A lezione di porno all'università
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A lezione di porno all'università

Un docente di antropologia ha inaugurato il corso in Navigating Pornography al Pasadena City College. Ed è già un successo

Non si finisce mai di imparare. Deve averla pensata così Hugo Schwyzer, un antropologo che ha deciso di ampliare la gamma di lezioni che poteva tenere all'università, introducendo un corso di pornografia, o meglio di Navigating Pornography. Dove? Nientemeno che in un noto istituto come il Pasadena City College.

L'obiettivo del singolare corso è di tutto rispetto e soprattutto ha ambizioni altamente formative: si propone di illustrare la storia della pornografia, con un approccio "critico" e un metodo tipico degli studi di antropologia. Il tutto per poter offrire agli studenti (che si immagina siano sempre molto numerosi e interessati alla materia), uno strumento valido di comprensione della sessualità moderna. Non c'è da stupirsi, dunque, se in platea, ad ascoltare il professor Schwyzer, ci siano stati molti ragazzi, decisi a non perdersi una parola (e forse neppure una slide o un grafico alla lavagna) della lezione. Più insolito che tra loro ci siano anche non poche ragazze. Secondo alcune di loro, il primo approccio al corso è stato all'insegna dello scetticismo, ma studiando la materia è stato possibile scoprire un mondo nuovo, sul quale ci sono molti pregiudizi.

"Corsi del genere ti aprono la mente" ha commentato più di uno sul sito del College, con grande soddisfazione del docente che tiene le lezioni. Del resto, in America la presenza del porno nelle università non è una novità. Basti ricordare Sasha Grey, la famosa (e giovanissima) pornostar americana finita nel corpo docenti della prestigiosa università di Yale . A insegnare cosa? Naturalmente tutti i segreti del sesso. Proprio nell'ateneo del Connecticut, infatti, da qualche anno va in scena la Sex Week, la "Settimana del Sesso", con tanto di lezioni sul sesso, corsi sui sexy toys, la fellatio e persino le pratiche sadomaso.  

Tra i docenti, oltre a Sasha Grey, anche Ron Jeremy e Buck Angel. Anche da Harvard, poi, ogni autunno viene organizzata una "maratona del sesso" della durata di una settimana, con una full immersion in questo mondo, compresi i segreti del mondo gay e transgender. Insomma, quello che una volta era considerato un tabù, ormai sembra essere caduto definitivamente, con buona pace dei benpensanti o semplicemente dei più tradizionalisti. D'altro canto, una ricerca recente aveva chiarito come proprio le porno star siano le donne più felici in assoluto , molto più delle "normali" madri casalinghe o lavoratrici. Secondo gli esperti, chi lavora nel mondo del sesso, è non solo più serena e spensierata, ma soprattutto più appagata perché più disinibita nei confronti del partner.

La conseguenza è che le porno star dormono anche meglio e hanno più energie. Ma guadagnano anche di più di chi si divide tra casa e ufficio: basta dare un'occhiata alle cifre portate a casa in un anno da una diva del porno come Jenna Jameson (30 milioni di dollari all'anno) per capire come mai l'industria del sesso vada a gonfie vele. Insomma, oltre all'interesse per la materia, forse anche quello per i risvolti economici può essere uno dei motivi del fiorire di corsi e lezioni sul tema.

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Eleonora Lorusso