Marchisio, Pogba, Alex Sandro; Morata, Dybala. Allenatore: Massimiliano Allegri

ARBITRO: Marciniak (Polonia)

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Giovanni Capuano