I 5 top e i 5 flop della 8a giornata di serie A
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I 5 top e i 5 flop della 8a giornata di serie A

Giuseppe Rossi è il nuovo Re incontrastato di Firenze, altro grave errore per Buffon. Vola il Verona con la doppietta di Jorginho, Bologna nei guai - Tutti i rigori della serie A

I TOP 5 DELL'OTTAVA GIORNATA

Giuseppe Rossi (Fiorentina) - All'Artemio Franchi va in scena un capolavoro che i tifosi toscani ricorderanno per anni. La Viola va sotto di due gol contro la Juventus ma rimonta grazie al capocannoniere nato in New Jersey che con una doppietta rimette il risultato in parità per poi chiudere con uno splendido 4-2 a giro sotto la Fiesole. Dopo il grave infortunio Rossi è tornato più forte che mai e il sogno di giocare il mondiale in Brasile è sempre più realizzabile.

Miralem Pjanic (Roma) - La Roma dei miracoli non sorprende più e spazza via anche il Napoli trovando l'ottava vittoria in otto partite. Il protagonista assoluto è il bosniaco che segna una doppietta con un calcio di punizione magistrale e un rigore preciso e potente. Dopo le contestazioni della scorsa estate e le voci sull'addio Rudi Garcia ha puntato forte su di lui rendendolo il faro della nuova Roma. 

Valter Birsa (Milan) - Classe 1986, è arrivato al Milan via Genoa dopo una stagione fatta di ombre al Torino. Alzi la mano chi non ha detto "ma chi è?" il giorno dell'annuncio del suo acquisto. Allegri lo ha piazzato dietro gli attaccanti e anche contro l'Udinese le sue qualità di tiro sono state decisive. Suo il gol partita che ha battuto i friulani, un gran sinistro che si è insaccato sotto l'incrocio dei pali senza dar scampo a Kelava. 

Alberto Gilardino (Genoa) - Il bomber di Biella non si ferma mai. Regala la vittoria al ri-neo tecnico rossoblu Gasperini e dopo un gol spettacolare ha bisogno anche della fortuna per trovarsi al momento giusto sulla palla del 2-1. Il pallone gli sbatte sul volto e rotola in rete, abbastanza per lanciare il Genoa a quota otto punti e aprire nuove prospettive sul campionato del grifone. 

Luca Antei (Sassuolo) - Il suo intervento sulla linea contro il Bologna vale come un gol e regala ai modenesi la prima vittoria in serie A della storia. Classe 1992 ha già raccolto una presenza in under 21 e si è messo in luce per la sua fisicità. Nel derby contro i felsinei è stato tra i migliori in campo. 

I FLOP 5 DELL'OTTAVA GIORNATA

Gianluigi Buffon (Juventus) - Nuova papera per il numero uno bianconero e nuova sconfitta per la squadra di Antonio Conte. Con la Juventus in vantaggio per 2-1 il tiro non irresistibile di Giuseppe Rossi fa la fine di quello di Icardi a Torino lo scorso anno. Deviazione minima e palla in rete, presupposto al tracollo finale firmato Joaquin e nuovamente Pepito. Nessuno vuole dargli del portiere finito ma i suoi errori iniziano ad essere sempre più frequenti e pesanti. 

Vladimir Petkovic (Lazio) - I biancocelesti perdono anche a Bergamo e il tecnico serbo medita anche di dare le dimissioni. Il feeling con Lotito è venuto meno, la squadra non è stata rinforzata, la vittoria in coppa Italia è un ricordo ed Hernanes vuole a tutti i costi essere ceduto a gennaio. Per questo Sinisa Mihajilovic è già pronto a subentrare. 

Diego Laxalt (Bologna) - Sembra lontano il giorno dell'esordio al Dall'Ara con la doppietta segnata al Milan. Il talento uruguaiano di proprietà dell'Inter si ritrova nella lotta salvezza del campionato italiano e sembra ancora troppo spaesato. Spesso lento e incapace di essere funzionale al gioco di Pioli non riesce mai a rendersi pericoloso. Sarà per la prossima, ma intanto il fondo della classifica è della squadra di Baraldi. 

Nicola Legrottaglie (Catania) - Maran paga la sconfitta di Cagliari con la panchina ma la colpa non può essere solo del tecnico. A Cagliari il centrale ex Juventus e Milan è colpevole sul primo gol e nell'occasione del rigore su Ibarbo provoca il penalty facendosi espellere. Giornata da dimenticare. 

Feliipe Anderson (Lazio) - Questo sarebbe il fenomeno che Lotito ha strappato ai club di mezza Europa? E' la domanda che si fanno i tifosi della Lazio dopo la prova offerta dal brasiliano a Bergamo. Non fa un passaggio giusto che sia uno, appare troppo lezioso e non riesce mai a calarsi nel disegno tattico della squadra. Petkovic se ne accorge e lo sostituisce dopo 45 minuti. Nuova bocciatura. 

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Matteo Politanò