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ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI
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Italia all'Europeo: ecco i convocati sicuri di Mancini

Il ct annuncia che la nazionale è quasi fatta. Ce ne sono almeno 18 con in mano la convocazione e pochi ballottaggi da risolvere

Con la qualificazione in tasca e otto mesi di lavoro prima della gara inaugurale del 12 giugno allo stadio Olimpico di Roma, il ct Mancini ha tutto il tempo di concentrarsi sull'Italia che porterà all'Europeo con l'obiettivo di riscattare l'umiliazione del Mondiale vissuto in poltrona e mettere le fondamenta per il Mondiale 2022 in cui la Figc punta ad arrivare da possibile protagonista.

E' stato lo stesso Mancini a delineare quali saranno i passi dell'inverno e della primavera. Un processo in cui si testeranno nuovi moduli e si perfezionerà quello che di buono si è visto nel corso del girone di qualificazione da record, senza perdere di vista il campionato e le indicazioni sui singoli.

Questa seconda parte del lavoro, però, sarà la meno importante a meno che non ci siano esplosioni improvvise o infortuni a scombinare i piani del ct e del suo staff. E' stato lo stesso Mancini ad annunciare che il gruppo per l'Europeo è quasi chiuso e che nell'elenco finale ben difficilmente ci sarà qualcuno che non è ancora stato chiamato tra i 62 giocatori coinvolti dall'inizio della sua missione che sono scesi a 39 nelle ultime tre convocazioni.

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Ecco i convocati sicuri dell'Italia

Mettendo insieme le indicazioni di questi mesi e le parole di Mancini, ecco che è possibile stilare una lista di almeno 18 nomi sicuri di prendere parte all'Europeo (sfiga permettendo). Sono lo zoccolo duro del gruppo azzurro, i giocatori che formeranno la spina dorsale della nazionale e tra i quali il ct sceglierà la formazione titolare sapendo di avere discrete alternative soprattutto a centrocampo, il settore dove oggi il calcio italiano esprime il maggior talento anche in prospettiva.

Tra i portieri i giochi sembrano fatti: Donnarumma titolare, Sirigu come riserva affidabile e Meret a fare il terzo con l'idea un giorno di potersi giocare la maglia anche se la giovane età del numero 99 milanista rischia di precludergli una carriera in azzurro da protagonista.

Altri nomi certi escono dal reparto dei difensori, sperando di non dover conteggiare defezioni dolorose come lo è stata in questa fase quella di Chiellini che della nazionale rappresenta un caposaldo. Con lui è certo della convocazione Bonucci, che sta vivendo una grande stagione alla Juventus. Dentro anche Acerbi, uno dei più presenti nelle chiamate di Mancini. Ne manca uno che uscirà dal ballottaggio tra Mancini e Romagnoli.

Sugli esterni, sono sicuri della maglia Florenzi ed Emerson Palmieri che hanno anche esperienza internazionale. Sulla carte ne servono altri due e qui c'è qualche margine con De Sciglio e Biraghi (forse) leggermente favoriti su D'Ambrosio, Izzo e Spinazzola.

I centrocampisti e l'effetto Balotelli

Tra i centrocampisti, come detto, c'è quasi l'imbarazzo della scelta. I posti sono quasi tutti occupati da Jorginho, che è la mente della nazionale, Verratti e Sensi, uomini dal palleggio fine, Lorenzo Pellegrini (oggi ai box per infortunio) e Barella che del centrocampo rappresenta la corsa.

Mancini ha spesso sottolineato il vantaggio di poter scegliere anche tra calciatori duttili, in grado di ricoprire più ruoli in campo. Ecco perché non si può non considerare la candidatura di Zaniolo per la maglia che manca nel reparto, con Cristante e Tonali che seguono conservando più di una chance, soprattutto se il ct dovesse decidere di raddoppiare le chiamate a centrocampo.

Restano, infine, gli attaccanti e qui incombe l'ombra di Mario Balotelli che ha scelto Brescia non solo per la vicinanza con casa, ma proprio per inseguire quell'Europeo che coronerebbe la sua controversa carriera. Al momento è fuori, però Mancini lo osserva e cerca sempre qualcosa di meglio per il ruolo di centravanti.

Dentro il gruppo ci sono Immobile e Belotti, che si stanno alternando al centro dell'attacco, mentre sugli esterni ecco Chiesa (intoccabile), Insigne (malgrado le difficoltà napoletane) e Bernardeschi. In ordine sparso restano Kean e Zaza se serve un centrale, Politano, El Shaarawy o Grifo sugli esterni. 

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Giovanni Capuano